Il 2025 si è rivelato un anno di profondo lutto per il panorama culturale, artistico e sportivo mondiale. Dalla morte di Papa Francesco alla scomparsa di icone del cinema, della musica e dello sport, l’anno ha visto l’addio a figure che hanno segnato intere generazioni. Questo articolo ripercorre le principali perdite che hanno caratterizzato i dodici mesi appena trascorsi, documentando la scomparsa di personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia contemporanea.
La mattina del 21 aprile 2025, giorno di Pasquetta, il mondo cattolico e non solo ha ricevuto la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Papa Francesco, all’anagrafe Jorge Mario Bergoglio, si è spento alle ore 7.35 nella sua residenza di Casa Santa Marta in Vaticano, all’età di 88 anni. Il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con profondo dolore la morte del Pontefice che aveva guidato la Chiesa cattolica con uno stile innovativo e vicino agli ultimi. Il certificato di morte, diffuso dalla Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, ha attestato come cause del decesso un ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile in un soggetto già affetto da precedenti episodi di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica, ipertensione arteriosa e diabete di tipo II.
Il pontefice argentino, eletto nel 2013 come primo papa proveniente dall’America Latina, aveva trasformato la comunicazione della Chiesa, avvicinandola ai fedeli con gesti di umiltà e apertura. Nel suo testamento, firmato nel 2022, aveva chiesto che le sue spoglie mortali riposassero nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, scrivendo che la sofferenza dell’ultima parte della sua vita era stata offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli. Il Conclave per eleggere il suo successore si è svolto tra il 5 e il 10 maggio 2025, mentre ai funerali, celebrati il 26 aprile, ha partecipato anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L’Italia ha pianto il 16 agosto 2025 la scomparsa di uno dei volti più amati della televisione nazionale. Pippo Baudo, al secolo Giuseppe Vittorio Raimondo Baudo, si è spento serenamente all’età di 89 anni al Campus Biomedico di Roma, circondato dagli affetti delle persone più care e con il conforto dei sacramenti. La notizia è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma. Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo aveva costruito una carriera straordinaria che lo aveva reso il simbolo della televisione italiana, con un record imbattuto di tredici edizioni del Festival di Sanremo condotte e decine di programmi di grande successo, da Canzonissima a Domenica In. L’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi e il Direttore Generale Roberto Sergio hanno commentato con una frase che sintetizza il senso di vuoto lasciato dalla sua scomparsa nel servizio pubblico radiotelevisivo.
La camera ardente è stata allestita il 18 agosto al Teatro delle Vittorie di Roma, mentre i funerali si sono svolti il 20 agosto a Militello in Val di Catania, nel santuario di Santa Maria della Stella, dove è stato poi sepolto nella cappella di famiglia del locale cimitero, come da lui richiesto. Negli ultimi tempi Baudo era stato visto in sedia a rotelle durante la sua ultima apparizione pubblica alla festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore. Nel 2021 era stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il mondo del cinema mondiale ha salutato il 16 gennaio 2025 uno dei registi più visionari e influenti del nostro tempo. David Lynch, maestro del surrealismo cinematografico e creatore di opere cult come Twin Peaks e Mulholland Drive, è morto all’età di 78 anni nella casa della figlia Jennifer a Los Angeles, quattro giorni prima del suo settantanovesimo compleanno. La famiglia ha annunciato la scomparsa con parole toccanti: è con grande cordoglio che annunciamo la morte dell’uomo e dell’artista, ma come avrebbe detto lui stesso, bisogna guardare la ciambella e non il buco, perché è una bella giornata con un sole splendente e cielo blu dappertutto.
Nell’agosto 2024 Lynch aveva rivelato di soffrire di enfisema polmonare a causa del fumo di cui aveva fatto abuso da quando aveva otto anni fino al 2022, due anni prima che gli venisse diagnosticata la malattia. Regista, sceneggiatore, attore, musicista, produttore cinematografico e pittore, Lynch aveva ricevuto tre nomination all’Oscar come miglior regista e aveva vinto il Prix de la mise en scène come miglior regista al Festival di Cannes del 2001 per Mulholland Drive. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2022 nel film The Fabelmans di Steven Spielberg, dove interpretava il regista John Ford.
