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Stati Uniti, Tempesta di NEVE: New York in stato di emergenza. Oltre 9 mila voli cancellati

Una potente tempesta invernale paralizza il Nordest USA nel weekend natalizio: stato di emergenza a New York e New Jersey, oltre 9.000 voli cancellati e la nevicata più intensa dal 2022 a Central Park.

Un fine settimana che doveva essere dedicato ai rientri dalle festività natalizie e alle partenze per il Capodanno si è trasformato in un incubo logistico per milioni di americani lungo la costa nord-orientale degli Stati Uniti. Una potente tempesta invernale, abbattutasi con violenza tra venerdì e sabato su New York, New Jersey e Connecticut, ha costretto le autorità a dichiarare lo stato di emergenza e ha paralizzato il sistema dei trasporti in uno dei momenti più critici dell’anno. La metropoli di New York, abituata a inverni rigidi ma reduce da un lungo periodo di scarse precipitazioni nevose, ha registrato un accumulo di 10,9 centimetri (4,3 pollici) a Central Park: un dato che, seppur modesto rispetto ai record storici, rappresenta la nevicata più significativa dal gennaio 2022, mettendo fine a un “digiuno” nivologico che durava da quasi tre anni.

L’impatto sulla mobilità è stato immediato e devastante, con ripercussioni che si stanno estendendo ben oltre la conclusione dei fenomeni atmosferici più intensi. Secondo i dati forniti dalle piattaforme di monitoraggio aereo, da venerdì sono stati cancellati o hanno subito pesanti ritardi almeno 9.000 voli a livello nazionale, con una concentrazione massiccia di disagi negli hub nevralgici del Nordest. Gli aeroporti internazionali John F. Kennedy,

LaGuardia e Newark Liberty hanno emesso bollettini di allerta per tutto il weekend, avvertendo i passeggeri di prepararsi a lunghe attese e possibili pernottamenti nei terminal. Le immagini provenienti dagli scali mostrano sale d’attesa gremite, tabelloni luminosi dominati dal colore rosso delle cancellazioni e viaggiatori esausti accampati sulle poltrone o direttamente sui pavimenti, in attesa di essere ricollocati su voli che potrebbero non partire prima di lunedì.

Le autorità statali non hanno esitato ad attivare i protocolli di massima sicurezza di fronte all’avanzata del fronte freddo. La Governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha firmato un ordine esecutivo per dichiarare lo stato di emergenza in diverse contee, inclusa l’intera area metropolitana di New York City e Long Island, mobilitando risorse straordinarie per la pulizia delle strade e il soccorso alla popolazione. “La sicurezza dei newyorkesi è la mia massima priorità”, ha dichiarato Hochul in una conferenza stampa d’urgenza, esortando i cittadini a evitare qualsiasi spostamento non strettamente necessario. “Le condizioni delle strade sono insidiose e le temperature in picchiata trasformeranno la neve sciolta in lastre di ghiaccio letali”, ha aggiunto, sottolineando come la combinazione di precipitazioni e traffico intenso per le festività costituisca una miscela potenzialmente disastrosa per la viabilità.

Anche nel vicino New Jersey la situazione è stata giudicata critica. La Governatrice ad interim Tahesha Way ha emesso un analogo provvedimento di emergenza per tutte le 21 contee dello Stato, avvertendo che la tempesta avrebbe creato “condizioni di viaggio pericolose” proprio mentre migliaia di veicoli si riversavano sulle autostrade per i ricongiungimenti familiari. Le squadre di manutenzione stradale sono state dispiegate in forze già dalle prime ore di venerdì: il Dipartimento dei Trasporti ha comunicato di aver preparato centinaia di mezzi spargisale e spazzaneve, con riserve di sale che, secondo alcune stime, ammonterebbero a centinaia di migliaia di tonnellate pronte a essere riversate sull’asfalto per prevenire la formazione di ghiaccio. Nonostante gli sforzi, numerosi incidenti minori e uscite di strada sono stati segnalati lungo le arterie principali, rallentando ulteriormente un traffico già congestionato.

Sotto il profilo meteorologico, l’evento è stato descritto dagli esperti come un sistema rapido ma intenso, capace di scaricare grandi quantità di precipitazioni in un arco temporale ristretto. Se a New York City l’accumulo si è fermato poco sopra i 10 centimetri, nelle aree suburbane a nord e a est della città, come nella contea di Westchester, nel Connecticut e in alcune zone di Long Island, si sono registrati accumuli ben superiori, che in alcuni casi hanno sfiorato i 23-25 centimetri (9-10 pollici). Questa disparità è dovuta alle complesse dinamiche termiche della tempesta, che ha visto l’aria più calda dell’oceano mitigare le nevicate lungo la costa meridionale, mentre l’aria fredda intrappolata nell’entroterra ha favorito fenomeni più intensi e duraturi. Per i meteorologi, tuttavia, il dato più rilevante rimane quello simbolico di Central Park: dopo 700 giorni senza una nevicata superiore al pollice (2,5 cm) terminati solo nel gennaio 2024, questo nuovo evento conferma il ritorno di un clima invernale più dinamico rispetto alla stasi degli ultimi anni.

Le ripercussioni economiche di questo blocco forzato non sono trascurabili. Il weekend post-natalizio rappresenta tradizionalmente uno dei picchi di fatturato per il settore dei trasporti e dell’ospitalità. Le compagnie aeree, già sotto pressione per la carenza cronica di personale e per le agitazioni sindacali che hanno caratterizzato il 2025, si trovano ora a dover gestire rimborsi e riprotezioni per decine di migliaia di passeggeri, con costi operativi che lievitano a causa delle procedure di sghiacciamento (de-icing) degli aeromobili e degli straordinari del personale di terra. Anche il settore della ristorazione e del commercio al dettaglio nelle aree colpite potrebbe risentire del calo dell’affluenza, dato che l’invito delle autorità a restare in casa ha svuotato le strade dello shopping proprio nei giorni dei saldi anticipati di fine anno.

La tempesta non ha risparmiato nemmeno le infrastrutture energetiche, sebbene in misura minore rispetto ad altri eventi recenti. Mentre nel Midwest e nella regione dei Grandi Laghi il maltempo ha causato blackout estesi che hanno lasciato al buio decine di migliaia di utenze, nel Nordest la rete elettrica sembra aver retto all’impatto delle raffiche di vento e del peso della neve sui cavi, con interruzioni di corrente limitate e puntuali. Tuttavia, le società di servizi pubblici come Con Edison e PSEG Long Island mantengono un livello di allerta elevato, con squadre di pronto intervento pronte a operare in caso di peggioramento delle condizioni o di crolli di rami appesantiti dal ghiaccio.

Mentre la perturbazione si sposta ora verso l’Atlantico, lasciando spazio a un cielo più limpido ma a temperature rigidamente invernali, l’attenzione si sposta sulla gestione del “dopo tempesta”. La giornata di domenica si preannuncia cruciale per smaltire l’arretrato dei voli e ripristinare la normale circolazione stradale e ferroviaria. Amtrak, la compagnia ferroviaria nazionale, ha annunciato modifiche al servizio lungo il corridoio nord-orientale, invitando i passeggeri a verificare lo stato dei treni prima di recarsi in stazione. Per milioni di viaggiatori, la speranza è che la tregua concessa dal meteo sia sufficiente per permettere il rientro a casa prima della ripresa lavorativa di lunedì, anche se gli esperti avvertono che il ghiaccio residuo e le temperature notturne sotto lo zero continueranno a rappresentare un’insidia per almeno altre 24 ore. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!