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Bollette, scade il termine per il passaggio alle tutele graduali: ecco cosa fare

Scade il 30 giugno la possibilità per 11,8 milioni di utenti vulnerabili di accedere al Servizio a Tutele Graduali per risparmiare 113 euro annui in bolletta. Assoutenti chiede proroga al 2027 mentre dal 1° luglio arriva la nuova bolletta trasparente.

La data del 30 giugno 2025 rappresenta un termine decisivo per oltre 11,8 milioni di utenti vulnerabili dell’energia elettrica che potrebbero beneficiare di consistenti risparmi in bolletta attraverso il passaggio al Servizio a Tutele Graduali. Il sistema, che garantisce condizioni economiche significativamente più vantaggiose rispetto al mercato libero e al servizio di maggior tutela, chiuderà definitivamente le porte ai nuovi ingressi dopo questa scadenza, privando potenzialmente milioni di famiglie italiane di un beneficio economico stimato in 113 euro annui per utenza.

Il Servizio a Tutele Graduali, istituito come regime transitorio per accompagnare il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia elettrica, ha dimostrato la sua efficacia nel contenere i costi per i consumatori attraverso un sistema di aste competitive che coinvolge gli operatori del settore. Questo meccanismo ha permesso di ottenere tariffe considerevolmente inferiori rispetto alle altre opzioni disponibili sul mercato, traducendosi in benefici economici concreti per gli utenti che ne hanno usufruito.

La platea dei clienti vulnerabili comprende diverse categorie di cittadini che necessitano di particolare tutela: coloro che hanno compiuto 75 anni, i percettori di bonus sociali per disagio economico, le persone in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali, i soggetti con disabilità riconosciuta secondo l’articolo 3 della Legge 104/92, i residenti in strutture abitative d’emergenza a seguito di eventi calamitosi e gli abitanti delle isole minori non interconnesse al sistema elettrico nazionale.

Attualmente, la distribuzione di questi utenti vulnerabili evidenzia una situazione paradossale: oltre 8 milioni sono già passati al mercato libero, spesso con condizioni meno vantaggiose, mentre più di 3 milioni rimangono serviti dal regime di maggior tutela. Entrambe le categorie potrebbero beneficiare del passaggio al Servizio a Tutele Graduali, ma solo se effettueranno la richiesta entro la scadenza imminente del 30 giugno.

Le implicazioni economiche della mancata proroga di questo termine sono di portata considerevole. Assoutenti ha calcolato che l’impossibilità per i vulnerabili di accedere a questo servizio comporterebbe una perdita di opportunità di risparmio complessiva di 1,3 miliardi di euro annui, considerando l’intera platea dei soggetti interessati. Questo ammontare rappresenta una somma significativa che potrebbe rimanere nelle tasche delle famiglie italiane più bisognose di sostegno economico.

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha espresso una posizione critica nei confronti della limitazione temporale imposta dalla normativa attuale, definendo “paradossale” la situazione che vede gli utenti più deboli del sistema energetico nazionale privati dei vantaggi economici garantiti dal Servizio a Tutele Graduali. L’organizzazione ha formalmente richiesto al governo un intervento urgente per prorogare la possibilità di passaggio dei vulnerabili al regime delle tutele graduali, proponendo di fissare la nuova scadenza al marzo 2027, quando terminerà definitivamente tale regime.

Questa richiesta trova supporto in un emendamento al Decreto Bollette presentato da Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera, che ha già dimostrato la sua attenzione verso la tutela dei consumatori vulnerabili nel settore energetico. L’iniziativa legislativa rappresenta un tentativo concreto di sanare quello che molti esperti considerano uno squilibrio normativo che penalizza proprio le categorie di cittadini che maggiormente necessitano di protezione economica.

Parallelamente alla questione delle tutele graduali, il settore energetico italiano si prepara ad affrontare un’altra importante trasformazione che interesserà tutti i consumatori. Dal 1° luglio 2025 entrerà infatti in vigore la nuova bolletta di luce e gas, una riforma strutturale approvata dall’ARERA con la delibera 315/2024/R/COM che promette di rivoluzionare la comprensione e la trasparenza delle fatture energetiche.