La fotografia italiana e internazionale ha perso il 13 gennaio 2025 una delle sue figure più provocatorie e geniali. Oliviero Toscani, fotografo milanese che aveva fatto della pubblicità un’arte attraverso scatti provocatori e di forte impatto, si è spento all’ospedale di Cecina in provincia di Livorno all’età di 82 anni, dopo tre giorni di ricovero per il peggioramento della sua malattia. Toscani lottava dal 2023 contro l’amiloidosi, una malattia incurabile diagnosticata dal medico Michele Emdin a Pisa. La famiglia ha annunciato la scomparsa chiedendo riservatezza e comprensione per affrontare questo momento nell’intimità familiare. I funerali si sono svolti in forma privata il 14 gennaio, e Toscani è stato poi cremato nel cimitero comunale dei Lupi di Livorno.
Il 26 settembre il comune di Milano ha annunciato di iscrivere il nome di Toscani nel famedio del cimitero monumentale di Milano, con la cerimonia svoltasi il 2 novembre. Tra le sue opere più celebri si ricordano il Bacio tra prete e suora del 1999, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996 e la controversa No-Anorexia del 2007. Il suo lungo sodalizio con Benetton aveva prodotto campagne pubblicitarie che avevano segnato un’epoca, trasformando la comunicazione commerciale in strumento di riflessione sociale.
Il cinema italiano ha salutato il 3 marzo 2025 una delle sue attrici più amate. Eleonora Giorgi si è spenta alle 9.30 del mattino all’età di 71 anni alla clinica Paideia di Roma, dove era ricoverata da qualche settimana per seguire la terapia del dolore. L’attrice, nata a Roma il 21 ottobre 1953, lottava da quasi un anno e mezzo contro un adenocarcinoma al pancreas scoperto il 26 ottobre 2023, cinque giorni dopo il suo settantesimo compleanno. Nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate dopo la scoperta di una metastasi al cervello, per la quale si era sottoposta a radiochirurgia a fine gennaio 2025.
I figli Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, che le sono stati vicino fino alla fine accompagnandola anche nel racconto pubblico degli ultimi mesi di vita in televisione, hanno dichiarato che si è spenta serenamente tra le loro braccia senza soffrire. I funerali si sono svolti il 6 marzo nella basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come Chiesa degli artisti, in piazza del Popolo a Roma; secondo le sue volontà è stata cremata. Protagonista del cinema italiano degli anni Settanta e Ottanta, Eleonora Giorgi aveva recitato in film di successo come Borotalco di Carlo Verdone, che l’ha ricordata con un commosso post sui social.
Il 21 novembre 2025 la musica italiana ha perso una delle sue voci più iconiche. Ornella Vanoni si è spenta nella sua abitazione di Milano poco prima delle 23, all’età di 91 anni, a seguito di un arresto cardiocircolatorio. I soccorritori del 118 sono arrivati quando l’artista si era già spenta. Nell’ultima telefonata a un amico, poche ore prima della morte, aveva parlato di un dolore alla vertebra. La camera ardente è stata allestita due giorni dopo al Piccolo Teatro di Milano, mentre il funerale è stato celebrato nella chiesa di San Marco nel quartiere Brera.
In attività dal 1956, Ornella Vanoni aveva pubblicato oltre cento progetti tra album, EP e raccolte, vendendo oltre 55 milioni di dischi nel corso di una carriera che abbracciava quasi settant’anni. Soprannominata la signora della canzone d’autore, era l’unica donna e la prima artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco e l’unica cantante italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento come cantautrice. Aveva partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo e aveva attraversato epoche e stili diversi mantenendo sempre una forte identità, dal repertorio delle Canzoni della Mala ai raffinati arrangiamenti jazz, dalla musica d’autore alla bossa nova. Tra le sue canzoni più celebri Senza fine, nata dal sodalizio artistico e sentimentale con Gino Paoli, L’appuntamento, riscoperta grazie al film Ocean’s Twelve, e Io ti darò di più. Nel 2024 aveva partecipato come ospite fissa al programma Che tempo che fa, dimostrando una verve ironica e un’autoironia sempre più rara.
Hollywood ha detto addio a numerose leggende del grande schermo nel corso del 2025. Il 18 febbraio Gene Hackman, all’età di 95 anni, è stato trovato senza vita insieme alla moglie Betsy Arakawa, 63 anni, nella loro casa di Santa Fe, New Mexico. Il grande attore, vincitore di due Oscar come miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge e Gli spietati, è deceduto probabilmente il 18 febbraio, giorno dell’ultimo battito registrato dal pacemaker, per cause naturali legate a malattie cardiache, pressione alta, malattie respiratorie e Alzheimer avanzato. Il 16 settembre Robert Redford si è spento nel sonno all’età di 89 anni nella sua casa di Sundance, nello Utah, il luogo che amava, circondato dalle persone amate.
