Una robusta cellula anticiclonica posizionata sull’Europa centrale continua a garantire condizioni atmosferiche relativamente stabili sulla Penisola, ostacolando l’ingresso dei sistemi perturbati atlantici. Tuttavia, sul comparto iberico si sta approfondendo una depressione termica responsabile di intensa attività temporalesca tra Portogallo e Spagna meridionale, destinata a evolversi come elemento chiave nel cambiamento meteorologico italiano.
Nella giornata di venerdì si assisterà alla prima fase di transizione con precipitazioni a carattere sparso concentrate su Sardegna e Sicilia, accompagnate da rovesci temporaleschi localizzati. Le regioni centrosettentrionali manterranno condizioni generalmente stabili, salvo banchi nebbiosi mattutini in Emilia-Romagna e velature nuvolose stratificate sull’Adriatico centrale. I venti sciroccali registreranno intensità moderata sui bacini occidentali, con mari mossi che raggiungeranno lo stato di molto mossi nel Tirreno.
La giornata di sabato rappresenterà una breve pausa di relativa stabilità prima del peggioramento domenicale. Le precipitazioni residue si concentreranno su Sicilia e Calabria tirrenica, mentre sul resto del Paese prevarrà nuvolosità alta stratificata con temperature in ulteriore lieve rialzo, particolarmente sensibile al Sud. L’isoterma zero si porterà oltre i 3.500 metri sull’arco alpino.

La domenica segnerà l’avvento del maltempo più organizzato con l’ingresso di una perturbazione atlantica associata a un minimo barico secondario. Le prime precipitazioni interesseranno il Nordovest dal pomeriggio, evolvendosi in rovesci e temporali anche di forte intensità su Piemonte e Lombardia entro sera. Sul settore alpino centro-occidentale sono attese nevicate a quote comprese tra 1.100 e 1.300 metri. Contemporaneamente, l’instabilità si estenderà al versante tirrenico centrale con celle temporalesche in sviluppo sull’alta Toscana. Le temperature registreranno un calo termico sensibile al Nord, mentre al Sud permarranno valori sopra la media.