Terremoto ai Campi Flegrei, forti scosse di magnitudo 4.4 e 3.5: sciame sismico in corso

Forte scossa sismica di magnitudo 4.4 registrata oggi nell’area dei Campi Flegrei, seguita da un secondo evento di magnitudo 3.5. Evacuate università e scuole, sospesa la circolazione ferroviaria. Al momento non si segnalano danni.

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito questa mattina l’area dei Campi Flegrei, avvertita distintamente in numerosi quartieri di Napoli e nei comuni limitrofi. Il sisma, registrato dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 12:07, è stato localizzato a una profondità di circa 3 chilometri con epicentro nella zona di Pozzuoli. La prima forte scossa è stata seguita, alle ore 12:22, da un secondo evento sismico di magnitudo 3.5, confermando l’inizio di uno sciame sismico che, secondo i dati preliminari dell’INGV, ha prodotto almeno 8 terremoti con magnitudo superiore a 0 nelle prime ore del fenomeno.

Evacuazioni e sospensioni dei servizi

Il violento sussulto tellurico ha generato comprensibile paura tra la popolazione, con numerosi cittadini che si sono riversati in strada dai quartieri occidentali di Napoli fino al centro storico. Particolarmente intensa è stata la percezione del sisma nei comuni dell’area flegrea, dove a Pozzuoli e Quarto gli abitanti hanno abbandonato rapidamente abitazioni e luoghi di lavoro. “Un boato fortissimo e poi il pavimento che sembrava stesse per esplodere”, ha raccontato Rita, residente ottantenne di Pozzuoli che vive nella zona da oltre cinquant’anni, descrivendo quei momenti di paura durante i quali “sono caduti bicchieri e portafiori”.

La sede dell’Università Federico II di Napoli di Piazzale Tecchio, nel quartiere Fuorigrotta, è stata immediatamente evacuata dopo l’attivazione del sistema d’allarme, con gli studenti che si sono precipitati all’esterno della struttura mentre continuava l’evacuazione dei piani superiori dell’edificio. Diverse scuole di Napoli e dei comuni flegrei hanno analogamente sospeso l’attività didattica, anticipando l’uscita degli studenti che, accompagnati dagli insegnanti, si sono radunati negli spazi aperti o sono stati fatti uscire in strada.

Nella scuola dell’infanzia e elementare Madonna Assunta, situata in via Napoli al confine tra il capoluogo campano e Pozzuoli, centinaia di bambini sono stati condotti nei giardini antistanti il complesso scolastico, dove numerosi genitori si sono recati per riprenderli. Significativa testimonianza dell’evento sismico è stata catturata da una videocamera di sicurezza in un’abitazione di Pozzuoli, dove si vede chiaramente il momento in cui, dopo un forte boato, tutto inizia a tremare violentemente e diversi oggetti cadono dai mobili mentre la proprietaria di casa è al telefono.

Trasporti ferroviari interrotti

In seguito alla scossa principale, la circolazione ferroviaria è stata immediatamente sospesa sulle linee Cumana e Circumflegrea, gestite dalla società regionale Eav, che collegano la stazione di Montesanto nel centro di Napoli ai comuni della zona flegrea. Lo stop è stato disposto per consentire le verifiche statiche necessarie sugli impianti e le infrastrutture ferroviarie, come previsto dal protocollo di sicurezza in caso di eventi sismici di tale intensità. Secondo quanto comunicato dall’Ente autonomo volturno, dalle ore 12:10 l’intera circolazione nell’area del nodo di Napoli risulta interrotta, con i tecnici di Rfi impegnati nei necessari controlli della linea.

Ad essere interessate dalle verifiche sono anche le linee dell’alta velocità Napoli-Roma, Napoli-Roma via Formia e Cassino, e Napoli-Salerno via Monte del Vesuvio, con ritardi che oscillano tra i 40 e i 90 minuti per i treni dell’Alta Velocità, gli Intercity e i convogli Regionali. La funicolare e la metropolitana cittadina sono state ugualmente fermate in via precauzionale, paralizzando temporaneamente gran parte del sistema di trasporto pubblico dell’area napoletana.

La risposta della Protezione Civile

La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è immediatamente attivata, mettendosi in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale per coordinare le operazioni di verifica e assistenza alla popolazione. Dalle prime verifiche effettuate fino alle ore 13:30, come comunicato dalla Protezione Civile, non risultano segnalazioni di danni significativi alle strutture o di persone ferite, nonostante il forte impatto emotivo sulla popolazione.

Lo sciame sismico in corso viene costantemente monitorato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha annunciato un ulteriore aggiornamento sulla situazione entro 3-6 ore in funzione dell’evoluzione del fenomeno. Tutti gli aggiornamenti sono resi disponibili sul sito web della banca dati GOSSIP dell’Osservatorio Vesuviano, che rappresenta il punto di riferimento informativo per seguire lo sviluppo dell’attività sismica nella caldera flegrea.

Il fenomeno del bradisismo nella caldera flegrea

I Campi Flegrei costituiscono una vasta caldera vulcanica, formatasi principalmente a seguito della grande eruzione dell’Ignimbrite Campana avvenuta circa 40.000 anni fa, che provocò il collasso delle rocce sovrastanti una estesa camera magmatica superficiale. L’area è caratterizzata dal peculiare fenomeno del bradisismo, termine che deriva dal greco e significa letteralmente “movimento lento”, consistente in una deformazione del suolo che alterna fasi di sollevamento relativamente rapido, associate a terremoti, a periodi di lento abbassamento.

Il sollevamento è causato da una spinta proveniente dalle profondità che deforma le rocce sovrastanti provocandone l’innalzamento e, quando queste raggiungono il loro limite di rottura, si generano i terremoti. I numerosi eventi sismici che accompagnano queste fasi di sollevamento, spesso manifestandosi come sciami sismici con numerosi eventi concentrati in poche ore, generalmente non raggiungono magnitudo elevate ma, essendo molto superficiali, vengono facilmente avvertiti dalla popolazione residente.

Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento della caldera, tuttora in corso, con un graduale incremento nella frequenza dei terremoti registrato a partire dal 2023. Nel marzo del 2025, la regione è stata interessata da un forte sciame sismico con una scossa di magnitudo 4.6, a seguito della quale il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ha disposto lo stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale per fronteggiare la situazione di criticità. L’evento odierno si inserisce quindi in un contesto di aumentata attività sismica dell’area flegrea osservata negli ultimi anni.

Il monitoraggio continuo e approfondito dell’INGV e dell’Osservatorio Vesuviano, insieme alle misure preventive adottate dal sistema di Protezione Civile, rappresentano gli strumenti fondamentali per la gestione di questi fenomeni naturali che, sebbene impossibili da prevenire, possono essere affrontati con adeguate strategie di mitigazione del rischio e preparazione della popolazione residente nelle zone interessate dal bradisismo flegreo.