Allerta Meteo ESTOFEX: Temporali Violenti, Grandine e Trombe Marine in arrivo sull’Adriatico e Balcani

Il Centro ESTOFEX ha emesso un’allerta meteo di livello 1 per oggi e domani, con rischio di temporali violenti, grandine, raffiche di vento e possibili tornado nell’Adriatico meridionale e nei Balcani, a causa di un sistema di blocco atmosferico sulla Scandinavia.
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Il Centro europeo ESTOFEX (European Storm Forecast Experiment) ha diramato un’importante bollettino di allerta meteorologica valido dalle ore 8 di oggi, mercoledì 21 maggio 2025, fino alle 8 di domani, giovedì 22 maggio, riguardante un significativo peggioramento delle condizioni atmosferiche che interesserà principalmente l’area dell’Adriatico meridionale e la regione balcanica, con potenziale sviluppo di fenomeni temporaleschi di forte intensità accompagnati da manifestazioni particolarmente violente come grandinate di dimensioni considerevoli, raffiche di vento devastanti e persino la possibile formazione di tornado isolati nelle zone costiere.

Il livello di allerta emanato corrisponde al grado 1 nella scala utilizzata dall’organizzazione ESTOFEX, che sebbene possa apparire contenuto, rappresenta in realtà una probabilità compresa tra il 5% e il 15% di fenomeni meteorologici violenti, una percentuale non trascurabile considerando l’estensione geografica interessata e la potenziale intensità dei fenomeni previsti, che potrebbero concentrarsi in aree relativamente circoscritte causando danni significativi alle infrastrutture e mettendo potenzialmente a rischio l’incolumità delle persone presenti nelle zone colpite.

La situazione sinottica: il blocco scandinavo favorisce l’instabilità

Alla base di questa situazione meteorologica particolarmente instabile vi è una configurazione atmosferica caratterizzata da un prominente blocco anticiclonico posizionato sulla Scandinavia, un fenomeno noto agli esperti come “blocco scandinavo”, che determina condizioni di stabilità persistente sulle regioni settentrionali del continente europeo, mentre contemporaneamente favorisce lo spostamento verso sud-est di numerose perturbazioni di moderata intensità che attraversano Francia, Italia, Balcani e si spingono fino alla Russia meridionale.

Il bollettino ESTOFEX evidenzia come questo assetto sinottico stia generando un’ampia area di instabilità atmosferica che interessa gran parte dell’Europa centro-meridionale, dove tuttavia i fenomeni più intensi risultano circoscritti ad alcune zone specifiche a causa di fattori limitanti come la scarsa ventilazione in quota o la presenza di “capping”, ovvero strati di inversione termica che inibiscono o rallentano lo sviluppo verticale delle nubi temporalesche, contenendo il rischio generale di manifestazioni meteorologiche severe ma concentrando potenzialmente l’energia in zone dove questi fattori limitanti risultano assenti o più deboli.

Le analisi dei meteorologi evidenziano come il passaggio di una debole e ampia onda in quota fornisca sufficiente forzante dinamica per innescare lo sviluppo di celle temporalesche diffuse in presenza di una debole inibizione convettiva e con il supporto orografico offerto dai complessi montuosi della regione, in particolare dalle Alpi Dinariche, la catena montuosa che si estende per circa 645 km lungo la costa adriatica attraversando Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Kosovo, Montenegro e Albania.

Le aree a maggior rischio: Adriatico meridionale e regioni balcaniche

Nel dettaglio, il bollettino ESTOFEX identifica il Sud del Mare Adriatico e le coste balcaniche come le zone a maggior rischio per lo sviluppo di temporali di forte intensità, caratterizzati da precipitazioni abbondanti e concentrate in brevi intervalli temporali, raffiche di vento potenzialmente distruttive e grandinate di dimensioni significative, oltre alla possibilità non trascurabile di formazione di trombe marine che potrebbero occasionalmente trasformarsi in tornado una volta raggiunta la terraferma, rappresentando un pericolo considerevole per le popolazioni costiere e le infrastrutture turistiche che caratterizzano questa regione particolarmente frequentata in questo periodo dell’anno.

