La televisione italiana si prepara a compiere un significativo passo indietro nel tempo, riportando in auge una tradizione che aveva caratterizzato i palinsesti mattutini per decenni. Rai 2 ha annunciato ufficialmente il ritorno dei cartoni animati nella fascia mattutina a partire dall’autunno 2025, dal lunedì al venerdì, in un’operazione che mira a conquistare nuovamente il pubblico dei più piccoli attraverso un mix sapiente di nostalgia e innovazione.
Il progetto rappresenta una vera e propria inversione di rotta rispetto alle dinamiche televisive degli ultimi anni, che avevano visto l’animazione per bambini migrare progressivamente verso i canali tematici specializzati. La decisione di riportare i cartoni animati sulla rete generalista nasce dalla consapevolezza che la televisione lineare mantiene un ruolo fondamentale nella formazione delle abitudini di visione dei più piccoli, nonostante la crescente diffusione delle piattaforme digitali.
La programmazione prevede una selezione accurata di titoli che spaziano tra classici intramontabili ed esclusive di prima visione. Tra i protagonisti assoluti della nuova griglia oraria figurano serie evergreen come Peanuts e Goldrake, che tornano a occupare gli schermi delle famiglie italiane con tutto il loro carico di fascino nostalgico. La presenza di questi titoli storici non è casuale, ma risponde a una strategia precisa di coinvolgimento multigenerazionale, dove i genitori possono riscoprire insieme ai figli le storie che hanno accompagnato la loro infanzia.
L’elemento di maggiore novità è rappresentato dalla prima visione di Winx Club: The Magic is back, reboot che riporta in scena le celebri fatine create da Iginio Straffi a vent’anni dal loro debutto originale. La nuova serie, realizzata interamente in CGI 3D, promette di coniugare l’essenza narrativa che ha reso le Winx un fenomeno globale con tecnologie all’avanguardia e una sensibilità contemporanea. Il progetto, frutto della collaborazione tra Rainbow, Rai Kids e Netflix, rappresenta un esempio virtuoso di come il servizio pubblico possa ancora svolgere un ruolo centrale nel lancio di produzioni di qualità destinate al pubblico infantile.
Il reboot delle Winx si inserisce in un contesto di rinnovato interesse per il franchise, che ha mantenuto una popolarità straordinaria anche a distanza di due decenni dal suo esordio. La serie originale, lanciata nel 2004, ha generato otto stagioni animate, tre film cinematografici, quattro film televisivi e due adattamenti live-action per Netflix, totalizzando oltre due miliardi di visualizzazioni su YouTube e più di trentacinque miliardi su TikTok. Questi numeri testimoniano la capacità del brand di attraversare generazioni e piattaforme, mantenendo intatta la sua forza comunicativa.
La figura chiave di questa operazione di rilancio è Arianna Craviotto, speaker e doppiatrice genovese classe 1993, che assume il ruolo di testimonial dell’iniziativa. La scelta di Craviotto non è fortuita, ma riflette una strategia di comunicazione che punta a creare un ponte tra la televisione tradizionale e l’universo digitale. La doppiatrice ha costruito la sua notorietà attraverso un percorso che combina competenze professionali consolidate con una presenza capillare sui social media.
Il profilo professionale di Craviotto si caratterizza per una formazione solida nel campo del doppiaggio, completata presso le scuole specializzate di Torino, dove ha sviluppato le competenze tecniche che le hanno permesso di lavorare su produzioni cinematografiche, televisive e videoludiche di prestigio. La sua filmografia comprende doppiaggi per film come “Cattivissimo Me 4” e videogiochi come “The Chant”, dove ha interpretato il personaggio di Hannah Wilson, performance che le è valsa il riconoscimento “Onda Sonora” del 2024.
La vera rivoluzione rappresentata da Craviotto risiede nella sua capacità di trasferire le competenze professionali nell’universo digitale, dove è diventata una vera e propria celebrità grazie alle sue imitazioni di personaggi di cartoni animati, film e serie televisive. Il suo approccio creativo si concentra particolarmente sull’universo Disney e Harry Potter, ambiti che le consentono di intercettare un pubblico trasversale composto sia da bambini che da adulti nostalgici. La sua presenza sui social media è imponente: il profilo TikTok vanta 1,2 milioni di follower con oltre 32 milioni di like, mentre su Instagram raggiunge quota 888.000 seguaci.