Attore, regista e fondatore del Sundance Film Festival, Redford aveva vinto quattro Oscar per il suo esordio alla regia Gente comune nel 1980 e aveva trasformato il Sundance Institute in una vetrina mondiale del cinema indipendente, lanciando registi come Quentin Tarantino, Steven Soderbergh e Paul Thomas Anderson. I funerali si sono svolti in forma privata nella sua tenuta alla sola presenza dei familiari. Il 23 settembre il cinema ha salutato Claudia Cardinale, morta a 87 anni nella sua casa di Nemours, vicino Parigi, circondata dai figli. Icona intramontabile e musa dei più grandi registi come Luchino Visconti, Sergio Leone e Federico Fellini, l’attrice nata a Tunisi il 15 aprile 1938 era diventata a partire dalla fine degli anni Cinquanta un simbolo del periodo d’oro del cinema italiano.
Il suo agente Laurent Savry ha annunciato la scomparsa senza specificare le circostanze del decesso, e la famiglia ha scelto di mantenere il massimo riserbo. I funerali si sono svolti nella chiesa di Saint-Roch a Parigi, con il presidente francese Emmanuel Macron che ha dichiarato che i francesi porteranno sempre questa star italiana e mondiale nei loro cuori, nell’eternità del cinema. L’11 ottobre si è spenta Diane Keaton all’età di 79 anni al Saint John’s Health Center di Santa Monica, California, dopo essere stata trasportata in ospedale dalla sua abitazione intorno alle 8 del mattino. Il certificato di morte ha attestato come causa del decesso una polmonite batterica primaria. Vincitrice dell’Oscar per Annie Hall nel 1977, Keaton aveva costruito una carriera straordinaria che abbracciava oltre cinquant’anni, spaziando dalle commedie brillanti di Woody Allen ai drammi intensi come Il Padrino.
Il 28 dicembre 2025, a pochi giorni dalla fine dell’anno, si è spenta a 91 anni Brigitte Bardot nella sua residenza La Madrague a Saint-Tropez, dove si era ritirata da molti anni. L’annuncio ufficiale è stato dato dalla Fondation Brigitte Bardot, che non ha reso note le cause del decesso per mantenere il massimo riserbo. Icona del cinema francese e simbolo di bellezza e libertà, BB aveva segnato la storia con le sue piccole ma profonde rivoluzioni come modella, attrice, cantante e attivista per i diritti degli animali. Nell’ultima intervista, alla domanda sulla sua vita imminente compiendo 91 anni, aveva risposto che la misura dell’amore è amare senza misura.
Il cinema italiano ha perso anche Lea Massari, morta il 23 giugno 2025 nella sua casa ai Parioli di Roma all’età di 91 anni. Il decesso è stato reso pubblico solo dopo i funerali, svolti il 24 giugno in forma privata nella concattedrale di Santa Maria Assunta di Sutri in provincia di Viterbo, dove è stata sepolta nel cimitero locale. Protagonista del cinema italiano ed europeo, aveva lavorato con grandi registi come Michelangelo Antonioni, Sergio Leone, Mario Monicelli e Dino Risi, conquistando il pubblico con la sua eleganza e la sua voce inconfondibile.
Il mondo della musica ha pianto diverse perdite significative nel corso del 2025. Il 24 febbraio Roberta Flack, leggendaria interprete di brani cult come Killing Me Softly with His Song, è morta di arresto cardiaco all’età di 88 anni mentre era in viaggio verso un ospedale di Manhattan. Al suo funerale, Lauryn Hill, Stevie Wonder e altri cantanti debitori del suo talento hanno cantato alcuni dei suoi brani più famosi, col cuore in mano. Il 22 luglio si è spento Ozzy Osbourne, voce leggendaria dei Black Sabbath e figura iconica dell’heavy metal conosciuto in tutto il mondo come il Principe delle Tenebre, all’età di 76 anni.
