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Eclisse Solare, due spettacolari eclissi saranno visibili dall’Italia nel 2026 e 2027

Nel 2026 il Nord Italia assisterà a un’eclissi parziale con oltre il 90% di oscuramento, mentre il 2 agosto 2027 il Sud vivrà una totalità di oltre sei minuti: Lampedusa sarà l’unico punto di buio completo, con Sicilia e Sardegna prossime al 99%.

Il calendario astronomico dei prossimi due anni consegna all’Italia due appuntamenti spettacolari con il buio diurno: il 12 agosto 2026 e il 2 agosto 2027 il disco solare sarà inghiottito in percentuali senza precedenti per generazioni, trasformando l’estate in un teatro di ombre e colori inusuali.

La prima data segna un’eclissi totale a livello globale, ma dal nostro Paese il fenomeno si presenterà come un’eclissi parziale di straordinaria ampiezza: a Milano la Luna coprirà il 92,32% del Sole alle 20.20 locali, percentuali analoghe interesseranno Torino, Genova e Venezia, mentre tutto il Settentrione supererà agevolmente la soglia del 90%.

Il massimo oscuramento avverrà poco prima del tramonto, quando l’astro sarà basso sull’orizzonte occidentale, un fattore che accentuerà la sensazione di crepuscolo anticipato: nelle grandi città del Nord le luci artificiali potrebbero accendersi mentre l’afa estiva persisterà, creando un contrasto destinato a restare nella memoria collettiva.

Il motivo di tanta spettacolarità risiede nella combinazione tra la distanza apparente della Luna, che in quei giorni transiterà vicino al perigeo, e la geometria della sua ombra rispetto alle latitudini europee, con il cono di totalità che attraverserà la Galizia e la costa settentrionale iberica per poi esaurirsi sul Mediterraneo, lasciando all’Italia la porzione periferica ma intensa della penombra.

Osservare l’eclissi di agosto 2026 richiederà comunque le stesse precauzioni di una totalità: guardare direttamente il Sole, anche con più del 90% della superficie oscurata, può provocare danni irreversibili alla retina, ragione per cui solo filtri certificati e dispositivi conformi alla norma ISO 12312-2 garantiscono sicurezza.

Se il 2026 promette un crepuscolo dilatato al Nord, il 2 agosto 2027 calerà letteralmente la notte sul Mezzogiorno: la cosiddetta “eclissi del millennio” accompagnerà la piena estate con una totalità di sei minuti e ventitré secondi, il più lungo intervallo di oscurità su terraferma tra il 1991 e il 2114.

La fascia di totalità, larga circa 160 chilometri, attraverserà il Mediterraneo dopo aver sfiorato l’Andalusia e raggiungerà il suo apice sopra Luxor in Egitto; sull’Italia interesserà appena il settore di mare a sud di Lampedusa, dove il Sole si spegnerà quasi completamente alle 11.14 locali con una magnitudine di 0,995.

Sull’isola maggiore di Sicilia l’occultazione sfiorerà il 99% a Palermo e supererà il 95% a Cagliari, mentre Bari supererà l’80%, Napoli toccherà il 77,4% e Roma il 74,5%; procedendo verso Milano la quota scenderà intorno al 62%, sufficiente però a produrre un calo di luminosità percepibile e un’atmosfera surreale.

La lunga durata della totalità è il risultato di un triplice allineamento favorevole: la Terra si troverà in prossimità dell’afelio rendendo il diametro apparente del Sole leggermente inferiore, la Luna sarà al perigeo e quindi più grande nel cielo, e il passaggio del cono d’ombra vicino all’equatore ne ridurrà la velocità di proiezione.

Il clima meridionale di inizio agosto suggerisce condizioni statisticamente favorevoli soprattutto sulle coste siciliane e sul Canale di Sicilia, dove la copertura nuvolosa media scende sotto il 10%; tuttavia la temperatura potrà superare i 35 °C e la logistica sull’isola di Lampedusa richiederà prenotazioni anticipate, vista la limitata disponibilità ricettiva e l’atteso afflusso di astroturisti.

Per chi preferisse rimanere in città sarà comunque possibile cogliere il fenomeno con appositi filtri o proiezioni indirette; l’intensità dell’oscuramento spingerà la fauna a comportamenti crepuscolari, le ombre assumeranno contorni nitidi e, durante la totalità, i pianeti brillanti come Venere e Giove si renderanno visibili in pieno giorno, regalando un’esperienza scientifica oltre che estetica.

Le due eclissi, distanziate di appena dodici mesi, rappresentano un banco di prova culturale e tecnico per istituzioni, scuole, osservatori e semplici appassionati: programmare attività divulgative, garantire la distribuzione di dispositivi di protezione e promuovere una fruizione consapevole del cielo costituiranno le sfide principali, affinché il lampo di oscurità non resti un ricordo fugace ma diventi occasione per accrescere l’alfabetizzazione scientifica di un Paese che, per due estati consecutive, avrà il privilegio di osservare il proprio Sole trasformarsi in un sottile falcetto luminoso e, nel Sud estremo, scomparire del tutto.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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