Il fenomeno Craviotto si è consolidato durante il periodo pandemico, quando i suoi video hanno iniziato a diventare virali, raggiungendo picchi di visualizzazione straordinari come il video sui Minions visto da 108 milioni di persone in tutto il mondo. Questo successo ha trasformato l’attività sui social da passatempo a vero e proprio secondo lavoro, permettendole di sviluppare format originali come “Arianna fa le voci”, spettacolo dal vivo che porta in giro per l’Italia mescolando doppiaggio e intrattenimento.
L’evoluzione artistica di Craviotto ha raggiunto nuovi traguardi con la pubblicazione del romanzo fantasy “Il segreto della bussola magica”, edito da Garzanti nel 2023, che dimostra la sua capacità di diversificare l’offerta creativa spaziando dalla voce alla scrittura. Il libro, arricchito da illustrazioni realizzate dalla stessa autrice, rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di un brand personale che abbraccia diverse forme espressive mantenendo sempre al centro la magia dell’immaginazione infantile.
La strategia di Rai 2 di affidare a Craviotto il ruolo di conduttrice della nuova fascia mattutina si basa sulla convinzione che la sua capacità di padroneggiare diversi registri vocali e di incarnare personaggi amati dai bambini possa rappresentare un elemento di continuità e familiarità in un contesto televisivo in rapida evoluzione. La sua presenza non si limiterà a un ruolo di semplice presentatrice, ma diventerà parte integrante dell’esperienza di visione, accompagnando i giovani spettatori in un viaggio quotidiano attraverso mondi fantastici e personaggi iconici.
Il ritorno dei cartoni animati su Rai 2 si inserisce in un contesto più ampio di rivalutazione del ruolo del servizio pubblico nella programmazione per l’infanzia. La decisione di investire nuovamente in questa fascia oraria rappresenta un segnale importante in un panorama mediatico sempre più frammentato, dove la televisione generalista cerca di riaffermare la propria centralità culturale e sociale. L’operazione mira a ricreare quel senso di appuntamento fisso che aveva caratterizzato le generazioni precedenti, quando i cartoni animati del mattino costituivano un rituale irrinunciabile per milioni di bambini italiani.
La programmazione prevista per l’autunno 2025 promette di coniugare nostalgia e innovazione, offrendo un mix equilibrato tra contenuti collaudati e novità assolute. Oltre ai titoli già annunciati, la griglia comprenderà probabilmente altri classici dell’animazione e nuove produzioni pensate specificamente per il pubblico contemporaneo. La sfida sarà quella di mantenere viva l’attenzione in un contesto dove la concorrenza delle piattaforme digitali è sempre più pressante e dove le abitudini di fruizione dei contenuti sono in costante evoluzione.
L’iniziativa di Rai 2 rappresenta anche un’opportunità per riflettere sul valore educativo dell’animazione nel panorama mediale contemporaneo. La scelta di titoli che hanno attraversato generazioni senza perdere il loro fascino dimostra come certi valori narrativi e pedagogici mantengano una validità trasversale, indipendentemente dalle mode e dalle innovazioni tecnologiche. In questo senso, la presenza di Craviotto come mediatrice tra contenuti e pubblico assume un significato particolare, rappresentando un ponte generazionale capace di tradurre linguaggi e sensibilità diverse in un’esperienza condivisa.
Il successo di questa operazione dipenderà dalla capacità di creare un ecosistema mediatico integrato, dove la televisione lineare dialoghi efficacemente con le piattaforme digitali e i social media. La figura di Craviotto, con la sua doppia natura di professionista del doppiaggio e influencer digitale, rappresenta l’incarnazione perfetta di questa strategia ibrida, che punta a massimizzare la portata comunicativa attraverso la sinergia tra media tradizionali e nuovi canali di distribuzione dei contenuti.