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Meteo, Prossima Settimana con Temperature anche oltre i 40°C: attenzione però a Forti Temporali e Grandine

L’Italia affronta una nuova ondata di calore africano con temperature fino a 40°C in Sardegna e diffuse notti tropicali, ma giovedì 26 giugno temporali violenti colpiranno il Nord.

L’Italia si prepara ad affrontare una delle più intense ondate di calore dell’estate 2025, con l’arrivo di una massa d’aria rovente proveniente dalle zone interne di Marocco e Algeria che porterà temperature eccezionali su gran parte del territorio nazionale. L’anticiclone africano, già protagonista di diverse fasi di caldo estremo nelle scorse settimane, tornerà a dominare la scena meteorologica italiana a partire da lunedì 23 giugno, garantendo condizioni di stabilità atmosferica caratterizzate da cielo sereno e sole intenso.

Secondo le più recenti elaborazioni modellistiche, le temperature massime raggiungeranno valori eccezionali, con picchi diffusamente superiori ai 35-36°C durante le ore pomeridiane sulle pianure del Nord, le regioni tirreniche e le due Isole Maggiori. La Sardegna rappresenterà l’epicentro di questa fiammata di calore africana, dove le previsioni indicano la possibilità di toccare punte massime superiori ai 40°C, confermando un trend già osservato nelle precedenti ondate di calore di giugno 2025.

Questo episodio di caldo intenso si inserisce in un contesto climatico più ampio che ha visto il mese di giugno 2025 già caratterizzato da temperature record. Le rilevazioni termiche della prima metà del mese hanno evidenziato anomalie significative, con valori superiori di circa 8 gradi rispetto alle medie stagionali in diverse località italiane. Il fenomeno conferma l’accelerazione del riscaldamento nel bacino del Mediterraneo, che si sta scaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale.

Particolarmente critico sarà l’impatto delle notti tropicali, definite meteorologicamente come quelle notti in cui la temperatura minima non scende mai al di sotto dei 20°C. Questo fenomeno, che rende estremamente difficoltoso il riposo notturno specialmente per le persone più sensibili, è destinato a intensificarsi lungo le aree costiere e sulle pianure a causa del progressivo riscaldamento dei mari circostanti. Il Mediterraneo ha infatti registrato temperature record durante l’estate 2024, con una media giornaliera che ha raggiunto i 28,9°C il 15 agosto, superando i precedenti primati.

Il riscaldamento delle acque marine rappresenta un fattore determinante nel mantenimento di temperature elevate anche durante le ore notturne, contribuendo significativamente all’aumento dei tassi di umidità. I mari italiani hanno registrato anomalie termiche senza precedenti, con il Tirreno che ha mostrato un incremento di circa 1°C rispetto alla media degli ultimi sette anni, toccando i 15,5°C durante l’inverno 2024. Tale riscaldamento delle masse d’acqua amplifica l’effetto dell’afa, rendendo la percezione del caldo significativamente più intensa.

Dal punto di vista sanitario, le notti tropicali costituiscono un serio rischio per la salute pubblica, compromettendo la qualità e la durata del sonno. L’impossibilità del corpo umano di raffreddarsi adeguatamente durante le ore notturne può provocare irritabilità, insonnia, disidratazione e sonnolenza diurna, con particolare vulnerabilità per anziani, persone con patologie croniche e chi vive in ambienti non climatizzati. L’Italia si posiziona al terzo posto in Europa per numero di notti tropicali annuali, con una media di 41,6 notti nell’ultimo trentennio.

Tuttavia, il quadro meteorologico della prossima settimana non sarà caratterizzato esclusivamente dal caldo africano. Un elemento di forte instabilità è previsto per giovedì 26 giugno, quando il passaggio di correnti instabili in quota, associate a un profondo ciclone presente sul Nord Europa, destabilizzerà significativamente l’atmosfera. Questo sistema perturbato innescherà una fase di maltempo particolarmente intensa durante le ore pomeridiane e serali sull’arco alpino e le pianure limitrofe di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

La configurazione atmosferica prevista per il 26 giugno presenta caratteristiche di particolare pericolosità, con la possibilità di sviluppo di forti temporali accompagnati da grandinate localmente intense. Gli esperti di fenomeni meteorologici estremi hanno già segnalato il rischio di formazione di supercelle temporalesche, con chicchi di grandine che potrebbero raggiungere dimensioni comprese tra 3 e 5 centimetri di diametro nelle aree più colpite. La Protezione Civile ha conseguentemente diramato allerte meteo gialle per temporali su quattro regioni del Nord: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.

Questo contrasto tra il caldo estremo e l’instabilità temporalesca rappresenta una caratteristica sempre più ricorrente del clima estivo italiano. L’interazione tra masse d’aria calda africana e infiltrazioni di aria più fresca crea condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni convettivi violenti, capaci di generare precipitazioni torrenziali concentrate in aree molto ristrette mentre zone limitrofe rimangono completamente asciutte. Questo pattern meteorologico è destinato a caratterizzare anche il mese di luglio 2025, per il quale le proiezioni indicano un alternarsi di caldo eccezionale e fenomeni estremi localizzati.

Per quanto riguarda le prospettive a medio termine, i modelli meteorologici non evidenziano una svolta significativa delle condizioni di caldo intenso almeno fino alla fine di giugno. Solo con l’avvio del mese di luglio potrebbe verificarsi un break temporalesco più deciso, anche se le previsioni stagionali indicano un’estate 2025 caratterizzata da temperature persistentemente elevate e fenomeni estremi sempre più frequenti. La tendenza generale verso un prolungamento della stagione calda, con ondate di calore che iniziano già a giugno anziché concentrarsi nel cuore dell’estate, conferma l’accelerazione dei cambiamenti climatici in corso nel bacino del Mediterraneo.

In questo contesto di caldo estremo e instabilità atmosferica, diventa fondamentale l’adozione di comportamenti preventivi per la tutela della salute pubblica. Le autorità sanitarie raccomandano particolare attenzione per le fasce più vulnerabili della popolazione, evitando l’esposizione nelle ore più calde della giornata e mantenendo un’adeguata idratazione. Il monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche attraverso i bollettini ufficiali risulta essenziale per prepararsi tempestivamente sia alle ondate di calore che agli episodi di maltempo improvviso, caratteristici di questa fase climatica di transizione che sta ridefinendo i patterns meteorologici tradizionali dell’estate italiana.