Terremoto di magnitudo 6.1 colpisce Lima, una vittima e cinque feriti nella capitale peruviana -VIDEO-

Terremoto di magnitudo 6.1 colpisce Lima causando una vittima e cinque feriti, con danni a infrastrutture e frane nella regione metropolitana della capitale peruviana.

Una forte scossa sismica di magnitudo 6.1 ha colpito la regione metropolitana di Lima nella mattinata del 15 giugno 2025, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre cinque. L’epicentro del sisma è stato localizzato a 30 chilometri a sud-ovest della provincia costituzionale di Callao, nella regione di Lima, verificandosi a una profondità di 49 chilometri secondo quanto comunicato dall’Istituto Geofisico del Perù. La scossa si è registrata precisamente alle 11:35 ora locale, corrispondente alle 18:35 in Italia, interessando direttamente l’area urbana più densamente popolata del paese sudamericano.

Il Centro operativo nazionale di emergenza del Perù ha confermato che l’unica vittima registrata è il trentaseienne Jonathan Teófilo Ventura Vega, taxista motociclistico che si trovava in attesa di un passeggero quando è stato colpito dal crollo di un muro del quarto piano di un edificio in costruzione nel distretto di Independencia. Ramiro Trauco, responsabile della Divisione di Polizia Nord II, ha confermato al gruppo media peruviano Rpp che l’uomo è deceduto sul colpo a causa del peso dei detriti caduti. Le cinque persone ferite sono attualmente ricoverate in diversi ospedali della capitale, dove stanno ricevendo le cure mediche necessarie.

Le conseguenze del terremoto si sono estese ben oltre le vittime umane, con danni significativi alle infrastrutture urbane della regione metropolitana di Lima. Il Centro operativo peruviano di emergenza ha segnalato danni a strade e strutture sanitarie nella capitale, mentre diversi distretti della regione di Lima hanno subito frane e smottamenti. Latina TV ha trasmesso video che mostrano diverse frane verificatesi in vari comuni della regione, evidenziando l’impatto diffuso del sisma sul territorio. La Costa Verde, la linea di scogliera che separa la parte bassa della città da quella alta, ha registrato smottamenti particolarmente significativi.

Hernando Tavera, presidente dell’Istituto Geofisico del Perù, ha dichiarato al canale televisivo N che “le scosse sono state più forti a Lima e Callao”, sottolineando come l’intensità del sisma sia stata particolarmente avvertita nelle aree urbane più densamente popolate. La popolazione ha reagito con comprensibile allarme, con molti residenti che sono usciti dalle proprie abitazioni e si sono riversati nelle strade durante e dopo la scossa principale. I video diffusi sui social media mostrano persone che fuggono dagli edifici portando con sé i propri animali domestici, mentre intorno a loro vibrano pareti e oggetti.

L’evento sismico si inserisce nel contesto geologico particolare del Perù, paese situato nell’Anello di Fuoco del Pacifico, una vasta area di attività sismica che si estende lungo la costa occidentale delle Americhe. Questa regione è caratterizzata da frequenti terremoti ed eruzioni vulcaniche, con il 90% dei terremoti mondiali che avviene all’interno di questa fascia. Il fenomeno è la diretta conseguenza del movimento della placca di Nazca che si sposta verso est rispetto alla placca sudamericana a una velocità di circa 7 centimetri all’anno, subducendo nella fossa Perù-Cile lungo la costa peruviana.

Il Perù è storicamente soggetto a centinaia di terremoti ogni anno, con eventi sismici di particolare intensità che hanno segnato la storia recente del paese. Nel maggio 2022, una forte scossa di magnitudo 7.2 ha colpito il sud del paese al confine con la Bolivia, causando frane e smottamenti senza provocare vittime. Più recentemente, nel novembre 2021, un terremoto di magnitudo 7.6 nella parte settentrionale del Perù ha raggiunto un’intensità fino all’VIII grado della scala macrosismica. Nel giugno 2024, due terremoti significativi hanno interessato il territorio peruviano: uno di magnitudo 6.1 il 16 giugno e un altro di magnitudo 7.2 il 28 giugno al largo della costa meridionale.

La vulnerabilità sismica di Lima rappresenta una preoccupazione costante per le autorità peruviane e gli esperti internazionali. La capitale peruviana, con una densità abitativa di oltre 3.000 abitanti per chilometro quadrato e una popolazione metropolitana che supera i 10 milioni di abitanti, presenta caratteristiche urbanistiche che amplificano i rischi sismici. Studi condotti dall’università di Nizza-Sofia Antipolis e dall’Istituto Geofisico del Perù hanno evidenziato come nella zona di Lima vi sia un elevato rischio sismico, con la possibilità che il prossimo grande terremoto possa raggiungere una magnitudo di 8.8, simile a quello che ha colpito il Cile nel 2010.

La complessità urbanistica della metropoli peruviana aggrava ulteriormente la situazione di rischio. Lima è articolata in 43 distretti suddivisi in cinque zone principali, con le aree periferiche caratterizzate da insediamenti informali e costruzioni che non rispettano criteri antisismici. La sovrappopolazione, particolarmente intensa nei quartieri periferici, rende insufficienti e inadeguati i servizi esistenti, mentre la presenza di edificazioni precarie aumenta significativamente la vulnerabilità strutturale dell’area metropolitana. Secondo stime internazionali, almeno il 75% del patrimonio edilizio peruviano è stato costruito secondo criteri tradizionali che non garantiscono resistenza adeguata in caso di terremoti gravi.

Le autorità peruviane hanno attivato immediatamente le procedure di emergenza per gestire le conseguenze del sisma. Il Centro operativo nazionale di emergenza sta coordinando le operazioni di soccorso e valutazione dei danni, mentre i servizi sanitari della capitale sono stati mobilitati per assistere i feriti. L’Istituto Geofisico del Perù continua il monitoraggio dell’attività sismica nella regione per individuare eventuali scosse di assestamento che potrebbero seguire l’evento principale. La gestione dell’emergenza si inserisce nel più ampio quadro delle misure di protezione civile adottate dal governo peruviano, che ha dichiarato stati di emergenza in diverse regioni del paese per far fronte a vari rischi naturali.

L’evento del 15 giugno 2025 sottolinea ancora una volta l’importanza cruciale della preparazione sismica e della pianificazione urbanistica in una delle aree metropolitane più vulnerabili del Sud America. La posizione geografica del Perù all’interno dell’Anello di Fuoco del Pacifico rende inevitabile la convivenza con il rischio sismico, ma la crescente urbanizzazione e la densità demografica di Lima richiedono strategie sempre più sofisticate per la mitigazione dei rischi e la protezione della popolazione. Gli esperti internazionali continuano a sottolineare l’necessità di investimenti massicci nelle infrastrutture antisismiche e nella formazione della popolazione per ridurre l’impatto di futuri eventi sismici di grande intensità.