X down oggi, 24 maggio: cosa succede

X subisce il secondo down globale in 24 ore con oltre 26.000 segnalazioni negli USA e problemi diffusi ai messaggi diretti, possibile collegamento a incendio in data center Oregon.
Credit © Depositphotos

La piattaforma social X, precedentemente nota come Twitter, ha subito un secondo significativo malfunzionamento globale nel giro di ventiquattro ore, con il picco di disservizi registrato nel pomeriggio di sabato 24 maggio intorno alle ore 15:00. Il down, che ha interessato milioni di utenti in tutto il mondo, ha comportato l’impossibilità di accedere ai contenuti del feed, ai messaggi diretti e alle funzionalità di login della piattaforma di proprietà di Elon Musk.

Secondo i dati forniti da Downdetector, la piattaforma specializzata nel monitoraggio dei disservizi online, l’Italia ha registrato oltre 1.800 segnalazioni di malfunzionamento nel momento di picco dell’interruzione, mentre negli Stati Uniti le segnalazioni hanno superato quota 26.000 e nel Regno Unito hanno raggiunto gli 11.000 report. Le difficoltà tecniche si sono manifestate principalmente attraverso l’impossibilità di caricare i nuovi post nel feed principale, con la piattaforma che mostrava messaggi di errore invitando gli utenti a “riprovare” il caricamento dei contenuti.

Il malfunzionamento di sabato rappresenta il secondo episodio critico nell’arco di poche ore, considerando che già nella serata di venerdì 23 maggio la piattaforma aveva iniziato a manifestare i primi segni di instabilità. Le segnalazioni iniziali erano cominciate intorno alle ore 19:00 di venerdì, intensificandosi progressivamente fino a raggiungere un primo picco verso le 21:35 con oltre 5.000 report negli Stati Uniti, mentre in Italia le segnalazioni avevano sfiorato le 180 unità. Durante la notte e le prime ore del mattino di sabato, la situazione sembrava essersi normalizzata, con un apparente ritorno alla piena funzionalità della piattaforma.

Tuttavia, il problema si è ripresentato in forma amplificata nel primo pomeriggio di sabato, quando intorno alle 14:30 gli utenti hanno iniziato a segnalare nuovamente difficoltà nell’accesso ai servizi. Le problematiche hanno interessato principalmente la sezione dei messaggi diretti, impedendo agli utenti di inviare e ricevere comunicazioni private, oltre a causare malfunzionamenti nel caricamento della timeline principale e nelle notifiche. Molti utenti hanno riscontrato l’impossibilità totale di accedere alle proprie conversazioni private, con casi di messaggi che scomparivano improvvisamente e caselle di posta bloccate per diverse ore consecutive.

La natura globale del disservizio è stata confermata dalle segnalazioni provenienti da diverse aree geografiche, con report significativi registrati non solo in Europa e Nord America, ma anche in Australia, Germania, Spagna e Francia. Le città italiane maggiormente coinvolte nelle segnalazioni includevano Roma, Torino, Venezia, Napoli, Bologna, Perugia e Catania, evidenziando la diffusione capillare del problema su tutto il territorio nazionale. La situazione ha iniziato a mostrare segni di miglioramento solo a partire dalle ore 16:00, quando è stata registrata una parziale ripresa delle funzionalità, anche se il servizio ha continuato a manifestare instabilità nelle ore successive.

Le cause specifiche del malfunzionamento non sono state ufficialmente dichiarate dalla dirigenza di X, ma secondo alcune fonti giornalistiche statunitensi, l’origine del problema potrebbe essere collegata a un incendio verificatosi in un data center ubicato a Hillsboro, nello stato dell’Oregon, nella mattinata di giovedì 22 maggio. L’incidente, che avrebbe interessato una sala di stoccaggio batterie all’interno della struttura utilizzata da X, potrebbe aver compromesso l’infrastruttura tecnologica necessaria al corretto funzionamento della piattaforma. Il profilo ufficiale degli ingegneri di X ha confermato la consapevolezza dell’azienda riguardo ai problemi riscontrati dagli utenti, dichiarando che il team tecnico stava lavorando per risolvere un’interruzione verificatasi in un data center.

Questo episodio rappresenta il secondo significativo malfunzionamento che colpisce X nel corso del 2025, dopo quello verificatosi il 10 marzo precedente, che aveva mantenuto la piattaforma offline per circa tre ore. In quell’occasione, Elon Musk aveva attribuito le cause del down a un “massiccio cyberattacco” contro la piattaforma, affermando che X subiva attacchi informatici quotidianamente ma che quello specifico episodio aveva coinvolto risorse considerevoli e un gruppo coordinato o potenzialmente un paese. Per il malfunzionamento di maggio, tuttavia, non sono state fornite dichiarazioni ufficiali che facciano riferimento ad attacchi esterni o tentativi di compromissione della sicurezza.

La frequenza di questi disservizi ha sollevato interrogativi sulla stabilità dell’infrastruttura tecnologica di X, considerando che la piattaforma ha subito modifiche organizzative significative dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk nel 2022. Le ristrutturazioni aziendali hanno comportato una drastica riduzione del personale, passando da 7.500 dipendenti iniziali a circa 1.300 unità, con il numero di ingegneri a tempo pieno che nel gennaio 2023 era sceso a soli 550 professionisti. Una ulteriore ondata di licenziamenti ha interessato l’azienda nel novembre 2024, colpendo principalmente il dipartimento di ingegneria, elemento che potrebbe aver influenzato la capacità di gestione e manutenzione dell’infrastruttura tecnologica.

I problemi tecnici di maggio si aggiungono a una serie di malfunzionamenti che hanno caratterizzato la gestione della piattaforma negli ultimi anni, inclusi episodi di disconnessione su larga scala verificatisi nel dicembre 2022 e nel luglio 2023, oltre a problemi più recenti con le notifiche registrati nel maggio 2025. La gestione delle emergenze tecniche rappresenta una sfida critica per qualsiasi piattaforma social di dimensioni globali, considerando che secondo studi specializzati, un’interruzione delle attività in un data center può costare alle aziende una media di 8.851 dollari al minuto, con costi che possono raggiungere i 10.000 dollari al minuto per interruzioni complete del ciclo operativo.

L’impatto di questi disservizi si estende oltre i meri aspetti tecnici, influenzando la comunicazione di milioni di utenti che utilizzano X come strumento di informazione, dibattito e interazione sociale. La piattaforma, che ha mantenuto un ruolo centrale nel panorama dei social media nonostante le trasformazioni post-acquisizione, continua a rappresentare un punto di riferimento per giornalisti, politici, aziende e cittadini comuni per la diffusione rapida di notizie e opinioni. La stabilità del servizio rimane pertanto un elemento cruciale per mantenere la fiducia degli utenti e preservare il posizionamento competitivo nel mercato delle piattaforme social globali.