Carabiniere ucciso a colpi di arma da fuoco in Puglia, è accaduto durante un controllo

Un brigadiere dei carabinieri è stato ucciso durante una sparatoria a Francavilla Fontana dopo un inseguimento iniziato per un controllo stradale.

Una tragedia ha colpito l’Arma dei Carabinieri nella mattinata di giovedì 12 giugno 2025, quando un brigadiere in servizio presso la compagnia di Francavilla Fontana ha perso la vita durante una sparatoria avvenuta nella zona industriale del comune brindisino. L’episodio, verificatosi intorno alle ore 7 in contrada Rosea, lungo la strada provinciale che collega Francavilla Fontana a Grottaglie, ha scosso profondamente la comunità locale e l’intera provincia di Brindisi.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli investigatori, il militare dell’Arma, un brigadiere di circa cinquant’anni in servizio presso il Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia locale, è stato colpito mortalmente durante quello che doveva essere un controllo di routine. Il dramma si è consumato quando una pattuglia dei carabinieri ha tentato di fermare un veicolo sospetto che non si è arrestato all’alt imposto dai militari, dando così origine a un inseguimento ad alta velocità che si è concluso tragicamente.

La dinamica dell’accaduto, ancora oggetto di indagini approfondite da parte della Procura di Brindisi, presenta contorni drammatici che richiamano alla memoria altri episodi di violenza contro le forze dell’ordine. Durante l’inseguimento, gli occupanti del veicolo in fuga avrebbero aperto il fuoco contro la pattuglia dei carabinieri, colpendo mortalmente il brigadiere che si trovava a bordo dell’auto di servizio. I colpi d’arma da fuoco hanno raggiunto il militare con precisione letale, non lasciandogli scampo nonostante l’immediato intervento dei soccorsi.

Il teatro della tragedia è stata la contrada Rosea, area periferica di Francavilla Fontana caratterizzata dalla presenza di insediamenti industriali e da un intenso traffico veicolare legato alle attività produttive della zona. La scena che si è presentata agli occhi dei primi soccorritori è stata descritta come drammatica: il corpo del carabiniere giaceva privo di vita nell’erba, testimonianza silenziosa di un servizio che si è trasformato in sacrificio estremo.

Sul luogo della sparatoria si è immediatamente recato il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, colonnello Leonardo Acquaro, che ha assunto personalmente il coordinamento delle operazioni investigative. L’alto ufficiale, che dal 2021 guida il comando provinciale brindisino, ha disposto l’immediato isolamento dell’area per consentire ai specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche di effettuare i rilievi tecnico-scientifici necessari alla ricostruzione della dinamica.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero di turno Raffaele Casto, si stanno sviluppando lungo diverse direttrici investigative per identificare i responsabili dell’omicidio e chiarire tutti i contorni dell’accaduto. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle attività in corso, mentre tutte le forze dell’ordine della zona sono state mobilitate per dare la caccia ai fuggitivi che sono riusciti a sottrarsi alla cattura dopo aver commesso il crimine.

Secondo fonti investigative, la vittima sarebbe stata prossima al pensionamento, circostanza che rende ancora più drammatico il sacrificio di un militare che aveva dedicato la propria vita al servizio dello Stato e della comunità. Le generalità del brigadiere non sono state ancora ufficialmente divulgate, nel rispetto della procedura che prevede la preventiva comunicazione ai familiari prima di qualsiasi diffusione pubblica dell’identità della vittima.

L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza delle forze dell’ordine durante lo svolgimento delle attività operative quotidiane, evidenziando i rischi costanti ai quali sono esposti i militari dell’Arma nell’espletamento del loro servizio. La zona industriale di Francavilla Fontana, come altre aree simili della provincia brindisina, è spesso teatro di controlli mirati volti a contrastare fenomeni di criminalità diffusa e traffici illeciti.

Il comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, guidato dal colonnello Acquaro, ha intensificato negli ultimi anni l’attività di contrasto alla criminalità organizzata e diffusa attraverso operazioni mirate che hanno portato a significativi risultati investigativi. L’ufficiale superiore, laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza, ha maturato una lunga esperienza operativa in diversi teatri nazionali prima di assumere l’incarico brindisino.

La comunità di Francavilla Fontana, conosciuta come la Città degli Imperiali, si è stretta attorno all’Arma dei Carabinieri in questo momento di dolore, esprimendo solidarietà e vicinanza ai colleghi della vittima e ai familiari colpiti da questa tragedia. L’episodio richiama alla memoria altri drammatici eventi che hanno visto protagonisti militari dell’Arma nella stessa area geografica, come l’omicidio del maresciallo Antonio Dimitri avvenuto nel luglio del 2000 sempre a Francavilla Fontana durante un tentativo di rapina.

Le autorità competenti stanno vagliando ogni elemento utile alle indagini, comprese le eventuali testimonianze di cittadini che potrebbero aver assistito alle fasi dell’inseguimento o notato movimenti sospetti nella zona durante le prime ore del mattino. L’intera area è stata sottoposta a sequestro giudiziario per consentire agli specialisti di repertare ogni possibile traccia utile all’identificazione dei responsabili del crimine.

La Procura della Repubblica di Brindisi ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, procedendo con l’acquisizione di tutti gli elementi probatori necessari per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi che hanno portato alla morte del brigadiere. Gli investigatori non escludono alcuna pista e stanno approfondendo ogni aspetto della vicenda, dalla natura del controllo che ha dato origine all’inseguimento fino alle modalità con cui si è sviluppata la sparatoria.

L’episodio si inserisce in un contesto territoriale dove l’attività delle forze dell’ordine si confronta quotidianamente con fenomeni criminali complessi, richiedendo un costante impegno operativo per garantire la sicurezza dei cittadini. La morte del brigadiere rappresenta un prezzo altissimo pagato dall’Arma dei Carabinieri nella lotta per la legalità e l’ordine pubblico, confermando ancora una volta i rischi estremi ai quali sono esposti quotidianamente i servitori dello Stato. Le indagini proseguono senza sosta mentre l’intera comunità attende giustizia per questo grave crimine che ha privato la società di un uomo che aveva dedicato la propria esistenza al servizio del prossimo e delle istituzioni.