Secondo le previsioni mensili del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, il mese di gennaio 2026 esordirà sotto il segno del freddo, con una configurazione atmosferica dominata da una persistente curvatura ciclonica e dalla presenza di masse d’aria di matrice continentale. Tale assetto sinottico è destinato a mantenere, per buona parte del territorio nazionale, un quadro termico significativamente inferiore alla norma climatologica del periodo, accompagnato da una distribuzione irregolare delle precipitazioni.
Nella prima settimana, dal 29 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026, si assisterà a un’irruzione fredda sull’intera penisola italiana, inserita in una circolazione depressionaria estesa a gran parte del continente europeo e del bacino del Mediterraneo. Le temperature si manterranno diffusamente al di sotto della media climatologica, mentre le precipitazioni, seppur non assenti, non mostreranno scostamenti significativi rispetto alla norma su Centro-Sud e Sardegna. Al Nord, invece, si prospetta una settimana più asciutta del consueto, con un possibile surplus pluviometrico limitato alla Sicilia.
La settimana successiva, dal 5 all’11 gennaio 2026, conferma la persistenza del disegno ciclonico, particolarmente marcato sulle regioni centro-meridionali. Le masse d’aria fredda continueranno a influenzare il profilo termico su tutta la penisola, mantenendo le temperature su valori inferiori alla media stagionale. Il quadro pluviometrico risulterà più articolato: con buona probabilità, le precipitazioni saranno sopra la norma su gran parte del Centro-Sud e sulle isole maggiori, mentre i valori dovrebbero rimanere prossimi alla media su Toscana, Emilia-Romagna e lungo le coste venete e friulane. Al settentrione interno e alpino, invece, il deficit idrico potrebbe persistere.
Tra il 12 e il 18 gennaio 2026 si intravede un parziale indebolimento della struttura ciclonica. Tuttavia, secondo il modello sub-stagionale, permane la possibilità di anomalie pluviometriche positive lungo le coste adriatiche centrali, al Sud e sulle isole maggiori. Altrove, i cumulati di pioggia dovrebbero risultare in linea con le medie climatologiche del periodo. Il campo termico si manterrà ancora sotto la norma su gran parte del Centro-Nord, Molise e nord della Puglia, mentre potrebbe rientrare nei valori tipici su Sicilia, Sardegna e resto del Meridione.
Nell’ultima settimana di previsione, dal 19 al 25 gennaio 2026, la predicibilità atmosferica diminuisce fisiologicamente. Ciononostante, si rileva un ulteriore attenuarsi del regime ciclonico, pur con un residuo segnale di precipitazioni leggermente superiori alla media su Adriatico centrale, Sud e isole maggiori. Sul restante territorio nazionale, i valori cumulati dovrebbero mantenersi nei range climatologici. Le temperature tenderanno a normalizzarsi, eccezion fatta per una lieve anomalia negativa su Liguria ed Emilia-Romagna, mentre un primo segnale di anomalia positiva potrebbe interessare Calabria e Sicilia.
Nel complesso, le proiezioni a medio-lungo termine delineano un mese di gennaio 2026 dominato da un’impronta termica generalmente più fredda del normale, con fasi perturbate concentrate prevalentemente sulle regioni centro-meridionali e sulle due isole maggiori. Sebbene tali tendenze vadano interpretate in chiave probabilistica e con la necessaria cautela, rappresentano un valido strumento previsionale per cogliere in anticipo eventuali scenari meteorologici a rischio, come ondate di freddo estremo o episodi pluviometrici intensi.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
