Meteo della Settimana, Caldo Intenso e Temporali Forti: ecco le aree a rischio

L’Italia affronta una settimana di forti contrasti meteorologici: caldo africano fino a 37°C al Centro-Sud mentre il Nord sperimenta temporali violenti e grandinate.

L’Italia si prepara ad affrontare una settimana caratterizzata da forti contrasti meteorologici, con l’arrivo di una massa d’aria rovente di origine nordafricana che porterà temperature eccezionalmente elevate per il periodo su gran parte del territorio nazionale, mentre al Nord si registreranno fenomeni temporaleschi di notevole intensità. Da martedì 3 giugno, l’anticiclone subtropicale africano inizierà a dispiegare la sua influenza sull’intera penisola, determinando un’impennata termica che interesserà particolarmente le regioni centro-meridionali e le isole maggiori.

Secondi i principali centri di previsione meteorologica, l’ingresso ufficiale nella stagione estiva porterà con sé una trasformazione radicale del panorama meteorologico nazionale. Le previsioni indicano che già a partire da lunedì 2 giugno l’alta pressione inizierà a distendersi sull’Italia con maggiore decisione, regalando temperature in deciso rialzo durante il weekend della Festa della Repubblica, sebbene con valori ancora compresi nei limiti della normalità stagionale. La vera svolta meteorologica è tuttavia attesa nei giorni successivi, quando l’anticiclone subtropicale, alimentato da correnti calde nordafricane, guadagnerà ulteriore forza modificando profondamente l’assetto termico del nostro Paese.

Le temperature registrate a 1500 metri di quota oscilleranno tra i +15°C e i +20°C, segnale inequivocabile dell’arrivo di una massa d’aria eccezionalmente calda e stabile che si ripercuoterà inevitabilmente anche al suolo. I valori termici raggiungeranno gradualmente i 30-35°C in diverse città italiane, mentre nelle aree interne del Centro-Sud e nelle grandi pianure si potranno toccare picchi superiori ai 36°C, decretando così l’inizio della prima vera ondata di calore dell’anno. In particolare, la Sardegna sperimenterà le condizioni più estreme con temperature massime che potranno raggiungere i 36-37°C già nei primi giorni della settimana.

Le condizioni di afa diventeranno predominanti grazie all’umidità elevata e alla scarsa ventilazione, elementi che renderanno le giornate particolarmente opprimenti e le notti insolitamente calde, con temperature minime spesso superiori ai 20°C. Le principali città del Centro-Nord, tra cui Milano, Bologna, Firenze e Roma, vivranno giornate dal sapore pienamente estivo caratterizzate da cieli sereni o poco nuvolosi e caldo percepito molto elevato, non tanto per l’umidità quanto per l’intensità dell’insolazione che renderà necessario l’uso di protezione solare nelle ore centrali del giorno.

Parallelamente al consolidamento dell’alta pressione africana sulle regioni centro-meridionali, le regioni settentrionali dell’Italia dovranno confrontarsi con una situazione meteorologica decisamente più complessa e potenzialmente pericolosa. Un profondo sistema ciclonico posizionato sul Nord Europa invierà correnti instabili che lambiran il settentrione italiano per gran parte della settimana, causando una fase di marcata instabilità atmosferica particolarmente intensa tra lunedì e giovedì. Le aree maggiormente esposte ai fenomeni temporaleschi saranno l’arco alpino e le pianure adiacenti di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove non si escludono violenti temporali accompagnati da grandinate localizzate di considerevole intensità.

Già a partire da lunedì 2 giugno, un progressivo calo della pressione atmosferica favorirà lo sviluppo di rovesci e temporali sparsi al Nord, con maggiore probabilità su Alpi, Prealpi e alte pianure. La situazione raggiungerà il suo apice tra mercoledì 4 e giovedì 5 giugno, quando masse d’aria più fresche e instabili in arrivo da ovest e sud-ovest romperanno il soffitto anticiclonico, dando vita a una fase meteorologica molto dinamica e potenzialmente insidiosa. I temporali previsti saranno localmente violenti, caratterizzati da fenomeni intensi e repentinamente organizzati, con fulmini, forti raffiche di vento e grandinate che non sono da escludere.

La convezione atmosferica, ovvero il moto ascensionale dell’aria calda che incontra quella più fredda in quota, rappresenterà la scintilla che darà origine ai cumulonembi, gigantesche strutture nuvolose capaci di scaricare enormi quantità d’acqua in pochi minuti. Le autorità meteorologiche regionali hanno già diramato allerte gialle per forti temporali, prevedendo locali allagamenti, grandine, fulminazioni, caduta di alberi e fenomeni di versante anche sulle zone collinari, particolarmente sui settori a nord del Po.

Un aspetto particolarmente significativo di questa configurazione meteorologica riguarda l’interazione tra l’aria calda e umida presente al suolo e l’arrivo di correnti più fresche in quota, condizione che favorirà la formazione di nubi cumulonembi e l’innesco di moti convettivi di notevole intensità. Questa dinamica atmosferica, ben nota nella climatologia estiva dell’area padana, evidenzia come i contrasti termici tra masse d’aria diverse possano generare temporali di forte intensità con la possibilità di formazione di supercelle, in particolare sulla Pianura Padana centro-occidentale.

La situazione meteorologica presenta inoltre una notevole incertezza riguardo alla durata della fase rovente, poiché i modelli meteorologici mostrano scenari contrastanti per l’evoluzione della settimana successiva. Mentre il sistema americano GFS prevede già nella prima decade di giugno una possibile inversione di tendenza legata all’arrivo di un’ondata perturbata atlantica, altre proiezioni modellistiche suggeriscono un ulteriore consolidamento dell’anticiclone africano nella seconda parte della settimana.

Le prospettive a medio termine delineano uno scenario ancora più estremo per il periodo compreso tra il 6 e il 15 giugno, quando è prevista una fase meteorologica climatica caratterizzata da un caldo che potrebbe diventare sempre più insopportabile su molte regioni italiane. I modelli numerici più affidabili indicano la possibilità di due distinti picchi africani: il primo atteso tra il 3 e il 7 giugno, il secondo tra il 9 e il 13 giugno, quest’ultimo potenzialmente molto più intenso del precedente. Le temperature potrebbero raggiungere clamorosamente picchi di 40°C nelle aree interne della Sardegna e della Sicilia, mentre su Puglia, Basilicata, Calabria e Campania si registrerebbero valori fino a 37-38°C, numeri decisamente elevati considerando che l’estate astronomica non è ancora ufficialmente iniziata.

Questo inizio di giugno 2025 si configura quindi come un periodo di transizione meteorologica particolarmente significativo, caratterizzato dalla coesistenza di condizioni tipicamente estive sulle regioni centro-meridionali e di fenomeni temporaleschi intensi al Nord, configurazione che riflette la complessità dei pattern atmosferici contemporanei e la crescente tendenza verso eventi meteorologici estremi che caratterizzano sempre più frequentemente il clima del nostro territorio nazionale.