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Agcom, arriva il nuovo Codice per influencer: regole rigide e sanzioni fino a 600mila euro

L’Agcom approva il Codice di condotta per influencer con oltre 500mila follower: registro obbligatorio, trasparenza pubblicitaria e sanzioni fino a 600mila euro per tutela minori.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha varato definitivamente il nuovo Codice di condotta per gli influencer italiani, segnando una svolta epocale nella regolamentazione del settore dell’influencer marketing. Il provvedimento, approvato dal Cons’Agcom il 23 luglio 2025, introduce un quadro normativo stringente che equipara i content creator più seguiti alle tradizionali emittenti televisive.

Il Codice si applica esclusivamente agli influencer “rilevanti”, categoria che comprende quei professionisti che raggiungono almeno 500mila follower su una singola piattaforma oppure superano il milione di visualizzazioni mensili. Questa soglia, ridotta rispetto alla precedente di un milione di follower complessivi su tutte le piattaforme, coinvolgerà circa duemila influencer attivi sul territorio nazionale, trasformando radicalmente le modalità operative di un settore che nel 2024 ha registrato un fatturato di 352 milioni di euro con una crescita del 9%.

Il cuore della normativa risiede nell’equiparazione degli influencer rilevanti ai fornitori di servizi di media audiovisivi, attribuendo loro piena responsabilità editoriale sui contenuti prodotti e diffusi. Come spiega il commissario Agcom Massimiliano Capitanio, “questi professionisti sono assimilabili alle emittenti tv e quindi titolari di piena responsabilità editoriale”, una classificazione che comporta l’applicazione del Testo Unico sui servizi di media audiovisivi con tutte le relative implicazioni normative.

Tra le innovazioni più significative del Codice figura l’istituzione di un registro ufficiale Agcom al quale gli influencer rilevanti dovranno iscriversi entro sei mesi dalla pubblicazione del provvedimento. Questo strumento garantirà l’identificabilità e la tracciabilità dei content creator, creando un sistema di controllo sistematico delle attività professionali nel settore. Il registro rappresenta uno strumento inedito nel panorama europeo della regolamentazione digitale, posizionando l’Italia all’avanguardia nella disciplina di questo fenomeno.

La trasparenza delle comunicazioni commerciali costituisce uno dei pilastri fondamentali del nuovo quadro normativo. Gli influencer dovranno segnalare in modo inequivocabile la natura pubblicitaria dei propri contenuti, rispettando le disposizioni del Regolamento Digital Chart dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Ogni contenuto promozionale dovrà essere chiaramente identificabile come tale attraverso specifici hashtag o diciture, eliminando definitivamente la pratica della pubblicità occulta che ha caratterizzato i primi anni del settore.

Particolare attenzione è riservata alla tutela dei minori, settore nel quale il Codice introduce disposizioni rigorose per proteggere le categorie più vulnerabili. Gli influencer dovranno astenersi dal pubblicare contenuti che possano arrecare danno fisico o morale ai minori, evitare di sfruttare la loro inesperienza o credulità e non manipolare la fiducia degli utenti più giovani. Le norme si estendono anche al fenomeno degli influencer minorenni, i cosiddetti “baby influencer”, prevedendo specifiche tutele per evitare lo sfruttamento commerciale dell’infanzia.

Il Codice affronta inoltre la questione dell’autenticità dei contenuti, imponendo agli influencer di segnalare l’utilizzo di filtri o strumenti di modifica digitale attraverso hashtag specifici o diciture ad hoc. Questa disposizione mira a contrastare la diffusione di standard di bellezza irrealistici e a proteggere gli utenti, particolarmente i più giovani, dall’inganno di immagini artificialmente modificate.

Le sanzioni previste per le violazioni del Codice sono particolarmente severe e riflettono la volontà dell’Autorità di garantire un’effettiva applicazione delle norme. Per le infrazioni relative alla trasparenza pubblicitaria sono previste multe che vanno da 10mila a 250mila euro, mentre per le violazioni concernenti la tutela dei minori le sanzioni possono raggiungere i 600mila euro. In caso di gravi violazioni o reiterazione delle stesse, l’Agcom potrà sospendere l’attività imprenditoriale per un periodo massimo di sei mesi.