La famiglia Osbourne ha reso noto che Ozzy era morto circondato dall’affetto dei suoi cari nella loro Welder’s House di Jordans, nel Buckinghamshire. Il 5 agosto è stato rivelato che la causa della morte è stata un infarto miocardico. Il cantante era morto 17 giorni dopo la sua ultima esibizione dal vivo, il 5 luglio 2025 al concerto Back to the Beginning a Birmingham, dove si era esibito seduto su un trono nero a causa del morbo di Parkinson che gli aveva tolto la capacità di stare in piedi. Negli ultimi anni aveva affrontato gravi problemi di salute, tra cui il Parkinson diagnosticato nel 2019 e numerosi interventi chirurgici alla colonna vertebrale.
L’8 novembre 2025 l’Italia ha salutato uno dei volti più amati della musica leggera italiana. Peppe Vessicchio, storico direttore d’orchestra e simbolo del Festival di Sanremo, si è spento all’età di 69 anni all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato in rianimazione a seguito di una complicazione improvvisa. L’ospedale ha certificato che Vessicchio è deceduto per una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente. I funerali si sono svolti il 10 novembre alle ore 15 nella chiesa dei Santi Angeli Custodi in piazza Sempione, nel quartiere Monte Sacro di Roma, in forma strettamente privata come richiesto dalla famiglia.
Direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore e volto televisivo tra i più amati dal pubblico, Vessicchio aveva diretto più di 20 edizioni del Festival di Sanremo, vincendone quattro come direttore d’orchestra nel 2000 con gli Avion Travel, nel 2003 con Alexia, nel 2010 con Valerio Scanu e nel 2011 con Roberto Vecchioni. La sua presenza era diventata iconica anche grazie al ruolo di insegnante nel talent show Amici di Maria De Filippi, dove aveva conquistato il pubblico con il suo stile garbato e ironico.
Il mondo della moda ha vissuto un lutto profondo il 4 settembre 2025 con la scomparsa di Giorgio Armani, morto a 91 anni nella sua casa di Milano, in via Borgonuovo, dove si trovava in convalescenza da mesi dopo un ricovero ospedaliero tenuto segreto. Il gruppo Armani ha annunciato con infinito cordoglio la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore, precisando che il Signor Armani si è spento serenamente circondato dai suoi cari. Accanto a lui aveva la famiglia e Leo Dell’Orco, il compagno degli ultimi vent’anni. Infaticabile, aveva lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni e ai diversi progetti in essere.
Alcune settimane prima del novantesimo compleanno, un’infezione polmonare lo aveva costretto a un ricovero e a una convalescenza, spingendolo a non presenziare alla sfilata della sua collezione di giugno, un caso rarissimo. La camera ardente è stata allestita il 6 e 7 settembre presso l’Armani/Teatro in via Bergognone 59 a Milano, mentre i funerali si sono svolti lunedì 8 settembre in forma privata, giorno in cui il sindaco Sala ha proclamato il lutto cittadino. Lo stilista piacentino aveva fondato il suo atelier il 24 luglio 1975 insieme al compagno e socio Sergio Galeotti, trasformando nel corso dei decenni il nome Armani in sinonimo di eleganza italiana nel mondo.
Il mondo dello sport ha pianto diverse leggende nel 2025. Il 21 marzo si è spento a Houston, Texas, all’età di 76 anni George Foreman, leggenda del pugilato mondiale e protagonista del celebre Rumble in the Jungle contro Muhammad Ali. La famiglia ha annunciato con profondo dolore la scomparsa del loro amato George Edward Foreman Sr. che se n’è andato serenamente. Soprannominato Big George, Foreman era stato protagonista di una singolare e lunghissima carriera, diventando due volte campione del mondo dei pesi massimi e riconquistando i titoli WBA, IBF e lineare all’età di 45 anni mettendo KO Michael Moorer nel 1994, diventando così il più anziano campione del mondo nella storia dei pesi massimi.
Il 20 maggio l’Italia ha salutato Nino Benvenuti, morto a 87 anni dopo una lunga malattia. Nato a Isola d’Istria il 26 aprile 1938, Benvenuti era stato oro olimpico ai Giochi di Roma 1960 e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. La camera ardente è stata allestita il 22 maggio sul campo a lui dedicato al Foro Italico, mentre i funerali si sono svolti nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma. Il presidente del Coni Giovanni Malagò lo ha ricordato affermando che è entrato nell’Olimpo dominando sul ring e diventando un’icona senza tempo, conquistando il Mondo con i Giochi di Roma ’60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e a tutto lo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio.
