Quando inizia il Festival di Sanremo 2026, ecco le date

Il Festival di Sanremo 2026 slitta dal 24 al 28 febbraio per evitare la sovrapposizione con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Carlo Conti confermato alla conduzione.

Il Festival di Sanremo 2026 cambierà la sua tradizionale collocazione temporale a causa di una sovrapposizione inevitabile con le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. La settantaseiesima edizione della kermesse musicale italiana si svolgerà eccezionalmente dal 24 al 28 febbraio 2026, posticipando di circa due settimane rispetto alle consuete date della prima metà del mese che hanno caratterizzato le edizioni degli ultimi anni.

La decisione di modificare il calendario del Festival rappresenta una scelta strategica da parte della Rai, che detiene i diritti di trasmissione sia della manifestazione canora sia dei Giochi olimpici invernali programmati dal 6 al 22 febbraio 2026. Le Olimpiadi di Milano-Cortina monopolizzeranno infatti la programmazione dell’emittente pubblica con dirette sportive, approfondimenti e una copertura mediatica che interesserà tutte le fasce orarie, rendendo impraticabile la contemporanea messa in onda del Festival nella sua abituale finestra temporale.

Secondo le fonti di stampa che hanno riportato la notizia, tra cui Repubblica e Il Messaggero, lo slittamento alla settimana compresa tra il 24 e il 28 febbraio permetterà alla Rai di dedicare completamente le proprie risorse alla copertura olimpica senza sottrarre pubblico e attenzione televisiva al Festival. La sovrapposizione con i Giochi rappresentava infatti un rischio concreto per gli ascolti della manifestazione sanremese, considerando che molte delle gare olimpiche più seguite, come le finali di sci alpino, pattinaggio artistico e hockey su ghiaccio, si svolgono tradizionalmente in fascia serale durante il prime time televisivo.

Carlo Conti è stato confermato per il secondo anno consecutivo alla guida del Festival, ricoprendo nuovamente il doppio ruolo di conduttore e direttore artistico dopo il successo ottenuto nell’edizione 2025. Il presentatore toscano, che aveva già condotto la kermesse dal 2015 al 2017, si prepara quindi ad affrontare la sua quinta edizione sanremese, forte dei risultati audiometrici raggiunti nell’ultima manifestazione che hanno superato le aspettative degli stessi vertici Rai.

>> Sanremo 2026, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni al fianco di Carlo Conti

Le indiscrezioni sui possibili co-conduttori vedono protagonisti Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, storici amici e collaboratori di Conti nel mondo dello spettacolo. Panariello, interpellato sull’argomento dal quotidiano Il Messaggero, ha dichiarato che la partecipazione al Festival dovrebbe basarsi su un progetto artistico valido e divertente, precisando che l’eventuale presenza sul palco dell’Ariston non dovrebbe limitarsi a un semplice ruolo di supporto al conduttore principale.

La programmazione tardiva del Festival di Sanremo 2026 comporterà inevitabilmente una concorrenza diversa rispetto al consueto panorama televisivo di febbraio. In particolare, la kermesse si troverà a competere con gli ottavi di finale della Champions League, che tradizionalmente si disputano proprio nell’ultima settimana del mese, rappresentando un elemento di competizione televisiva di rilievo per quanto riguarda la battaglia degli ascolti in prima serata.

La Rai aveva valutato inizialmente due opzioni alternative per evitare la sovrapposizione olimpica: anticipare il Festival alla settimana dal 27 al 31 gennaio 2026 oppure posticiparlo come effettivamente deciso. L’ipotesi dell’anticipo era stata scartata principalmente per le implicazioni che avrebbe avuto sul settore discografico e sulla preparazione degli artisti partecipanti, oltre che per le ricadute negative sul turismo cittadino nella settimana immediatamente successiva alle festività natalizie.

La questione delle date si inserisce in un contesto più ampio che riguarda il futuro organizzativo del Festival di Sanremo. Il Tar della Liguria aveva infatti dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo per l’organizzazione della manifestazione, imponendo una procedura di gara pubblica per il triennio 2026-2028. Tuttavia, la Rai è risultata essere l’unica emittente ad aver presentato una proposta in risposta al bando comunale, accettando le condizioni economiche richieste dall’amministrazione cittadina.

Il Comune di Sanremo ha stabilito che il partner televisivo dovrà riconoscere un corrispettivo non inferiore a 6,5 milioni di euro, oltre a una percentuale non inferiore all’uno per cento su tutti gli introiti pubblicitari derivanti dalla manifestazione. Queste condizioni economiche, unitamente alla cosiddetta “clausola anti-flop” che prevede la possibilità di rescindere il contratto in caso di ascolti insoddisfacenti, hanno probabilmente scoraggiato la partecipazione di altre emittenti come Mediaset e Warner Bros Discovery.

L’organizzazione del Festival di Sanremo 2026 dovrà tenere conto anche delle specificità logistiche legate al nuovo calendario. La settimana del 24-28 febbraio richiederà infatti un coordinamento particolare con le strutture alberghiere e i servizi turistici di Sanremo, che dovranno gestire il flusso di visitatori in un periodo tradizionalmente meno intenso per la città ligure. La manifestazione continuerà comunque a svolgersi presso il Teatro Ariston, confermando la storica location che da decenni ospita la kermesse musicale più seguita d’Italia.

I preparativi per il Festival di Sanremo 2026 entreranno nel vivo nei prossimi mesi, con l’annuncio dei cantanti in gara previsto tradizionalmente per il mese di dicembre 2025. Carlo Conti ha già anticipato che l’ascolto dei brani candidati inizierà a giugno, seguendo il processo di selezione che ha caratterizzato anche l’edizione precedente. La manifestazione si prepara quindi ad affrontare una delle edizioni più particolari della sua storia, con una collocazione temporale inedita che rappresenterà una sfida tanto organizzativa quanto artistica per tutti i protagonisti coinvolti.