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George Clooney diventa francese, cittadinanza anche per Amal e i figli

George Clooney, Amal e i gemelli Ella e Alexander ottengono la cittadinanza francese con decreto pubblicato sul Journal Officiel il 27 dicembre 2025, scegliendo la Provenza per garantire privacy e normalità ai figli lontano dall’assedio mediatico statunitense.
Credit © Wikipedia

George Clooney, sua moglie Amal Alamuddin e i loro gemelli di otto anni, Ella e Alexander, sono ufficialmente cittadini francesi. Il decreto di naturalizzazione, pubblicato il 27 dicembre 2025 sul Journal Officiel della Repubblica francese, formalizza una decisione maturata nel corso degli ultimi anni, da quando la famiglia ha scelto la Francia come punto di riferimento principale della propria vita quotidiana, consolidando un legame che va ben oltre il semplice fascino turistico della Provenza.

La notizia, riportata inizialmente da Paris Match e successivamente confermata da numerose testate internazionali, rappresenta il culmine di un percorso che ha visto la coppia hollywoodiana trasferire progressivamente il proprio baricentro esistenziale dal mondo dorato di Los Angeles alle colline tranquille del dipartimento del Var, dove nel 2021 hanno acquistato una tenuta vinicola del diciottesimo secolo, il Domaine du Canadel, situata nei pressi di Brignoles, a metà strada tra Aix-en-Provence e Cannes.

L’attore statunitense, sessantaquattro anni, e l’avvocata specializzata in diritto internazionale e diritti umani, con doppia cittadinanza libanese e britannica, quarantasette anni, hanno investito circa 7,9 milioni di euro per l’acquisizione della proprietà, una bastide provenzale di novecento metri quadrati su tre livelli, circondata da centosettantadue ettari di terreno che comprendono boschi, uliveti, un vigneto di cinque ettari, un lago privato, campi di lavanda, una piscina, un campo da tennis e una pinède sulle colline circostanti. La tenuta, che necessitava di importanti lavori di restauro, è stata ristrutturata secondo i gusti della coppia, che l’ha definita più volte “il posto più felice” per la famiglia.

La scelta della Francia non è stata dettata soltanto dal fascino estetico del paesaggio provenzale o dalla qualità della vita che la regione può offrire, ma risponde a una motivazione ben precisa e dichiarata esplicitamente da George Clooney in diverse interviste rilasciate negli ultimi mesi. Durante un’intervista concessa all’emittente radiofonica francese RTL all’inizio di dicembre, l’attore ha sottolineato come la legislazione francese sulla tutela della privacy, in particolare quella relativa ai minori, abbia rappresentato un fattore determinante nella decisione di stabilirsi nel Paese transalpino e di richiedere la cittadinanza per l’intera famiglia.

Le leggi francesi vietano infatti la pubblicazione di fotografie di minori senza il consenso dei genitori e impediscono ai paparazzi di appostamenti nei pressi delle scuole, garantendo ai bambini la possibilità di crescere al riparo dall’assedio mediatico che caratterizza la vita delle celebrità negli Stati Uniti. Clooney ha spiegato che in Francia non si scattano foto ai bambini e non ci sono fotografi nascosti davanti ai cancelli delle scuole, precisando che questo aspetto rappresenta la cosa più importante per lui e per Amal, entrambi preoccupati dall’idea di crescere i propri figli nella cultura di Hollywood, dove avevano la sensazione che Ella e Alexander non avrebbero mai avuto una possibilità equa nella vita.

L’attore ha più volte dichiarato il proprio amore per la cultura francese, per la lingua e per lo stile di vita che il Paese può offrire, ironizzando sulle difficoltà nell’apprendimento del francese nonostante oltre quattrocento giorni di lezioni. Durante la stessa intervista su RTL, Clooney ha ribadito che voleva un luogo dove i suoi figli avessero la possibilità di avere una vita normale, sottolineando che in Francia, in fondo, alla gente non importa niente della celebrità, un atteggiamento culturale profondamente diverso rispetto a quello statunitense.

