Allerta Meteo ESTOFEX, Rischio Forti Temporali con Grandine Grossa: Ecco le Aree a Rischio

ESTOFEX emette allerta livello 3 per temporali estremi in Europa orientale con supercelle, grandine fino a 6 cm e venti oltre 100 km/h. Italia settentrionale sotto osservazione.

Il Centro Europeo ESTOFEX (European Storm Forecast Experiment) ha emesso nelle ultime ore un bollettino di allerta meteorologica di notevole rilevanza per la giornata di sabato 7 giugno 2025, classificando con livello 3 di rischio alcune aree dell’Europa orientale e stabilendo diversi gradi di allerta per un vasto territorio che si estende dalla Germania fino alla Russia occidentale. L’organizzazione scientifica, fondata nel 2002 da un team di meteorologi specializzati nella previsione di fenomeni temporaleschi estremi, utilizza una scala di valutazione che va da 0 a 3, dove il livello massimo indica una probabilità superiore al 15% di sviluppo di eventi meteorologici severi in un raggio di 40 chilometri da una determinata posizione.

La situazione meteorologica attuale presenta caratteristiche di particolare complessità, con una depressione insolitamente intensa posizionata sul Mare di Norvegia che sta esercitando la propria influenza su gran parte del continente europeo attraverso un sistema circolatorio esteso e persistente. Il bollettino tecnico elaborato dal previsore PISTOTNIK evidenzia la presenza di un asse di correnti a getto di intensità compresa tra 25 e 35 metri al secondo che si estende dal Golfo di Biscaglia attraverso Francia, Europa centrale, Polonia, Bielorussia fino alla Russia nordoccidentale, seguendo sostanzialmente il percorso di una zona frontale ampia e diffusa caratterizzata da condizioni di quasi stazionarietà. Lungo questo sistema frontale si muovono da ovest verso est diverse piccole perturbazioni di tipo ondulatorio o a virgola, la cui tempistica e intensità risultano difficili da valutare con precisione ma che possono determinare significativi sviluppi convettivi nelle aree interessate.

Il livello 3 di allerta, il più elevato nella scala ESTOFEX, è stato emesso specificamente per la regione di confine tra Polonia sudorientale, Bielorussia sudoccidentale e Ucraina nordoccidentale, dove le condizioni atmosferiche presentano tutti gli elementi necessari per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi estremi. In questa area si prevede la formazione di supercelle temporalesche particolarmente intense, capaci di produrre grandine di grandi dimensioni con diametri che possono raggiungere e superare i 5-6 centimetri, accompagnata da raffiche di vento convettivo di eccezionale violenza e, seppur con probabilità minore, dalla possibile formazione di tornado. La pericolosità di questa configurazione meteorologica deriva dalla convergenza di diversi fattori atmosferici critici, tra cui la presenza di uno strato misto elevato di origine sahariana che ha creato un accumulo di umidità nei bassi livelli lungo la zona frontale, generando valori di CAPE (Convective Available Potential Energy) compresi tra 1000 e 2000 joule per chilogrammo, con possibili picchi fino a 3000 joule per chilogrammo nelle aree di maggiore concentrazione di umidità.

Le aree interessate da livello 2 e livello 1 di allerta comprendono Polonia meridionale e orientale, diverse regioni della Bielorussia e della Russia occidentale, dove i fenomeni previsti includono principalmente grandine di grandi dimensioni, raffiche di vento convettivo intense, precipitazioni convettive eccessive e, in misura più limitata, possibili tornado. Particolare attenzione viene rivolta al corridoio compreso tra Cracovia in Polonia e Salihorsk in Bielorussia, dove i modelli meteorologici concordano nel prevedere la sovrapposizione di condizioni estremamente favorevoli allo sviluppo di supercelle, con valori di CAPE fino a 2000 joule per chilogrammo, wind shear negli strati profondi superiore a 20 metri al secondo e storm-relative helicity nei primi 3 chilometri di atmosfera nell’ordine di 300-500 metri quadrati al secondo quadrato. Queste condizioni rappresentano il cocktail ideale per la formazione di supercelle di lunga durata e particolare intensità, con inizio della convezione previsto per il primo pomeriggio e possibilità di eventi di grandine e vento di intensità estrema.

