L’Italia si trova attualmente sotto l’influenza di una possente struttura anticiclonica di matrice africana che sta determinando condizioni meteorologiche caratterizzate da ampia stabilità atmosferica e temperature in sensibile aumento su gran parte del territorio nazionale. L’anticiclone subtropicale africano, che interessa in modo pressoché permanente tutta l’area dell’Africa settentrionale occupata dal deserto del Sahara, sta estendendo la sua influenza verso il bacino del Mediterraneo, portando con sé masse d’aria particolarmente calde e secche che stanno determinando un’ondata di calore di notevole intensità.
L’anticiclone africano raggiungerà la sua massima intensità tra il 14 e il 20 giugno, determinando condizioni di caldo particolarmente severo. Durante questo periodo, le temperature massime potranno facilmente toccare e superare i 32-34°C in molte zone del Paese, con picchi ancora più elevati sulle pianure del Nord, dove la Val Padana potrà registrare valori fino a 36°C. Le zone interne del Centro-Sud non saranno da meno, con possibilità di raggiungere fino a 38°C in Umbria, Lazio e Basilicata, mentre Sicilia e Sardegna potrebbero sperimentare picchi di 39-40°C.
Tuttavia, il quadro meteorologico nazionale non appare uniformemente dominato dalla stabilità anticiclonica. Un cambio di rotta nelle condizioni meteo è atteso sull’Italia a partire da oggi, domenica 8 giugno, quando l’anticiclone africano perderà temporaneamente forza sotto la spinta di correnti più fresche atlantiche. Dopo giorni dominati da temperature elevate e afa opprimente, si profila un respiro di sollievo, soprattutto per il Centro-Nord, seppur si tratti di una tregua soltanto momentanea. Lo scenario meteorologico europeo sta infatti mutando, e questa trasformazione si ripercuoterà anche sul nostro Paese, con l’alta pressione africana che inizierà ad arretrare per l’arrivo di un impulso atlantico legato a una saccatura nord-europea, in affondo verso le Alpi e successivamente orientata ai Balcani.
A inaugurare questo cambiamento sarà una nuova ondata temporalesca, favorita dal contrasto tra aria calda preesistente e le masse d’aria più fredde in ingresso da nord-ovest. Il Nord Italia, in particolare il Triveneto, sarà interessato da fenomeni intensi proprio tra domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando i temporali potranno risultare anche violenti, con grandinate e forti raffiche di vento. Durante la giornata di domenica 8 giugno, una sventagliata temporalesca interesserà il Triveneto, in particolare il Trentino Alto-Adige, il Veneto Settentrionale e il Friuli. In queste aree saranno possibili temporali localmente intensi accompagnati anche da locali grandinate di medie dimensioni, specialmente in Friuli che pare essere la regione con più possibilità per osservare fenomeni temporaleschi.

La situazione meteorologica odierna conferma questo scenario di transizione. L’anticiclone africano si sposta verso la Spagna, mentre soffiano venti da nord che mitigheranno il caldo africano. La giornata sarà contraddistinta da generali condizioni di bel tempo, con il cielo che si potrà vedere sereno o poco nuvoloso praticamente su tutte le regioni, accompagnato da un contenuto calo termico su molte regioni, ad eccezione di Toscana, Puglia, Calabria e regioni adriatiche centrali. Nel Triveneto e in generale al Nord-Est ci sarà un significativo crollo termico che per qualche ora determinerà temperature sotto la media, con perdite fino a 6-10 gradi su queste aree.
L’anticiclone subtropicale africano rappresenta un fenomeno meteorologico complesso e di notevole rilevanza per il clima mediterraneo. Si tratta di un’area di alta pressione di natura subtropicale continentale che, quando si espande verso nord raggiungendo le coste africane settentrionali, determina la formazione di un promontorio di alta pressione comunemente chiamato anche “gobba di cammello”. Durante la stagione estiva, la presenza stabilizzante dell’anticiclone subtropicale africano è accompagnata da elevatissimi valori dei geopotenziali ed è riconoscibile dalla pressoché totale assenza di attività cumuliforme nelle zone interne. Le correnti calde provenienti dal Sahara, oltre a portare un sensibile aumento delle temperature oltre la media con valori elevatissimi nelle pianure e nelle valli interne, attraversando il Mediterraneo si caricano di umidità, determinando condizioni di caldo afoso e grosso disagio per tutti i soggetti.

Per i prossimi giorni, le previsioni indicano che il passaggio di questo ultimo fronte perturbato determinerà qualche temporale al Nord-Ovest, specialmente su aree alpine, prealpine, laghi e settori adiacenti, mentre in seguito entrerà il favonio che porterà un rapido miglioramento del tempo e un aumento termico anziché un calo delle temperature. In particolare, si potrebbero raggiungere i 30 gradi o superarli in questo angolo del Nord Italia. Successivamente, il quadro barico subirà un significativo mutamento poiché dietro a questa ultima scodata seguirà una rapida rimonta dell’anticiclone che riporterà il tempo stabile e il caldo verso l’Italia anche settentrionale per l’inizio della settimana.