NewsRoom è anche su WhatsApp.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Iscriviti al Canale

Meteo, Caldo e Afa nei prossimi giorni ma attenzione a giovedì 26 giugno: temporali e grandine in arrivo al Nord

L’Italia è sotto l’ondata di calore africana più intensa del 2025 con temperature record oltre i 40°C, ma giovedì 26 giugno violenti temporali potrebbero colpire il Nord con rischio grandine.

L’Italia si trova attualmente sotto l’influenza di una delle più intense ondate di calore africane del 2025, caratterizzata da temperature eccezionali che stanno segnando record storici per il mese di giugno. L’anticiclone subtropicale denominato “Pluto”, originario delle zone interne del Sahara algerino e marocchino, sta dominando completamente il quadro meteorologico nazionale con valori termici che superano diffusamente i 35°C nelle pianure del Nord e raggiungono punte superiori ai 40°C in Sardegna.

La situazione meteorologica attuale rappresenta un episodio climatico di particolare intensità che conferma l’accelerazione del riscaldamento nel bacino del Mediterraneo, dove le temperature stanno aumentando il 20% più velocemente rispetto alla media globale. Le rilevazioni termiche della prima metà di giugno hanno evidenziato anomalie significative, con valori superiori di circa 8 gradi rispetto alle medie stagionali in diverse località italiane, facendo del giugno 2025 potenzialmente il terzo più caldo degli ultimi cento anni.

Le notti tropicali stanno caratterizzando gran parte del territorio nazionale, con temperature minime che non scendono mai al di sotto dei 20°C e punte impressionanti registrate in diverse città: 25,3°C a Reggio Calabria, 24,3°C a Capo Mele, 24,2°C a Messina e 23,9°C in grandi centri urbani come Milano, Genova e Trieste. Questo fenomeno, definito meteorologicamente come caratteristico delle latitudini tropicali, sta rendendo estremamente difficoltoso il riposo notturno specialmente per le persone più sensibili.

L’epicentro di questa fiammata sahariana si concentra particolarmente sulle regioni del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, dove la Sardegna ha conquistato il primato di regione più calda d’Europa a giugno, con la località di Ottana in provincia di Nuoro che ha toccato la punta massima di 41°C. Le previsioni indicano che questa massa d’aria rovente proveniente dalle zone interne di Marocco e Algeria continuerà a mantenere temperature ben oltre i 35-36°C durante le ore pomeridiane sulle pianure del Nord, le regioni tirreniche e le due Isole Maggiori.

La persistenza di questo campo di alta pressione subtropicale sta garantendo condizioni di stabilità atmosferica caratterizzate da cielo sereno e sole intenso su quasi tutto il territorio nazionale, con un’anomalia termica che potrebbe raggiungere e superare i +3°C rispetto ai valori di riferimento su molte aree del continente europeo centroccidentale. Tuttavia, proprio l’intensità di questo caldo afoso sta creando le condizioni per potenziali fenomeni meteorologici estremi nelle regioni settentrionali.

Attenzione però alla giornata di giovedì 26 giugno quando è previsto il passaggio di correnti instabili in quota associate a un profondo ciclone presente sul Nord Europa. Un flusso di aria fresca atlantica, proveniente da nord-ovest, tenterà di farsi strada sulla cresta dell’anticiclone, penetrando fino a Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia durante il tardo pomeriggio e la serata.

Il contrasto netto tra masse d’aria potrebbe generare fenomeni meteorologici estremi, specialmente nella Val Padana settentrionale. I temporali si svilupperanno soprattutto nel pomeriggio lungo i rilievi alpini e prealpini, estendendosi entro sera su alcune zone della pianura padana centro-settentrionale, con particolare attenzione per Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

La configurazione atmosferica prevista per il 26 giugno presenta caratteristiche di particolare pericolosità, con la possibilità di sviluppo di forti temporali accompagnati da grandinate localmente intense. Gli esperti di fenomeni meteorologici estremi hanno già segnalato il rischio di formazione di supercelle temporalesche, con chicchi di grandine che potrebbero raggiungere dimensioni comprese tra 3 e 5 centimetri di diametro nelle aree più colpite. I temporali potranno essere localizzati ma particolarmente violenti, caratterizzati da grandine, piogge intense concentrate in pochi minuti, frequenti fulmini e forti raffiche di vento.

Le ultime precipitazioni attese sul Nordest si esauriranno nelle prime ore di venerdì 27, lasciando il posto a una nuova espansione dell’alta pressione africana. Per quanto riguarda le prospettive a medio termine, i modelli meteorologici non evidenziano una svolta significativa delle condizioni di caldo intenso almeno fino alla fine di giugno, con solo l’avvio del mese di luglio che potrebbe portare un break temporalesco più deciso.

La situazione meteorologica attuale si inserisce in un contesto climatico più ampio che ha visto il mese di giugno 2025 già caratterizzato da temperature record, con il Mediterraneo che ha registrato temperature eccezionali durante tutto il periodo. Il fenomeno conferma l’accelerazione del riscaldamento nel bacino del Mediterraneo, dove l’anticiclone africano ha sostituito ormai da anni il più mite Anticiclone delle Azzorre, portando un’anomalia termica senza precedenti e modificando sostanzialmente i pattern meteorologici tradizionali dell’estate italiana.