L’Italia settentrionale e le regioni alpine orientali si trovano in una situazione di incertezza meteorologica, caratterizzata dalla presenza di un fronte freddo che avanza lentamente verso sudest ma che viene rallentato dalla presenza della catena alpina. Le Alpi orientali e l’Austria sono interessate da temporali sparsi nel corso del pomeriggio e della serata, con possibilità di precipitazioni intense lungo il fronte perturbato, anche se l’energia disponibile per lo sviluppo convettivo potrebbe risultare limitata dalla presenza di subsidenza atmosferica generale che tende a inibire la formazione di fenomeni particolarmente intensi. Tuttavia, nelle aree del Piemonte e della Pianura Padana occidentale, la combinazione di elevata umidità e contrasti termici significativi crea condizioni potenzialmente favorevoli per lo sviluppo di temporali organizzati, con la possibilità concreta di formazione di supercelle accompagnate da grandine di dimensioni considerevoli.

Le supercelle temporalesche rappresentano uno dei fenomeni meteorologici più pericolosi e distruttivi che possano interessare il territorio europeo, caratterizzandosi per la presenza di un mesociclone, ovvero una zona di bassa pressione in rotazione che conferisce al sistema temporalesco una struttura circolare e autorinforzante. Questi sistemi possono raggiungere altezze estreme fino a 10-12 chilometri, corrispondenti al limite della troposfera, e sono capaci di sprigionare una quantità di energia devastante attraverso diversi meccanismi distruttivi. Tra gli effetti più comuni delle supercelle si annoverano la produzione di grandine di grandi dimensioni, con chicchi che possono raggiungere diametri di 5-7 centimetri e causare danni ingenti a veicoli, abitazioni e coltivazioni, e le raffiche di vento discendenti note come downburst, che possono superare i 100 chilometri orari e provocare l’abbattimento di alberi, la distruzione di infrastrutture e danni significativi agli edifici.

La formazione di questi fenomeni estremi è strettamente legata alla presenza di condizioni atmosferiche particolari che si verificano tipicamente durante la stagione primaverile e l’inizio dell’estate, quando si accumula una considerevole quantità di energia potenziale nei bassi strati atmosferici sotto forma di calore e umidità. Il contrasto termico verticale tra masse d’aria calda e umida nei livelli inferiori e aria fredda e secca in quota crea le condizioni ideali per lo sviluppo di moti ascensionali violenti che possono superare i 70 chilometri orari, alimentando la crescita esplosiva delle celle temporalesche. La rotazione caratteristica delle supercelle permette ai chicchi di grandine di rimanere più a lungo nella zona di accrescimento all’interno del cumulonembo, raggiungendo dimensioni maggiori rispetto ai temporali ordinari e rappresentando una minaccia concreta per la sicurezza pubblica e le attività economiche.

Il servizio ESTOFEX costituisce un punto di riferimento fondamentale per la comunità meteorologica europea nella previsione e nel monitoraggio dei fenomeni temporaleschi estremi, fornendo analisi dettagliate e bollettini di allerta che permettono alle autorità competenti e alla popolazione di prepararsi adeguatamente all’arrivo di condizioni meteorologiche pericolose. L’organizzazione utilizza una metodologia scientifica rigorosa basata sull’analisi di parametri atmosferici specifici e sull’interpretazione di modelli numerici ad alta risoluzione per identificare le aree geografiche maggiormente esposte al rischio di sviluppo di supercelle, grandinate intense, tornado e altri fenomeni convettivi violenti. La scala di valutazione del rischio adottata da ESTOFEX prevede il livello 0 per una probabilità di fenomeni intensi compresa tra 0% e 5%, il livello 1 per probabilità tra 5% e 15%, il livello 2 per probabilità superiori al 15% e il livello 3 per eventi meteorologici estremi molto rari come tornado di forte intensità e uragani.

Le condizioni meteorologiche previste per le prossime 24-48 ore richiedono particolare attenzione da parte delle autorità di protezione civile e della popolazione residente nelle aree interessate dalle allerte, considerando che i fenomeni temporaleschi estremi possono svilupparsi rapidamente e causare danni significativi in tempi molto brevi. Le raccomandazioni degli esperti includono il monitoraggio costante dell’evoluzione meteorologica attraverso fonti ufficiali, l’evitamento di spostamenti non necessari durante le fasi di maggiore intensità dei fenomeni, il mantenimento di una distanza di sicurezza da corsi d’acqua che potrebbero ingrossarsi improvvisamente a causa delle precipitazioni intense e l’adozione di misure precauzionali per la protezione di veicoli e proprietà dall’eventuale caduta di grandine di grandi dimensioni. La crescente frequenza e intensità di questi eventi estremi rappresenta una delle manifestazioni più evidenti dei cambiamenti climatici in atto, rendendo sempre più importante lo sviluppo di sistemi di previsione accurati e la diffusione di una cultura della prevenzione meteorologica tra la popolazione europea.