Dopo una lunga fase di instabilità meteorologica che ha caratterizzato gran parte del mese di maggio, l’Italia si prepara a vivere una svolta decisiva domenica 25 maggio con il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre, fenomeno meteorologico che promette di riportare stabilità e temperature gradevoli su gran parte del territorio nazionale. La rimonta di questa figura barica di origine atlantica rappresenta un evento particolarmente significativo, considerando che negli ultimi anni la sua presenza sul Mediterraneo si è fatta sempre più sporadica, lasciando spazio a configurazioni meteorologiche più estreme e variabili.
Le previsioni meteorologiche indicano che già da domenica 25 maggio ci sarà una decisa svolta a livello emisferico con la rimonta in grande stile dell’alta pressione delle Azzorre, che da ovest si allungherà fino ad abbracciare buona parte dell’Italia. Questo sistema di alta pressione, di natura subtropicale oceanica, si distingue nettamente dall’anticiclone africano per le sue caratteristiche più miti e stabili, garantendo condizioni meteorologiche gradevoli senza gli eccessi termici tipici delle masse d’aria provenienti dal continente africano.
L’Anticiclone delle Azzorre rappresenta una vasta area di alta pressione semi permanente di natura subtropicale marittima, che staziona abitualmente presso le Isole Azzorre nell’Oceano Atlantico settentrionale. La sua formazione è strettamente legata alla circolazione atmosferica e alla differenza di temperatura tra l’equatore e i poli, processo che determina movimenti verticali dell’aria calda equatoriale che, raggiungendo latitudini comprese tra 30° e 40° Nord, genera correnti discendenti costanti che danno vita a questa configurazione anticiclonica.
Le condizioni meteorologiche previste per domenica vedranno un miglioramento generalizzato rispetto alla situazione attuale, caratterizzata ancora da residue instabilità. Sabato 24 maggio persistono ancora possibilità di isolati acquazzoni e temporali su Alpi orientali, Centro Italia e Calabria, mentre il bel tempo prevarrà altrove con un clima gradevole e valori massimi non superiori ai 21-22°C. L’arrivo dell’anticiclone determinerà un aumento della pressione atmosferica e delle temperature massime, che tuttavia non raggiungeranno gli eccessi tipici dell’anticiclone africano.

In Toscana, la situazione meteorologica rappresenta un esempio emblematico di questa transizione, dove dopo precipitazioni particolarmente intense nelle ultime 24 ore, con 71 millimetri di pioggia registrati a Buonconvento in provincia di Siena, 55 millimetri alla Consuma nel fiorentino e 47 millimetri a Pari in provincia di Grosseto, si prospetta una domenica ideale per le attività all’aperto. Le temperature in Toscana sono destinate a risalire gradualmente da domenica 25 maggio, spinte dall’alta pressione di matrice atlantica, dopo aver toccato valori minimi di 10°C anche in pianura nelle prime ore di sabato.
Il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre assume particolare rilevanza nel contesto climatico attuale, considerando che questo sistema meteorologico è diventato sempre più raro negli ultimi anni. Tradizionalmente, questo anticiclone garantiva estati caratterizzate da condizioni meteorologiche stabili e gradevoli, con temperature moderate e variazioni termiche equilibrate tra giorno e notte, fenomeno che ha contraddistinto il clima mediterraneo fino agli anni Ottanta. La sua presenza storica ha rappresentato un elemento stabilizzante per il clima europeo, contrastando efficacemente le perturbazioni provenienti dalle latitudini settentrionali.
La configurazione meteorologica prevista per i prossimi giorni vedrà l’anticiclone estendersi verso il Mediterraneo centro-occidentale, stabilizzando il tempo soprattutto al Nord e al Centro Italia entro la fine del mese. Secondo le simulazioni dei modelli meteorologici, questo processo sarà accompagnato dal graduale smantellamento del blocco nord-atlantico che ha caratterizzato le ultime settimane, con un ritorno alla circolazione zonale sull’Europa che favorirà condizioni di maggiore stabilità atmosferica.
Le temperature previste per domenica e i giorni successivi si manterranno su valori gradevoli e non eccessivi, con massime che toccheranno al massimo i 23-24°C su Lazio e Toscana. Questa caratteristica distintiva dell’anticiclone azzorriano lo differenzia nettamente dall’anticiclone africano, che porta invece a impennate termiche spesso disagevoli e prolungate. L’unico settore che rimarrà parzialmente scoperto dall’influenza stabilizzante sarà quello dell’estremo Sud, dove tra Calabria e Sicilia sarà ancora possibile la formazione di nubi e locali piovaschi.

Il fenomeno dell’Anticiclone delle Azzorre si inquadra in un sistema climatico più ampio che coinvolge l’intera circolazione atmosferica dell’Atlantico settentrionale. Durante i mesi estivi, questo sistema si espande notevolmente verso est, inglobando frequentemente tutti i paesi del bacino del Mediterraneo e non di rado si estende fino all’Europa centrale. La sua interazione con altri sistemi meteorologici, come la Depressione d’Islanda, determina i pattern di variabilità atmosferica che caratterizzano il clima europeo.
La transizione dalla fase bloccata alla zonalità che si sta verificando in questi giorni rappresenta un processo complesso che potrebbe subire variazioni in base a diversi fattori, tra cui l’attività ciclonica sul Nord Africa e le ondulazioni del getto polare. Tuttavia, il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre rimane lo scenario più accreditato per l’inizio di giugno, in linea con la climatologia del periodo che vede tradizionalmente l’affermarsi di condizioni più stabili e soleggiate.
Questa evoluzione meteorologica segna potenzialmente la fine di una primavera 2025 caratterizzata da una vivacità dei contrasti atmosferici particolarmente accentuata. Dopo settimane dominate da piogge, temporali e temperature fresche, l’Italia si prepara a ritrovare condizioni più stabili che potrebbero rappresentare il preludio dell’estate ormai alle porte. Il dinamismo meteorologico che ha caratterizzato maggio, con frequenti alternanze tra fasi instabili e brevi schiarite, sta cedendo il passo a una configurazione più tipicamente estiva, anche se non si escludono ancora episodi di variabilità locale, soprattutto nelle ore pomeridiane sui rilievi.