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Torino, Esplosione e incendio in un condominio: due feriti estratti vivi dalle fiamme

Violenta esplosione in un condominio di Collegno: due feriti estratti vivi, dieci appartamenti danneggiati e palazzo evacuato. Si ipotizza fuga di gas durante lavori di ristrutturazione.

Una violenta esplosione ha scosso nel tardo pomeriggio di giovedì 24 luglio un condominio di sei piani nella frazione di Savonera, nel comune di Collegno, alle porte di Torino. La deflagrazione, avvenuta intorno alle 18:00 in via Villa Cristina 25, ha provocato un incendio che ha richiesto l’intervento immediato di sei squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Torino, impegnate nelle operazioni di spegnimento e nella ricerca di eventuali dispersi tra le macerie.

Il bilancio provvisorio dell’evento parla di due feriti estratti vivi dalle fiamme e trasportati in ospedale in codice verde a causa di escoriazioni e gravi. Le vittime, entrambe residenti nel palazzo colpito, sono state soccorse immediatamente dal personale del 118 giunto sul posto insieme ai carabinieri della compagnia di Rivoli e alla polizia locale di Collegno. Secondo le prime informazioni raccolte dai soccorritori, si tratterebbe di una coppia di coniugi che si trovava nell’appartamento al momento della deflagrazione e che è rimasta coinvolta nel crollo parziale di una parete della cucina.

La causa più accreditata dell’esplosione risulta essere una fuga di gas che si sarebbe verificata nella tromba delle scale dell’edificio. I tecnici dell’Italgas, intervenuti per le verifiche sulla rete di distribuzione, hanno comunicato che “dai primi accertamenti gli impianti di pertinenza della società sono esterni all’abitazione e risultano integri”, precisando inoltre che “nell’appartamento in cui si sarebbe verificato l’evento, erano in corso lavori di ristrutturazione”. Le indagini preliminari indicano che il gas avrebbe saturato la tromba delle scale prima che una scintilla o l’accensione di un fornello innescasse la deflagrazione.

L’onda d’urto generata dall’esplosione ha coinvolto dieci appartamenti distribuiti su entrambi i lati del condominio, causando danni strutturali significativi e rendendo necessaria l’evacuazione completa dell’edificio a scopo precauzionale. I vigili del fuoco hanno transennato l’intera area circostante e limitato la circolazione stradale per facilitare le operazioni di soccorso e mettere in sicurezza la struttura. Via Villa Cristina è stata chiusa al traffico mentre le autorità competenti procedono con i rilievi tecnici per valutare la stabilità dell’edificio e accertare le cause precise dell’incidente.

Le operazioni di ricerca tra le macerie sono proseguite per diverse ore con l’impiego delle squadre specializzate USAR (Urban Search and Rescue) dei vigili del fuoco, che hanno utilizzato tecniche e attrezzature specifiche per il soccorso in ambiente urbano. I soccorritori hanno scavato metodicamente tra i detriti per verificare l’eventuale presenza di altre persone rimaste intrappolate, mentre le squadre antincendio hanno lavorato per domare completamente le fiamme che si erano sviluppate a seguito della deflagrazione. Le operazioni sono state rese particolarmente complesse dai danni strutturali subiti dall’edificio e dalla necessità di procedere con estrema cautela per evitare ulteriori crolli.

Sul luogo dell’emergenza si è recato anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che ha seguito personalmente l’evolversi della situazione e ha coordinato con le autorità competenti gli interventi di assistenza per i residenti evacuati. Il comune di Collegno si è immediatamente attivato per prestare soccorso agli sfollati, cercando loro una sistemazione temporanea in strutture alberghiere mentre si valutano i tempi necessari per il rientro in sicurezza negli appartamenti meno danneggiati.

L’episodio richiama alla memoria altri gravi incidenti avvenuti nel torinese nei mesi scorsi, come l’esplosione del 30 giugno in via Nizza 389 che aveva causato un morto e cinque feriti, incluso un bambino di dodici anni ricoverato in terapia intensiva con gravi ustioni. In quel caso, le indagini della Procura di Torino avevano successivamente accertato la natura dolosa dell’atto, portando all’arresto di un quarantenne che aveva appiccato l’incendio per vendetta contro l’ex fidanzata.

Le autorità competenti hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per determinare con precisione la dinamica dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei residenti e degli operai che stavano lavorando nel palazzo, mentre i vigili del fuoco proseguono con le verifiche tecniche sulla sicurezza strutturale dell’edificio. Particolare attenzione viene dedicata all’analisi delle condizioni degli impianti a gas e alla regolarità dei lavori di ristrutturazione in corso al momento dell’incidente.

L’evento ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti della zona, che hanno assistito con sgomento al violento boato seguito dalla colonna di fumo nero che si è levata verso il cielo. Molti testimoni hanno descritto la sensazione come quella di un terremoto, mentre altri hanno inizialmente pensato a un attentato data la potenza dell’esplosione. La frazione di Savonera, situata alle porte di Collegno, è stata teatro negli ultimi anni di diversi episodi di emergenza, inclusi incendi di varia natura che hanno richiesto l’intervento delle squadre di soccorso.

Le condizioni dei feriti rimangono stabili e non destano particolari preoccupazioni secondo i sanitari che li hanno presi in carico. Entrambi sono stati trasferiti negli ospedali della zona per tutti gli accertamenti medici necessari e per il trattamento delle ferite riportate nell’esplosione. I medici hanno escluso lesioni gravi, confermando che si tratta prevalentemente di escoriazioni e contusioni causate dai detriti e dalle schegge generate dalla deflagrazione.

La protezione civile e i servizi sociali del comune si sono attivati per fornire assistenza alle famiglie evacuate, molte delle quali si trovano ora senza una dimora temporanea in attesa di conoscere i tempi per il rientro nelle proprie abitazioni. Le autorità locali stanno valutando soluzioni di accoglienza a breve termine mentre i tecnici completano le verifiche sulla stabilità dell’edificio e sulla sicurezza degli impianti. La situazione richiederà presumibilmente diversi giorni per essere completamente risolta, considerando l’entità dei danni strutturali e la necessità di interventi di messa in sicurezza.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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