Meteo, Goccia Fredda si sposta al Centro/Sud: inizia lunga fase di maltempo e freddo anomalo

Una goccia fredda sta attraversando l’Italia portando maltempo e un drastico calo delle temperature dopo settimane di caldo africano. Otto regioni in allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico.

Una significativa perturbazione atmosferica sta attraversando l’Italia in queste ore, portando con sé un drastico cambiamento delle condizioni meteorologiche dopo settimane di caldo intenso di origine africana. Il fenomeno, noto come “goccia fredda”, sta scivolando progressivamente dal Nord verso il Centro-Sud della penisola, determinando l’inizio di una fase prolungata caratterizzata da maltempo diffuso e temperature decisamente al di sotto delle medie stagionali.

Il percorso di questa goccia fredda è stato ben delineato dai meteorologi: dopo aver raggiunto il Nord Italia nella giornata di lunedì 16 giugno, il minimo si sta progressivamente spostando verso le regioni centrali nella giornata di martedì 17, mentre mercoledì 18 sarà localizzato tra Sardegna e Sicilia, per poi dirigersi verso la Sicilia giovedì.

I primi effetti di questa configurazione meteorologica si sono già manifestati nelle ultime ore attraverso forti temporali che hanno interessato le regioni settentrionali, in particolare Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, dove l’ondata di caldo africano ha fornito l’energia necessaria per lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi. L’Emilia Romagna è stata la regione più colpita dalle piogge torrenziali, con accumuli di oltre 80 mm in molte località tra Reggio Emilia, Modena e Bologna.

Allerta meteo della Protezione Civile

La Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo gialla per la giornata di martedì 17 giugno 2025, coinvolgendo otto regioni tra Centro e Sud Italia. Le aree interessate comprendono Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Puglia e Umbria, con particolare attenzione rivolta all’Emilia-Romagna dove sono previsti fenomeni di forte intensità concentrati sulle zone centro-orientali.

Nel dettaglio, l’allerta riguarda diversi bacini idrografici: in Emilia Romagna potrebbero verificarsi disagi lungo la costa ferrarese e romagnola, così come nella bassa collina e nelle pianure del bolognese, mentre nel Lazio l’attenzione si concentra sui bacini di Roma, sull’Appennino reatino e sul Bacino del Liri.

Le precipitazioni previste saranno sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su settori orientali dell’Emilia-Romagna, Toscana nord-orientale, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata settentrionale ed occidentale, Gargano e settori interni centro-settentrionali della Puglia, con quantitativi cumulati da deboli a moderati.

Per la giornata di martedì 17 giugno, si attendono piogge e temporali localmente intensi su Emilia orientale, Romagna e Marche, in graduale attenuazione nel corso della giornata. Nel resto del Nord il tempo tende a migliorare, con ampie schiarite a tratti. Fin dal mattino l’instabilità interesserà anche Toscana, alto Lazio e Umbria, con rovesci e temporali che nel pomeriggio si estenderanno al resto del Centro, incluse le zone costiere, oltre a Campania, nord Puglia, Basilicata e interne dell’alta Calabria.

Mercoledì 18 giugno, la situazione meteorologica prevede un aumento della pressione atmosferica, ma con l’arrivo di alcune perturbazioni che porteranno instabilità. Le temperature varieranno tra i 18°C e i 30°C, con valori più elevati nelle regioni meridionali. Il tempo sarà caratterizzato da nuvolosità irregolare e precipitazioni intermittenti, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali.

La situazione sarà più critica al Sud, con temporali attesi in gran parte della Campania, della Calabria e della Sicilia. Le città di Napoli, Salerno, Reggio Calabria e Palermo sperimenteranno rovesci anche forti. Le temperature saranno comprese tra i 20°C e i 30°C, con punte di caldo intenso nelle ore precedenti ai temporali.

Uno degli aspetti più rilevanti di questa perturbazione è il drastico calo termico che sta interessando diverse regioni italiane. In Emilia Romagna, ad esempio, le temperature sono crollate a 16°C in pieno giorno nel pomeriggio di lunedì, con una diminuzione di 20-22°C rispetto alla giornata di domenica, quando le massime avevano raggiunto i 37-38°C.

Le temperature subiranno un calo generalizzato, con massime che si attesteranno tra i 26 e i 30 gradi al Nord e al Centro, mentre al Sud i valori massimi si porteranno su tutto il territorio largamente compresi tra i 28 ed i 32°C. Questo rappresenta un significativo abbassamento rispetto ai giorni precedenti, quando in molte località si erano registrate temperature ben superiori ai 35°C.

Il freddo anomalo che accompagna questa perturbazione è particolarmente significativo considerando che la prima metà di giugno 2025 era stata caratterizzata da temperature eccezionalmente elevate, con anomalie termiche positive fino a +3°C rispetto ai valori di riferimento su molte aree del continente europeo, inclusa l’Italia.

Secondo le previsioni, nel corso del fine settimana il tempo andrà via via stabilizzandosi, contestualmente al riassorbimento della goccia fredda nel flusso zonale delle masse d’aria. Venerdì 20 e sabato 21 ci sarà ancora il rischio di rovesci e brevi temporali nelle ore calde sui rilievi, mentre per domenica 22 questo rischio dovrebbe rientrare del tutto.

Il fine settimana sarà indubbiamente più caldo, con valori che torneranno a salire, anche se non ai livelli estremi registrati nella prima metà di giugno. Le temperature massime si attesteranno intorno ai 30-34°C al Nord e al Centro, e tra i 31 e i 36°C al Sud.

L’ultima decade di giugno 2025 si preannuncia come una delle più roventi mai registrate sul territorio italiano, con l’anticiclone africano pronto a stabilire una presenza dominante che potrebbe protrarsi fino all’inizio di luglio. Le proiezioni termiche elaborate dai principali centri meteorologici europei delineano uno scenario particolarmente critico per le regioni del Centro-Sud e le Isole Maggiori, dove si prevede il superamento della soglia dei 40°C con una frequenza allarmante.

Questa nuova ondata di calore africano non risparmierà nemmeno le regioni settentrionali, dove la Pianura Padana potrebbe trasformarsi in una vera fornace naturale con temperature che toccheranno stabilmente i 35-38°C. Un’alternanza di fasi meteorologiche estreme che conferma la crescente instabilità climatica che caratterizza il nostro territorio negli ultimi anni.