Addio allo scontrino cartaceo per i pagamenti digitali, presentata proposta alla Camera

Fratelli d’Italia propone di abolire l’obbligo di scontrino cartaceo dal 2027, sostituendolo con un invio digitale via Sms o email per chi paga con Pos.

Una svolta significativa per il commercio e per la gestione documentale potrebbe presto arrivare nelle abitudini degli italiani: una mozione presentata da Fratelli d’Italia alla Camera propone infatti di eliminare l’obbligo di emissione dello scontrino cartaceo per coloro che effettuano pagamenti tramite Pos a partire dal primo gennaio 2027. L’iniziativa, che punta sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale, mira a sostituire l’attuale pratica della stampa obbligatoria dello scontrino con l’invio digitale, tramite Sms o email, del documento commerciale.

In base alla proposta di legge depositata alla Camera dall’on. Saverio Congedo (Fratelli d’Italia), la stampa cartacea diventerebbe una semplice opzione da esercitare su specifica richiesta del cliente, ponendo fine alla consuetudine di produrre automaticamente ricevute fisiche anche quando non sono esplicitamente desiderate o necessarie. Una rivoluzione, quindi, destinata a semplificare notevolmente la gestione fiscale e commerciale, riducendo al contempo l’impatto ambientale generato dall’enorme quantità di carta utilizzata quotidianamente nei punti vendita italiani.

È un’iniziativa che si pone in continuità con l’evoluzione tecnologica e con il processo di dematerializzazione in atto. Con questa risoluzione chiediamo al governo di rendere obbligatorio, per alcune categorie commerciali, l’emissione dello scontrino digitale. Diversi esercizi commerciali che operano nel settore hi-tech, così come grandi catene di distribuzione di abbigliamento e persino i taxi, già utilizzano questa formula, chiedendo al cliente se preferiscono lo scontrino cartaceo o quello elettronico. Chiediamo che quella che oggi è una facoltà dell’esercente diventi un obbligo

Attualmente, ogni transazione effettuata tramite terminale Pos comporta l’emissione obbligatoria dello scontrino, il quale spesso finisce immediatamente tra i rifiuti o dimenticato nelle tasche dei consumatori. La nuova misura prevede invece che il cliente possa ricevere il documento commerciale direttamente in formato elettronico, via Sms o attraverso l’invio a un indirizzo email indicato al momento del pagamento, contribuendo così a una drastica riduzione degli sprechi e a un maggior ordine nella conservazione delle ricevute.

Secondo i proponenti, questa innovazione rappresenterebbe un passo avanti anche nella lotta all’evasione fiscale, poiché il tracciamento digitale delle transazioni favorirebbe una migliore trasparenza delle operazioni commerciali. Gli esercizi commerciali dovrebbero dotarsi di sistemi adeguati, ma la mozione indica chiaramente che vi sarebbe un periodo transitorio per consentire alle attività commerciali di adeguarsi con gradualità.

La proposta, tuttavia, dovrà essere discussa e approvata dal Parlamento, passaggio che potrebbe generare dibattiti sul livello di infrastruttura digitale necessaria, specialmente per piccole realtà commerciali e clienti meno abituati alle tecnologie digitali. Alcuni settori potrebbero necessitare di deroghe o interventi specifici per garantire una transizione fluida e inclusiva.

Nonostante queste potenziali criticità, la proposta si inserisce pienamente nella direzione indicata dal governo e dalle istituzioni europee, orientate verso una maggiore digitalizzazione e un minor impatto ambientale. In tale ottica, numerosi paesi europei hanno già avviato sperimentazioni simili, segnalando risultati positivi in termini di efficienza e riduzione dei costi operativi per le aziende.

Le associazioni dei consumatori, nel frattempo, hanno espresso pareri generalmente favorevoli all’iniziativa, sottolineando tuttavia la necessità di garantire la massima tutela della privacy dei clienti. La gestione digitale dei dati, infatti, richiede rigorose misure di protezione delle informazioni personali per evitare eventuali abusi o violazioni della riservatezza.

L’impegno del Parlamento, se la risoluzione sarà recepita dal governo, prevede un percorso graduale di implementazione per garantire l’adeguamento delle imprese: in prima battuta dovrebbero adeguarsi le catene della grande distribuzione, seguite poi da tutte le altre attività commerciali entro il termine prefissato del 2027

I clienti riceverebbero il documento commerciale in formato digitale, via SMS, email o attraverso app dedicate, potendo in ogni momento richiedere la copia cartacea per esigenze di garanzia o detrazione fiscale che richiedano il riporto del codice fiscale dell’acquirente. La mozione richiama inoltre le esperienze internazionali, citando Paesi come la Francia e alcuni Stati degli Stati Uniti dove la facoltà di scelta tra ricevuta cartacea o digitale è già operativa da diversi anni, consentendo significativi risparmi ambientali e organizzativi

Accogliendo la risoluzione, il governo dovrà predisporre un decreto attuativo che fissi modalità e tempi, definendo eventuali soglie di fatturato e misure di supporto per le PMI affinché dispongano di strumenti telematici adeguati, in coerenza con gli obblighi di collegamento tra POS e registratore telematico previsti dalla legge di Bilancio 2025.