Il 1° dicembre si è spento a Roma all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, primo italiano a vincere un titolo dello Slam, dopo una lunga malattia. Ricoverato da mesi al Gemelli di Roma per problemi fisici legati all’età, Pietrangeli aveva subito un forte decadimento psicologico dopo la prematura scomparsa del figlio Giorgio, morto a soli 59 anni a causa di un tumore al cervello nel luglio 2025. La camera ardente è stata allestita il 3 dicembre dalle 9 alle 14 nello stadio a lui dedicato al Foro Italico, mentre i funerali si sono svolti alle 15 nella Chiesa di Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio.
Pietrangeli aveva vinto due volte il Roland Garros nel singolare, nel 1959 e nel 1960, oltre a un titolo nel doppio e uno nel doppio misto, ed era arrivato al numero tre della classifica mondiale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso vicinanza e cordoglio, affermando che i suoi straordinari successi sportivi e la sua umana simpatia gli hanno procurato l’affetto di tanti italiani, sportivi e non. Anche Rafael Nadal ha espresso il suo cordoglio definendolo un grande del tennis italiano e mondiale.
Il giornalismo sportivo italiano ha perso il 5 marzo 2025 una delle sue voci più iconiche. Bruno Pizzul, telecronista storico della nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002, si è spento all’ospedale di Gorizia all’età di 86 anni, tre giorni prima del suo ottantasettesimo compleanno che avrebbe compiuto l’8 marzo. Ricoverato da due settimane, Pizzul era nato a Udine l’8 marzo 1938 e aveva segnato la storia del giornalismo sportivo con telecronache indimenticabili, dall’angosciante Juventus-Liverpool del 1985 alla strage dell’Heysel fino al celebre richiamo a Roberto Baggio dei rigori di Pasadena nel 1994 che entrò nel cuore di tutti.
I funerali si sono svolti il 7 marzo nel Duomo di Cormons, dove ha ricevuto tumulazione nel cimitero locale. A lui è stata dedicata la tappa friulana del Giro d’Italia 2025 e il 21 aprile 2025 si è tenuta la prima edizione della Coppa Pizzul. Non solo telecronista, Pizzul era stato anche calciatore professionista, giocando in Serie B con il Catania, nell’Ischia e nell’Udinese prima che un infortunio al ginocchio ponesse fine prematuramente alla sua carriera sportiva.
Il mondo della satira politica ha salutato il 4 novembre 2025 Giorgio Forattini, morto a Milano all’età di 94 anni. Nato a Roma nel 1931, il vignettista aveva creato nel corso della sua lunga carriera illustrazioni per diversi quotidiani e riviste, da Paese Sera a Panorama, da La Repubblica a La Stampa fino a Quotidiano Nazionale e Il Giornale. Autore di vignette di satira politica, le prime ad essere pubblicate in prima pagina sui giornali e a cadenza quotidiana, si era guadagnato il soprannome di Re della satira. I funerali si sono tenuti il 6 novembre alle 10 nella Chiesa di Santa Francesca Romana a Milano.
Senza falsa modestia, dopo Guareschi riteneva di essere il secondo nella classifica dei protagonisti della satira italiana dell’ultimo secolo, consapevole dell’impronta profonda lasciata nel giornalismo e nella cultura del Paese. Forattini aveva documentato momenti cruciali della vita pubblica italiana, dal terrorismo politico degli Anni di Piombo alle stragi di mafia fino all’inchiesta di Mani Pulite che ad inizio anni Novanta aveva segnato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. Celebre la sua immagine della Sicilia nella forma di una testa di coccodrillo in lacrime, disegnata dopo la morte di Giovanni Falcone nel maggio 1992.
La letteratura italiana ha perso il 9 settembre 2025 una delle sue voci più originali e amate. Stefano Benni, scrittore, giornalista, poeta e sceneggiatore, è morto a Bologna, città dove era nato il 12 agosto 1947, all’età di 78 anni. Da tempo lottava contro una malattia che gli aveva anche tolto l’uso della parola, come riferito da Goffredo Fofi, e da tempo non compariva in pubblico. La notizia della scomparsa è stata confermata dalla sua casa editrice Feltrinelli, con cui aveva collaborato dagli inizi degli anni Ottanta. Autore visionario e inclassificabile, Benni aveva conquistato un pubblico trasversale con romanzi di grande successo come Bar Sport, Margherita Dolcevita, La compagnia dei celestini, Elianto, Terra! e La grammatica di Dio.