La nuova bolletta, definita simbolicamente come “scontrino dell’energia”, rappresenta un’evoluzione significativa della Bolletta 2.0 introdotta nel 2014 e avrà una struttura modulare caratterizzata da tre elementi principali. Il frontespizio unificato costituirà la prima facciata del documento, dove i fornitori dovranno riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali relative al cliente, al tipo di servizio, al contratto di fornitura e alle modalità di fatturazione e pagamento.

Il cuore innovativo del nuovo sistema sarà rappresentato dallo “scontrino dell’energia” propriamente detto, una sezione che illustrerà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati, seguendo la semplice formula “quantità per prezzo”. Questo strumento permetterà agli utenti di comprendere immediatamente da quali componenti è formata la propria spesa energetica, distinguendo chiaramente tra le parti legate ai consumi effettivi, le quote fisse e, per l’energia elettrica, la quota potenza.

Completerà la struttura il “box offerta”, uno spazio dedicato al riepilogo preciso e chiaro delle condizioni economiche applicate, includendo il nome dell’offerta, il codice identificativo, le modalità di determinazione del prezzo e le scadenze contrattuali. Questo elemento faciliterà la verifica dell’effettiva applicazione dei termini contrattuali da parte del fornitore e renderà più agevole per l’utente orientarsi nel mercato energetico.

Il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini, ha definito questa riforma come “auspicata da tempo e da più parti”, sottolineando come essa evolva la struttura precedente allineando le informazioni per tutti gli utenti e rendendole ancora più chiare e semplici. L’obiettivo dichiarato è quello di dare maggiore rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica, oltre a comparare agilmente il proprio profilo con le proposte disponibili sul mercato.

La riforma della bolletta interesserà la totalità dei clienti finali, compresi i clienti domestici, i condomini, le piccole e medie imprese e le utenze BT per altri usi come box, cantine e magazzini. I venditori hanno ricevuto un termine di 12 mesi per adeguare i propri sistemi informatici all’invio della nuova bolletta, garantendo così una transizione graduale e ordinata verso il nuovo standard.

La riforma sarà accompagnata dall’introduzione di un glossario standard che definirà chiaramente le principali voci riportate in bolletta, garantendo uniformità di linguaggio tra tutti i fornitori. Contemporaneamente, l’ARERA aggiornerà anche il Portale Offerte per riflettere la nuova struttura e facilitare ulteriormente la comparazione tra le proposte del mercato libero.

L’implementazione di questi cambiamenti rappresenta un passo significativo verso la trasparenza e la semplificazione del rapporto tra consumatori e mercato energetico, offrendo strumenti più efficaci per la comprensione dei costi e la valutazione delle opportunità di risparmio. Tuttavia, per i clienti vulnerabili che non riusciranno ad accedere al Servizio a Tutele Graduali entro la scadenza del 30 giugno, questi miglioramenti nella leggibilità delle bollette potrebbero non compensare la perdita di un’opportunità di risparmio economico concreto e sostanziale.

La convergenza temporale tra la scadenza per l’accesso alle tutele graduali e l’introduzione della nuova bolletta evidenzia un momento di transizione cruciale per il settore energetico italiano, che si trova a bilanciare esigenze di liberalizzazione del mercato con la necessità di tutelare le categorie più fragili della popolazione. La sfida per le istituzioni e gli operatori del settore sarà quella di garantire che questi cambiamenti si traducano in benefici concreti per tutti i consumatori, senza lasciare indietro coloro che più necessitano di protezione economica.

In questo contesto, l’appello di Assoutenti per una proroga della scadenza assume particolare rilevanza, rappresentando non solo una rivendicazione tecnica ma un’istanza di equità sociale che chiede al sistema di non abbandonare i soggetti più vulnerabili nel processo di modernizzazione del mercato energetico. La risposta delle istituzioni a questa richiesta determinerà se la transizione energetica italiana saprà coniugare efficienza di mercato e giustizia sociale, oppure se procederà lasciando indietro milioni di cittadini che avrebbero diritto a condizioni più favorevoli.

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