Il processo di naturalizzazione francese richiede normalmente che il richiedente risieda nel Paese per almeno cinque anni consecutivi, dimostri una buona padronanza della lingua francese a livello B1 (che dal 2026 diventerà B2) e superi un esame di conoscenza della storia e dei valori della Repubblica. Tuttavia, la durata del periodo di residenza può essere ridotta a due anni in casi particolari, come per chi abbia studiato in Francia ottenendo un diploma francese, per chi possieda capacità o talenti considerati utili al Paese, o per chi presenti un percorso eccezionale di integrazione attraverso attività o azioni compiute in ambito civile, scientifico, economico, culturale o sportivo.

Sebbene la famiglia Clooney abbia acquistato la tenuta in Provenza nel 2021, quindi da soli quattro anni, è probabile che il processo di naturalizzazione sia stato facilitato dal profilo internazionale di Amal Clooney, che parla correntemente il francese e che ha lavorato su numerosi casi di diritti umani in tutto il mondo, compresa la consulenza per Kofi Annan sulla questione siriana e l’attività presso la commissione delle Nazioni Unite sull’assassinio del premier libanese Rafik Hariri. L’avvocata, laureata in giurisprudenza all’Università di Oxford e con un master alla NYU School of Law, ha ottenuto l’abilitazione a New York nel 2002 e in Inghilterra e Galles nel 2010, lavorando presso lo studio Sullivan & Cromwell a New York e successivamente presso Doughty Street Chambers a Londra, difendendo personalità note come Julian Assange, Julija Tymošenko e Abdullah Senussi.

Il decreto di naturalizzazione, pubblicato sul Journal Officiel il 27 dicembre 2025, include automaticamente i figli minorenni e prevede l’adeguamento formale di nomi e documenti, oltre alla possibilità di mantenere eventuali precedenti cittadinanze, dato che la Francia ammette la doppia nazionalità. George Clooney mantiene quindi il passaporto statunitense, mentre Amal conserva le sue cittadinanze libanese e britannica, aggiungendo a queste quella francese.

I gemelli Ella e Alexander, nati nel giugno 2017, frequentano una scuola d’elite nei pressi di Brignoles, dove vengono accompagnati regolarmente dai genitori, che tengono a preservare per loro una vita il più possibile normale, lontana dai riflettori e dalle pressioni che derivano dalla notorietà paterna. I bambini, che parlano correntemente tre lingue (inglese, francese e italiano, grazie ai soggiorni nella Villa Oleandra sul Lago di Como, acquistata da George Clooney nel 2002 per circa dieci milioni di dollari), crescono secondo regole precise imposte dai genitori, che includono la partecipazione alla vita domestica, con l’obbligo di cenare con gli adulti e di sparecchiare i propri piatti al termine del pasto, oltre al divieto di utilizzare dispositivi elettronici durante i momenti in famiglia.

La decisione di ottenere la cittadinanza francese si inserisce in un contesto più ampio che vede diverse personalità dello spettacolo statunitense allontanarsi dagli Stati Uniti, sia per ragioni legate alla privacy che per motivazioni politiche. Nei giorni precedenti alla pubblicazione del decreto di naturalizzazione dei Clooney, anche il regista Jim Jarmusch, settantadue anni, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 con il film Father Mother Sister Brother, ha annunciato di aver avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza francese, dichiarando ai microfoni di France Inter di cercare un luogo che gli permetta di evadere dagli Stati Uniti e sottolineando che la Francia, Parigi e la cultura francese sono radicate profondamente in lui.

George Clooney, noto per le sue posizioni politiche vicine al Partito Democratico e per i suoi rapporti tesi con Donald Trump, aveva già espresso in diverse occasioni la propria preoccupazione per la situazione politica e mediatica statunitense. Durante un’intervista al Late Show con Stephen Colbert, l’attore aveva commentato la vittoria elettorale di Trump sottolineando l’importanza di accettare l’alternanza democratica, pur lasciando intendere la propria contrarietà alle politiche dell’amministrazione repubblicana. In un’intervista successiva a Variety, Clooney ha criticato apertamente le principali reti televisive statunitensi ABC e CBS per essersi piegate alle pressioni del presidente Trump, accusandole di aver tradito il proprio ruolo di controllo democratico.