Il percorso che ha portato all’approvazione del Codice ha visto un ampio coinvolgimento degli stakeholder del settore attraverso una consultazione pubblica conclusasi il 25 gennaio 2025. Al tavolo tecnico hanno partecipato associazioni di influencer, rappresentanti delle piattaforme social, agenzie di marketing digitale e organizzazioni dei consumatori, garantendo un approccio inclusivo nella definizione delle nuove regole. Il documento finale rappresenta il risultato di un complesso bilanciamento tra le esigenze di libertà espressiva, la tutela dei consumatori e la necessità di regolamentare un mercato in rapida espansione.

Tra gli obblighi specifici introdotti dal Codice figurano la correttezza e imparzialità dell’informazione, il rispetto della dignità umana, il contrasto ai discorsi d’odio e la tutela del diritto d’autore. Gli influencer dovranno garantire la presentazione veritiera dei fatti e degli eventi, verificare la correttezza delle informazioni diffuse citando le fonti utilizzate e impegnarsi attivamente nel contrasto alla disinformazione online. È inoltre vietata la diffusione di contenuti che promuovano violenza, odio, discriminazione o una rappresentazione scorretta della figura femminile.

Il nuovo quadro normativo introduce specifiche restrizioni anche per quanto riguarda la pubblicità del gioco d’azzardo, settore nel quale gli influencer dovranno rispettare i divieti previsti dalla normativa vigente. Questa disposizione si inserisce nel più ampio contesto delle politiche di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, estendendo agli influencer gli stessi obblighi già applicati ai media tradizionali.

L’impatto del Codice si estende oltre i confini nazionali, posizionando l’Italia tra i paesi europei più avanzati nella regolamentazione dell’influencer marketing. Mentre altri Stati membri dell’Unione Europea stanno ancora elaborando i propri framework normativi, l’approccio italiano rappresenta un modello di riferimento per future iniziative legislative a livello comunitario. Il documento si allinea inoltre alle proposte del Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo (ERGA), contribuendo a un’armonizzazione graduale delle regole nel mercato unico digitale.

La portata economica del settore rende ancora più significativo l’intervento normativo: secondo i dati Upa, più del 50% delle aziende europee utilizza i social media nelle proprie strategie di marketing, mentre in Italia circa 20 milioni di persone tra i 18 e i 54 anni seguono regolarmente almeno un influencer. Il mercato dell’influencer marketing italiano, che ha raggiunto i 280 milioni di euro nel 2021 con una crescita del 15%, rappresenta una componente sempre più rilevante dell’economia digitale nazionale.

Il Codice prevede anche l’avvio di campagne informative per promuovere la consapevolezza e la responsabilità nel mondo dell’influencer marketing. Il tavolo tecnico avrà il compito di pianificare e realizzare iniziative educative rivolte sia ai professionisti del settore che agli utenti finali, contribuendo alla creazione di una cultura digitale più matura e consapevole.

Secondo il commissario Capitanio, il nuovo Codice rappresenta “una tappa decisiva nella costruzione di un nuovo equilibrio tra libertà d’espressione, diritti degli utenti e responsabilità dei creator digitali”, segnando il passaggio dell’influencer marketing “nella maturità”. Il provvedimento viene definito “una misura moderna e di buonsenso che valorizza la professione e tutela gli utenti”, stabilendo le basi per uno sviluppo sostenibile e responsabile del settore.

L’entrata in vigore del Codice segna quindi un momento di svolta per l’influencer marketing italiano, introducendo un framework normativo che promette di trasformare profondamente le dinamiche di un settore fino ad oggi caratterizzato da una sostanziale autorregolamentazione. Le nuove regole, pur mantenendo ampi spazi di libertà creativa ed espressiva, stabiliscono chiari paletti per garantire la trasparenza, la correttezza e la tutela dei soggetti più vulnerabili in un ambiente digitale sempre più pervasivo e influente nelle scelte quotidiane dei consumatori.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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