Il mese di luglio 2025 si presenta con un copione meteorologico ormai divenuto drammaticamente familiare per l’Italia: un cocktail di temperature eccezionali alternate a fasi di instabilità atmosferica violenta, in un contesto climatico che conferma il trend di riscaldamento accelerato degli ultimi anni. Le previsioni delineano uno scenario caratterizzato da una breve ma significativa interruzione del dominio anticiclonico africano, seguita da un ritorno ancor più intenso del caldo sahariano nella seconda parte del mese.
Il break temporalesco del 6-11 luglio segna una svolta momentanea nel quadro meteorologico della prima decade del mese. Domenica 6 luglio rappresenta la data spartiacque di questa transizione atmosferica, quando una saccatura atlantica riuscirà finalmente a penetrare nel sistema di alta pressione che da settimane tiene sotto scacco il continente europeo. L’arrivo di questa perturbazione porterà temporali diffusi e intensi sulle regioni settentrionali, con fenomeni che si estenderanno progressivamente anche al Centro Italia nelle giornate successive.
La dinamica meteorologica di questo break si caratterizza per la sua natura “brutale”, come definita dagli esperti del settore, con un contrasto termico eccezionale tra le masse d’aria roventi stagnanti nei bassi strati e l’irruzione di correnti fresche nord-atlantiche. Questo scontro atmosferico genererà temporali autorigeneranti, capaci di persistere per ore sulle stesse aree, con accumuli pluviometrici consistenti e il rischio concreto di nubifragi, grandinate di grosse dimensioni e raffiche di vento intense.
Il calo termico previsto assumerà proporzioni notevoli, con diminuzioni delle temperature massime comprese tra 8 e 10 gradi rispetto ai valori record delle settimane precedenti. Le regioni settentrionali saranno le prime a beneficiare di questo refrigerio, con temperature che da punte di 36-38°C scenderanno a valori compresi tra 26 e 30°C. Il Centro Italia e la Sardegna seguiranno questa tendenza entro martedì 8 luglio, mentre le regioni meridionali dovranno attendere mercoledì 9 per assistere a un miglioramento significativo delle condizioni termiche.

La fase di maltempo interesserà principalmente il comparto alpino e prealpino, la Pianura Padana, l’Appennino settentrionale e centrale, con sconfinamenti verso le aree di pianura adiacenti. La Toscana settentrionale, l’Umbria e le aree interne del Lazio saranno coinvolte in questa dinamica perturbata, mentre il Sud manterrà condizioni più stabili ma comunque calde, con temperature che potranno ancora superare i 35°C nelle aree ioniche tra lunedì e martedì.
Ecco da quando torna il grande caldo
Il ritorno dell’anticiclone africano nella seconda metà del mese rappresenta la seconda fase cruciale di luglio 2025. A partire dalla settimana del 14 luglio, i modelli meteorologici convergono unanimemente nell’indicare un nuovo rinforzo dell’alta pressione subtropicale, che riporterà condizioni di caldo intenso e persistente su tutto il territorio nazionale. Questa nuova ondata di calore si preannuncia potenzialmente più intensa e duratura rispetto a quella interrotta dal break temporalesco.

Le caratteristiche di questa seconda fase calda del mese vedranno inizialmente un caldo più secco e quindi meno opprimente, condizione che tuttavia si rivelerà di breve durata. Nella seconda parte di questa nuova ondata, l’umidità tornerà a essere protagonista, trasformando l’aria in una cappa afosa e particolarmente fastidiosa. Le temperature massime potrebbero superare frequentemente i 34°C in molte città italiane, con punte che nelle aree interne del Centro-Sud e delle Isole Maggiori potranno raggiungere e superare i 38-40°C.
Le notti tropicali costituiscono un altro aspetto caratterizzante di questo luglio eccezionale. Le temperature minime notturne si mantengono sistematicamente sopra i 22-24°C nelle aree urbane e costiere, raggiungendo punte di 25-26°C in diverse località del Centro-Sud. Questa persistenza di calore notturno impedisce il naturale raffrescamento dell’atmosfera e del suolo, contribuendo ad accumulare energia termica che alimenta ulteriormente l’intensità delle ondate di calore successive.