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Meteo, ondata di calore senza precedenti in Regno Unito: Edimburgo sfiora i 30°C

Il Regno Unito affronta un’ondata di calore eccezionale con Edimburgo che sfiora i 30°C e notti tropicali in Scozia e Irlanda del Nord, confermando l’accelerazione del cambiamento climatico.

Il Regno Unito sta attraversando un’ondata di calore straordinaria che ha portato temperature eccezionali in tutto il territorio, con Edimburgo che ha registrato valori prossimi ai 30°C, un evento meteorologico estremamente raro per la capitale scozzese. L’evento climatico si inserisce in un contesto più ampio di anomalie termiche che stanno caratterizzando l’estate 2025, dopo una primavera già definita dal Met Office come la più calda mai registrata nella storia delle rilevazioni britanniche.

La capitale scozzese, nota per il suo clima temperato oceanico con temperature estive che raramente superano i 20°C, ha vissuto giornate di caldo eccezionale che hanno portato i termometri a sfiorare la soglia dei 30 gradi Celsius. Questo fenomeno rappresenta un’anomalia meteorologica significativa, considerando che le temperature medie estive di Edimburgo oscillano normalmente tra i 15 e i 19°C, con massime che difficilmente raggiungono i 20°C.

L’ondata di calore non si è limitata alle temperature massime diurne, ma ha generato un fenomeno ancor più eccezionale per le latitudini settentrionali: le notti tropicali in Scozia e Irlanda del Nord. Il fenomeno delle notti tropicali, caratterizzato da temperature minime che non scendono sotto i 20°C, è tradizionalmente associato ai climi mediterranei e subtropicali, rendendo la sua manifestazione nelle regioni britanniche un evento di portata storica.

Il Met Office ha confermato che il Regno Unito sta affrontando la sua prima ondata di calore significativa del 2025, con temperature che dovrebbero superare i 30°C in diverse aree del paese. L’ente meteorologico britannico ha sottolineato come questa situazione climatica si inserisca in un trend preoccupante di riscaldamento accelerato, con la probabilità di superare i 40°C che è aumentata di oltre 20 volte rispetto agli anni Sessanta.

La primavera 2025 aveva già stabilito record climatici eccezionali, con una temperatura media di 9,5°C che ha superato di 1,4°C la media climatologica di riferimento, rendendola la primavera più calda mai registrata dal 1884. Ogni regione del Regno Unito – Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord – ha vissuto la primavera più calda mai documentata, con anomalie termiche particolarmente marcate in Irlanda del Nord e Scozia, dove si sono registrate deviazioni fino a 1,6°C sopra la media.

Il fenomeno del caldo estremo non ha riguardato solamente la terraferma britannica, ma ha interessato anche le acque circostanti le isole britanniche, che hanno subito un’eccezionale ondata di calore marino. Le temperature superficiali del mare hanno raggiunto valori fino a 4°C superiori alla media stagionale in aprile e maggio, un fenomeno classificato dal Met Office come un’ondata di calore marina di intensità “forte”.

L’ondata di calore che ha investito il Regno Unito si inserisce in un contesto europeo più ampio di temperature eccezionali. La seconda metà di giugno 2025 ha visto temperature abbondantemente superiori alla media stagionale su Spagna, Portogallo, Francia e Regno Unito, con valori che in molti casi sono stati vicini o superiori ai record assoluti di inizio estate.

Gli esperti del Met Office hanno evidenziato come questo evento climatico rappresenti una chiara manifestazione dell’impatto crescente del riscaldamento globale sul clima del Regno Unito. La dottoressa Gillian Kay, climatologa e autrice principale di una recente ricerca pubblicata sulla rivista Weather, ha spiegato che nel clima attuale sono già possibili temperature più alte di quelle registrate nel luglio 2022, quando si toccarono i 40,3°C a Coningsby, in Inghilterra.

Lo studio condotto dal Met Office utilizzando la tecnica UNSEEN, che impiega simulazioni climatiche globali per valutare i rischi attuali e stimare i cambiamenti nelle probabilità degli eventi estremi, ha rivelato che esiste una probabilità del 50% di vedere nuovamente una giornata con temperature superiori ai 40°C nei prossimi 12 anni. Inoltre, la ricerca suggerisce che nel clima attuale le ondate di calore potrebbero persistere per “un mese o più”, rappresentando una significativa evoluzione rispetto ai pattern climatici storici.

L’eccezionalità dell’evento meteorologico che ha portato Edimburgo a sfiorare i 30°C e ha generato notti tropicali in Scozia e Irlanda del Nord rappresenta un campanello d’allarme per la rapida evoluzione del clima britannico. Come sottolineato dal coautore dello studio del Met Office, Nick Dunstone, “questi risultati evidenziano la necessità di prepararsi e pianificare per gli impatti dell’aumento delle temperature ora”, rendendo evidente che la crisi climatica non attende e richiede azioni immediate e concrete.