La carriera di George Clooney, che negli ultimi anni ha progressivamente ridotto la propria presenza sul grande schermo per dedicarsi alla famiglia, ha conosciuto un ritorno significativo al teatro nel 2025 con l’adattamento scenico del suo film del 2005 Good Night, and Good Luck, presentato a Broadway al Winter Garden Theatre da marzo a giugno. Lo spettacolo, che ha segnato il debutto teatrale dell’attore nel ruolo del giornalista Edward R. Murrow, ha ottenuto un successo straordinario, diventando lo spettacolo teatrale con i maggiori incassi nella storia di Broadway e ricevendo cinque nomination ai Tony Awards. La rappresentazione del 7 giugno è stata trasmessa in diretta su CNN e CNN International, segnando un evento storico come prima rappresentazione teatrale di Broadway trasmessa in diretta televisiva.

Il legame di George Clooney con l’Europa precede il matrimonio con Amal, celebrato nel settembre 2014 a Venezia presso il resort Aman Canal Grande. L’attore aveva acquistato nel 2002 Villa Oleandra, una residenza settecentesca di venticinque stanze situata a Laglio, sul Lago di Como, per circa sette milioni di dollari, proprietà oggi stimata intorno ai cento milioni di dollari dopo estensivi lavori di ristrutturazione e l’acquisto della contigua Villa Margherita. La coppia possiede inoltre una dimora storica nel Regno Unito, a Sonning Eye, tra il Berkshire e l’Oxfordshire, un appartamento a New York e una tenuta nel Kentucky, luogo di nascita dell’attore, mentre hanno venduto negli ultimi anni una casa a Los Angeles e una proprietà in Messico.

Il patrimonio della coppia, stimato intorno ai cinquecento milioni di sterline (circa 675 milioni di dollari), deriva in gran parte dalla vendita dell’azienda di tequila Casamigos, fondata da Clooney nel 2013 insieme a Rande Gerber e Mike Meldman. Nel 2017, il colosso britannico degli alcolici Diageo ha acquistato il marchio per un miliardo di dollari, di cui settecento milioni versati immediatamente e altri trecento da corrispondere nei dieci anni successivi in base alle performance di vendita. Il brand, nato inizialmente come prodotto destinato esclusivamente agli amici dei tre soci, aveva registrato una crescita straordinaria negli Stati Uniti, con un aumento del cinquantaquattro per cento nei due anni precedenti la vendita, passando da centoventimila casse vendute nel 2016 a una previsione di centosettantamila casse per la fine del 2017.

La naturalizzazione della famiglia Clooney rappresenta un evento significativo che testimonia l’attrattività della Francia per le personalità internazionali alla ricerca di un equilibrio tra qualità della vita, tutela della privacy e possibilità di mantenere legami professionali e culturali con il resto del mondo. La Provenza, che ha visto negli ultimi decenni l’arrivo di numerose celebrità hollywoodiane, tra cui Brad Pitt e Angelina Jolie prima del loro divorzio, oltre a George Lucas, si conferma come destinazione privilegiata per chi cerca un rifugio discreto lontano dall’assedio mediatico californiano, pur mantenendo la vicinanza con i principali centri culturali ed economici europei.

La scelta di George e Amal Clooney di ottenere la cittadinanza francese, pur mantenendo le rispettive nazionalità d’origine, riflette una tendenza sempre più diffusa tra le élite internazionali verso forme di cittadinanza multipla che consentono di beneficiare delle opportunità offerte da diversi sistemi giuridici e culturali, in un mondo sempre più globalizzato dove i confini nazionali rappresentano barriere sempre meno significative per chi dispone delle risorse economiche e culturali necessarie a navigare tra diverse giurisdizioni. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!