Particolarmente critica appare la situazione nell’area circostante il Lago di Scutari, al confine tra Albania e Montenegro, dove l’interazione tra i venti umidi provenienti da Sud-Est e la complessa orografia locale potrebbe favorire lo sviluppo di un sistema temporalesco altamente organizzato, con celle convettive in grado di autosostenersi e rigenerarsi per diverse ore, causando accumuli pluviometrici localmente molto elevati con conseguente rischio di allagamenti lampo ed esondazioni dei corsi d’acqua minori nelle valli che caratterizzano questa regione montuosa.

Un’altra zona di particolare attenzione è quella che comprende le Alpi Dinariche e le aree situate tra la Macedonia del Nord e la Grecia settentrionale, dove le condizioni atmosferiche risultano favorevoli allo sviluppo di supercelle isolate, ovvero temporali caratterizzati da un mesociclone, una struttura rotante all’interno della nube temporalesca che può generare fenomeni di estrema violenza, incluse grandinate di dimensioni molto grandi e raffiche di vento che possono superare i 100 km/h, con potenziali danni significativi alle infrastrutture, alle coltivazioni e al patrimonio forestale di queste aree prevalentemente montuose e rurali.

ESTOFEX: un sistema europeo di previsione dei fenomeni temporaleschi severi

L’ESTOFEX, acronimo di European Storm Forecast Experiment, rappresenta un’organizzazione composta da un team qualificato di meteorologi e studiosi di meteorologia che si occupa specificamente di fornire previsioni dettagliate riguardanti i fenomeni meteorologici violenti che possono verificarsi sul territorio europeo, offrendo un servizio complementare a quello delle agenzie meteorologiche nazionali e concentrando la propria attenzione sui fenomeni convettivi come temporali, supercelle, tornado e trombe d’aria, che per loro natura risultano particolarmente complessi da prevedere con precisione sia in termini di localizzazione che di intensità.

Il sistema di allerta utilizzato da ESTOFEX si basa su una scala di livelli che va da 0 a 3, dove il livello 0 corrisponde a una probabilità compresa tra 0% e 5% di fenomeni intensi, il livello 1 a una probabilità del 5%-15%, il livello 2 a una probabilità superiore al 15%, mentre il livello 3, utilizzato molto raramente, viene riservato a eventi di estrema rarità e intensità come tornadi particolarmente violenti o fenomeni simil-uragani, manifestazioni meteorologiche che in Europa sono decisamente infrequenti ma non impossibili da osservare in particolari condizioni atmosferiche estreme.

L’evoluzione prevista: attenuazione nella seconda parte della giornata

Secondo le previsioni dei meteorologi di ESTOFEX, i fenomeni temporaleschi dovrebbero raggiungere la massima intensità durante le ore centrali della giornata e nel primo pomeriggio, quando il riscaldamento diurno contribuirà a destabilizzare ulteriormente l’atmosfera fornendo l’energia necessaria allo sviluppo verticale delle nubi cumuliformi, mentre si prevede un graduale indebolimento dell’attività convettiva durante la serata, sebbene alcune celle temporalesche particolarmente organizzate potrebbero persistere fino a mezzanotte, specialmente nelle aree costiere dove l’apporto di umidità dal mare contribuisce a mantenere condizioni favorevoli allo sviluppo temporalesco anche dopo il tramonto.

Non va tuttavia sottovalutata la possibilità che anche in Italia, da Nord a Sud, possano verificarsi eventi temporaleschi localmente intensi, come evidenziato nella mappa allegata al bollettino ESTOFEX, sebbene con probabilità inferiori rispetto alle aree dell’Adriatico meridionale e dei Balcani precedentemente descritte, con particolare attenzione alle regioni nord-orientali più prossime all’area adriatica, dove l’influenza della perturbazione in transito potrebbe manifestarsi con maggiore intensità, specialmente nelle ore pomeridiane e serali.

In conclusione, la giornata di oggi e la prima parte di domani si caratterizzeranno per condizioni di spiccata instabilità atmosferica su gran parte dell’Europa centro-meridionale, con fenomeni che localmente potranno assumere carattere di particolare intensità, specialmente nell’area dell’Adriatico meridionale e nei Balcani occidentali, richiedendo particolare attenzione da parte delle autorità preposte alla gestione delle emergenze e una costante vigilanza da parte della popolazione residente o in transito nelle aree interessate, che dovrebbe evitare attività all’aperto in caso di manifestazioni temporalesche e prestare attenzione agli aggiornamenti forniti dalle autorità meteorologiche nazionali, responsabili dell’emissione di eventuali bollettini di allerta ufficiali specifici per le rispettive aree di competenza.