Marco Risi ha ufficialmente confermato che Valeria Marini non comparirà nel biopic dedicato a Vittorio Cecchi Gori, il film intitolato “Si fa noi” che il regista sta preparando sulla vita dell’ex produttore cinematografico toscano. La decisione, che ha suscitato interesse mediatico, esclude di fatto una delle figure più significative degli ultimi anni della vita privata di Cecchi Gori dalla rappresentazione cinematografica della sua esistenza.
La scelta del regista appare tanto più significativa considerando il ruolo centrale che la showgirl ha rivestito nella biografia sentimentale del produttore. La relazione tra Valeria Marini e Vittorio Cecchi Gori, iniziata nel 1999 quando la Marini era reduce dal successo del Bagaglino e della co-conduzione del Festival di Sanremo, si caratterizzò per intensità e durata, attraversando i momenti più difficili della parabola dell’imprenditore. Il primo incontro avvenne a Palazzo Borghese con un fascio di rose e un invito a cena, dando origine a una storia d’amore che si protrasse fino al 2003.
La Marini dimostrò una fedeltà incondizionata durante gli anni più tormentati di Cecchi Gori, accompagnandolo attraverso l’avviso di garanzia e la perquisizione dell’appartamento di Palazzo Borghese nel luglio 2001, senza mai abbandonarlo nella tempesta giudiziaria. Il rapporto dovette affrontare momenti di particolare difficoltà, culminando nel 2002 con un aborto spontaneo della showgirl, evento che mise a dura prova la coppia e contribuì alle successive voci di crisi.
Secondo le ricostruzioni dell’epoca, la rottura definitiva fu determinata dalla mancata accelerazione delle pratiche di divorzio dall’ex moglie Rita Rusic, situazione che impedì alla Marini di realizzare il sogno di creare una famiglia con il produttore. I guai giudiziari di Cecchi Gori e la presenza ingombrante dell’ex consorte rappresentarono ostacoli insormontabili per una relazione che la Marini desiderava fosse libera dai fantasmi del passato.
Risi ha giustificato l’esclusione dichiarando al Messaggero: “No, la sceneggiatura non la prevede. Ci sono però il primo amore Maria Grazia Buccella e una studentessa del Centro Sperimentale che Vittorio incontra in tarda età”. La decisione privilegia quindi Maria Grazia Buccella, definita la prima fidanzata storica di Cecchi Gori, quella che rapì il cuore del produttore in tempi non sospetti e al cui fianco rimase fino all’arrivo di Rita Rusic.
Al contrario, il film includerà Rita Rusic, ex moglie e socia di Cecchi Gori, che Risi considera “un personaggio-chiave”. Il regista ha sottolineato come “con il suo talento creativo e imprenditoriale ha contribuito in misura determinante al successo della casa di produzione di famiglia negli anni Ottanta e Novanta”, quando la Cecchi Gori Group produceva i grandi successi commerciali del cinema italiano.
La pellicola, prodotta da Tenderstories di Moreno Zani e Malcom Pagani, nasce da un soggetto del compianto Andrea Purgatori, giornalista e sceneggiatore scomparso nel luglio 2023, e dello stesso Marco Risi. Alla sceneggiatura stanno lavorando il regista insieme a Tano Risi, suo figlio, Enrico Vanzina e Carlo Sorrentino, classe 2001, figlio del premio Oscar Paolo Sorrentino.
Risi ha già individuato alcuni possibili interpreti per il ruolo del protagonista, tra cui Elio Germano, Claudio Santamaria e Giorgio Panariello, quest’ultimo considerato particolarmente adatto per la sua origine toscana e la capacità di esprimere sia la vena comica che quella drammatica. Il regista ha spiegato che il film vuole raccontare “un uomo generoso e buono che ha vissuto eventi fuori dal comune, nel bene e nel male, ma oggi rimasto solo”.
Il biopic si propone di ripercorrere non solo la carriera cinematografica di Cecchi Gori, dal successo de “Il Postino” fino ai recenti problemi giudiziari, ma anche di raccontare l’Italia dagli anni Ottanta in poi, utilizzando il tono tragicomico della classica commedia italiana. La scelta di escludere Valeria Marini, pur comprensibile in termini di economia narrativa, priva il racconto di uno dei capitoli più intensi e mediaticamente rilevanti della vita privata del produttore.
Sebbene la coppia si sia detta ufficialmente addio nel dicembre 2003, con un comunicato dell’ufficio stampa della Marini che definiva la loro relazione “una storia importante e bellissima, ma anche le cose più belle finiscono”, il legame tra i due non si è mai interrotto completamente. La Marini ha continuato a mantenere un rapporto di affetto e stima con Cecchi Gori anche negli anni successivi, testimonianza di un’intimità che va oltre la cronaca rosa.
L’esclusione di Valeria Marini dal progetto cinematografico rappresenta quindi una scelta artistica che privilegia altri aspetti della biografia di Cecchi Gori, concentrandosi maggiormente sulla dimensione imprenditoriale e sui rapporti professionali piuttosto che sulla cronaca sentimentale più recente. Il film “Si fa noi” si candida così a diventare un ritratto dell’uomo pubblico più che del personaggio privato, una scelta che Marco Risi ha ritenuto più funzionale alla narrazione cinematografica della parabola di uno dei protagonisti assoluti del cinema italiano degli ultimi decenni.