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Meteo, Allerta Caldo: Bollino Arancione per 7 Città oggi e 13 domani. Ecco quali sono

L’anticiclone Plutone porta temperature fino a 36°C su 7 città italiane oggi e 13 domani, con bollino arancione del Ministero della Salute. Attivo il numero 1500 per assistenza.

L’Italia affronta una delle ondate di calore più intense della stagione con l’arrivo dell’anticiclone africano che sta portando temperature eccezionali su gran parte del territorio nazionale. Il Ministero della Salute ha diramato per la giornata di oggi, martedì 24 giugno 2025, l’allerta di secondo livello, corrispondente al bollino arancione, per sette città italiane. Le metropoli interessate dall’emergenza sanitaria sono Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Perugia e Torino, dove le temperature raggiungeranno picchi di 35-36 gradi Celsius, ma la percezione del caldo aumenterà considerevolmente a causa dell’elevata umidità.

La situazione è destinata a peggiorare mercoledì 25 giugno, quando il numero delle città con bollino arancione salirà a tredici: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino e Verona. Questa escalation rappresenta un’intensificazione significativa dell’emergenza caldo, che coinvolgerà una porzione sempre più ampia del territorio nazionale.

L’anticiclone ha origine nelle zone più torride del deserto del Sahara, in particolare nelle regioni interne di Marocco, Algeria e Tunisia, dove già si registrano temperature comprese tra 46 e 48 gradi Celsius. Questa massa d’aria rovente si sta espandendo sul bacino del Mediterraneo, determinando anomalie termiche positive che supereranno le medie stagionali di 4-6 gradi Celsius su tutto il territorio italiano.

Il bollino arancione indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio concreto per la salute, particolarmente per i sottogruppi di popolazione più vulnerabili. Le categorie maggiormente esposte agli effetti sanitari delle ondate di calore comprendono gli anziani sopra i 75 anni, i bambini molto piccoli, le persone affette da patologie croniche come diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione e disturbi broncopolmonari.

Gli anziani risultano particolarmente vulnerabili perché lo stimolo della sete diminuisce con l’età avanzata, aumentando il rischio di disidratazione, mentre l’adattamento alla temperatura esterna attraverso i normali processi di raffreddamento corporeo diventa più difficoltoso e stressante per l’organismo. I bambini piccoli, analogamente agli anziani, presentano un imperfetto funzionamento della termoregolazione e mostrano più facilmente i sintomi dell’ipertermia.

Da lunedì 23 giugno è tornato attivo il servizio di pubblica utilità 1500, gestito dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Inail, specificatamente dedicato a fornire informazioni ai cittadini su come proteggersi dagli effetti del caldo. Il numero verde è gratuito e operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17, con operatori specializzati che forniscono consigli medici personalizzati per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute.

Il servizio offre orientamento verso i servizi socio-sanitari attivati a livello regionale e comunale, informazioni per la tutela della salute dei lavoratori esposti al sole e counseling medico-sanitario attraverso la collaborazione dei dirigenti sanitari del Ministero. Parallelamente, numerosi comuni hanno attivato specifici Piani Caldo che prevedono misure di prevenzione e assistenza per le categorie più fragili della popolazione.

Le previsioni meteorologiche indicano che l’ondata di calore manterrà la sua intensità per tutta la settimana, con un progressivo coinvolgimento di aree sempre più estese del territorio nazionale. Giovedì 26 e venerdì 27 giugno si prevede un’ulteriore espansione dell’anticiclone, con temperature che supereranno i 35 gradi in Emilia-Romagna, Umbria e nella maggior parte delle regioni meridionali e insulari.

La Pianura Padana si conferma come una delle aree geograficamente più esposte al fenomeno, con previsioni che indicano possibili picchi termici fino a 38-40 gradi Celsius. Le caratteristiche geomorfologiche di questa vasta pianura, caratterizzata da ampie superfici coltivate e ventilazione limitata, contribuiscono significativamente all’accumulo di calore e all’intensificazione dell’effetto serra locale.

Secondo gli esperti meteorologi, questa situazione rappresenta l’ingresso dell’Italia in una nuova era climatica caratterizzata da un aumento preoccupante di eventi meteorologici estremi, che spaziano dalle ondate di calore eccezionale alle violente celle temporalesche. La tendenza è destinata a persistere, rendendo necessaria una maggiore attenzione alle misure di prevenzione e protezione della salute pubblica durante i periodi di caldo intenso.