I suoi libri, tradotti in oltre 30 lingue, erano riusciti a tenere insieme leggerezza e profondità, impegno e immaginazione. Soprannominato Lupo fin dall’infanzia trascorsa nei boschi dell’Appennino bolognese, Benni si definiva così per l’abitudine di ululare di notte con i suoi cani, definendola una bellissima follia notturna. Grande sostenitore della scuola pubblica e della cultura come bene comune, nel 2015 aveva rifiutato il Premio Vittorio De Sica, protestando apertamente contro i tagli del governo Renzi all’istruzione e alla cultura. Amico fraterno di Daniel Pennac, era stato lui a promuovere la traduzione italiana delle prime opere dello scrittore francese presso Feltrinelli, in un sodalizio letterario basato su stima e affinità narrativa che era diventato uno dei più noti del panorama letterario europeo.
Il 2025 ha visto anche la scomparsa di altri personaggi che avevano segnato il panorama artistico e culturale internazionale. Il 26 febbraio Michelle Trachtenberg, attrice celebre per i ruoli di Georgina Sparks in Gossip Girl e di Dawn Summers in Buffy l’ammazzavampiri, è stata trovata in arresto cardiaco dalla madre nel suo appartamento vicino a Central Park a New York all’età di 39 anni. Gli accertamenti hanno rivelato che la morte improvvisa è stata causata da complicazioni del diabete mellito di cui soffriva. Il 16 marzo si è spenta a 43 anni l’attrice belga Émilie Dequenne a causa di una rara forma di tumore, il carcinoma corticosurrenale, diagnosticato nell’ottobre 2023.
Il 29 marzo Richard Chamberlain, celebre per la miniserie tv Uccelli di rovo, è morto a 90 anni nella sua casa nelle Hawaii a seguito di un ictus. Il 1° aprile si è spento a 65 anni Val Kilmer, l’ultimo ribelle di Hollywood che lottava da tempo contro il cancro alla gola diagnosticato nel 2015, portato via da una grave forma di polmonite contro la quale il suo fisico già provato non ha avuto scampo. Il 13 maggio Pepe Mujica, l’audace politico uruguaiano considerato il presidente più povero del mondo per sua scelta, si è spento a 89 anni dopo aver annunciato a gennaio che il cancro di cui soffriva si era diffuso in tutto il corpo e che non si sarebbe sottoposto a ulteriori cure.
Altri eventi tragici hanno segnato il 2025. Il 25 aprile Virginia Roberts Giuffre, principale accusatrice di Jeffrey Epstein e dell’ex principe Andrea, si è tolta la vita nella sua casa in Australia all’età di 41 anni. La famiglia ha dichiarato che alla fine il peso degli abusi è diventato così pesante da risultare insopportabile da gestire. Il 24 luglio si è spento a 71 anni Hulk Hogan, che grazie al suo carisma e agli inconfondibili baffi biondi aveva contribuito a rendere gli incontri della World Wrestling Entertainment un fenomeno di massa a livello mondiale. Il 14 dicembre il regista Rob Reiner e sua moglie Michele Singer sono stati trovati morti nella loro villa a Los Angeles, uccisi con segni di accoltellamento. Lo stesso giorno il figlio 32enne Nick è stato arrestato e accusato formalmente dell’assassinio dei genitori.
Il 2025 si chiude dunque con un bilancio pesante di perdite che hanno segnato profondamente il panorama culturale, artistico, sportivo e religioso mondiale. Dalla scomparsa di Papa Francesco, che ha rappresentato un punto di svolta nella storia della Chiesa cattolica, alle morti di icone del cinema come David Lynch, Robert Redford e Claudia Cardinale, dalla perdita di leggende dello sport come Nino Benvenuti e Nicola Pietrangeli agli addii a protagonisti della televisione italiana come Pippo Baudo ed Eleonora Giorgi, fino alle scomparse di artisti come Oliviero Toscani, Ornella Vanoni, Ozzy Osbourne e Peppe Vessicchio, l’anno ha visto l’addio a figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea.
Ogni morte ha rappresentato la chiusura di un capitolo importante della nostra cultura collettiva, ma anche l’occasione per ricordare e celebrare vite straordinarie che continueranno a ispirare le generazioni future attraverso le loro opere, i loro gesti e i valori che hanno incarnato. Il loro lascito artistico, culturale e umano resta patrimonio imperituro che continuerà a vivere nella memoria collettiva e nelle testimonianze che hanno lasciato. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
