Cos’è la Scabbia come si prende, come si manifesta e quali sono le cure

La scabbia, parassitosi causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, registra in Italia aumenti fino al 750% tra 2020-2023. Trasmessa per contatto diretto, causa prurito notturno intenso e richiede trattamento con permetrina o ivermectina, gestione dei contatti e misure igieniche rigorose.

La scabbia costituisce una malattia infettiva della pelle altamente contagiosa causata da un parassita microscopico, l’acaro Sarcoptes scabiei variante hominis, che rappresenta un parassita umano obbligato dalle dimensioni estremamente ridotte, con la femmina che misura appena 0,3-0,4 millimetri e risulta quindi invisibile a occhio nudo . Questo microrganismo possiede quattro paia di zampe e sopravvive al di fuori dell’ospite umano per un periodo massimo di 48-72 ore, caratteristica che influenza significativamente le modalità di trasmissione e le strategie di prevenzione .

Il ciclo biologico dell’acaro si svolge interamente all’interno della pelle umana, dove la femmina fecondata scava caratteristici cunicoli nello strato corneo superficiale, depositando quotidianamente 2-3 uova per un periodo di circa 21 giorni corrispondente al suo ciclo vitale . Le uova si schiudono nell’arco di una settimana, dando origine a larve che risalgono sulla superficie cutanea per svilupparsi e successivamente colonizzare altre aree corporee o infestare nuove persone .

Come si Trasmette la Scabbia

La trasmissione della scabbia avviene principalmente attraverso contatto diretto e prolungato pelle-pelle con una persona infestata, richiedendo generalmente dai 15 ai 20 minuti di contatto continuativo per consentire il passaggio dell’acaro . Il contagio si verifica con particolare frequenza all’interno dei nuclei familiari, tra persone che condividono lo stesso letto e in tutte le condizioni caratterizzate da affollamento e promiscuità .

La trasmissione indiretta, seppur meno comune, può verificarsi attraverso la condivisione di oggetti personali quali lenzuola, biancheria intima, vestiti e asciugamani contaminati di recente, particolarmente nel caso della forma crostosa della malattia che presenta una carica parassitaria estremamente elevata . Gli ambienti maggiormente a rischio includono strutture sanitarie e socio-assistenziali, case di riposo, istituti penitenziari, caserme, scuole dell’infanzia, centri di accoglienza e comunità caratterizzate da condizioni di sovraffollamento .

Come si Manifesta la Scabbia

I sintomi della scabbia non si manifestano immediatamente dopo il contagio ma presentano un periodo di incubazione variabile da 2 a 6 settimane in caso di primo contatto con il parassita, mentre nelle reinfezioni i sintomi compaiono più rapidamente, nell’arco di 1-4 giorni . Il sintomo patognomonico è rappresentato da un prurito intenso e persistente che si accentua caratteristicamente durante le ore notturne, quando l’attività dell’acaro aumenta a causa del calore corporeo .

Le manifestazioni cutanee includono papule eritematose, lesioni da grattamento, piccole vescicole e, in alcuni casi, pustole secondarie a sovrainfezioni batteriche . La lesione patognomonica della scabbia è rappresentata dal cunicolo, una sottile lesione lineare rilevata di colore rosso-brunastro, a decorso tortuoso e lunga alcuni millimetri, che corrisponde al percorso scavato dalla femmina dell’acaro .

Le aree corporee più frequentemente interessate comprendono gli spazi interdigitali delle mani e dei piedi, i polsi, i gomiti, le ascelle, la regione periombelicale, la vita, le cosce, i genitali maschili, le areole mammarie nelle donne e la parte inferiore dei glutei . Nei neonati e nei bambini piccoli, l’infestazione può coinvolgere anche il cuoio capelluto, il volto, il collo, i palmi delle mani e le piante dei piedi, aree tipicamente risparmiate negli adulti .

Come si Diagnostica la Scabbia

La diagnosi di scabbia deve essere sempre effettuata da personale medico specializzato e si basa primariamente sull’identificazione delle lesioni cutanee caratteristiche e sulla distribuzione anatomica tipica dell’eruzione cutanea . La conferma diagnostica ottimale prevede l’identificazione diretta dell’acaro, delle sue uova o della materia fecale attraverso l’esame microscopico di campioni cutanei ottenuti mediante raschiamento delle lesioni sospette .

Una metodica diagnostica sempre più utilizzata è la dermatoscopia, che consente una visualizzazione non invasiva dei cunicoli e facilita l’identificazione dell’acaro senza necessità di procedure invasive . È importante sottolineare che l’assenza di parassiti all’esame microscopico non esclude la diagnosi, considerando che tipicamente meno di 10-15 acari possono essere presenti sull’intero corpo di una persona infestata .

Quali sono le Cure per la Scabbia

Il trattamento farmacologico della scabbia si basa principalmente sull’utilizzo di agenti scabbicidi topici, con la permetrina crema al 5% che rappresenta il farmaco di prima scelta per la sua elevata efficacia e il profilo di sicurezza ottimale . Il protocollo terapeutico prevede l’applicazione del prodotto su tutta la superficie corporea, mantenendolo in posa per 8-12 ore prima del risciacquo, con una seconda applicazione dopo sette giorni per eliminare le larve che si schiudono dalle uova .

Per i pazienti che non rispondono al trattamento con permetrina o nei casi di resistenza farmacologica, sempre più frequenti secondo le osservazioni cliniche recenti, l’alternativa terapeutica è rappresentata dal benzoato di benzile in concentrazioni variabili dal 6,25% per i neonati fino al 25% per gli adulti, da applicare una volta al giorno per 2-3 giorni consecutivi . L’ivermectina per via orale costituisce un’opzione terapeutica efficace alla posologia di 200 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo, riservata ai pazienti con peso superiore ai 15 chilogrammi e particolarmente indicata quando non è possibile garantire una corretta applicazione topica .

Un approccio terapeutico innovativo è stato recentemente sviluppato presso l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, dove gli specialisti hanno formulato una preparazione galenica a base di zolfo al 17% in veicolo emolliente, rivisitando un’antica ricetta utilizzata dai primi del Novecento e dimostrando efficacia pressoché totale nei casi trattati senza effetti collaterali significativi .

Come si Controlla la Scabbia

La gestione dei contatti stretti rappresenta un elemento fondamentale nel controllo della diffusione della scabbia, richiedendo il trattamento profilattico simultaneo di tutti i conviventi e delle persone che abbiano avuto contatti cutanei prolungati con il caso indice, anche in assenza di sintomatologia manifesta . Questa strategia preventiva risulta particolarmente importante considerando che la trasmissione può avvenire durante il periodo di incubazione, quando la persona infestata non presenta ancora sintomi .

Le misure igieniche ambientali prevedono l’isolamento del paziente per 24 ore dall’inizio del trattamento scabbicida, il lavaggio di tutti gli indumenti, la biancheria da letto e gli asciugamani a temperatura superiore a 60°C, mentre i tessuti che non possono essere sottoposti a lavaggio ad alta temperatura devono essere conservati in sacchetti sigillati per almeno una settimana . I materassi e gli ambienti domestici richiedono disinfezione con strumenti a getto di vapore, mentre tappeti e mobili imbottiti devono essere accuratamente aspirati con immediata eliminazione del sacchetto dell’aspirapolvere .