Le ultime proiezioni meteorologiche prefigurano una svolta decisiva per il weekend del 5 e 6 luglio, quando un’intensa perturbazione di origine atlantica interromperà la prolungata fase di caldo estremo che sta caratterizzando questo periodo estivo. L’arrivo di correnti fresche e instabili dal Nord Europa, associate a un sistema depressionario posizionato tra Regno Unito e Scandinavia, determinerà lo sviluppo di fenomeni temporaleschi di notevole intensità, con il concreto rischio di eventi meteorologici estremi.
L’energia accumulata durante le giornate di caldo torrido costituisce il combustibile ideale per la genesi di imponenti celle temporalesche, capaci di svilupparsi verticalmente fino a 10-15 chilometri di altitudine. Il contrasto termico eccezionale tra le masse d’aria calda stagnante nei bassi strati atmosferici e l’irruzione di aria più fresca in quota favorirà l’innesco di moti convettivi particolarmente violenti.
La giornata di sabato 5 luglio segnerà l’inizio di questa fase critica, con i primi temporali che si svilupperanno inizialmente lungo l’arco alpino per poi estendersi rapidamente alle zone pianeggianti di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Gli esperti meteorologi non escludono la formazione di supercelle temporalesche, sistemi altamente organizzati caratterizzati dalla presenza di un mesociclone rotante che conferisce al fenomeno una struttura autorinforzante e una persistenza temporale superiore ai comuni temporali.

Particolarmente preoccupante è il rischio di grandinate di dimensioni eccezionali, con chicchi che potrebbero raggiungere i 3-5 centimetri di diametro, accompagnate da raffiche di vento lineari note come downburst. Questi fenomeni, caratterizzati da correnti discendenti che impattano violentemente il suolo per poi espandersi orizzontalmente a velocità superiori ai 100 chilometri orari, rappresentano uno degli aspetti più pericolosi delle tempeste convettive.
La configurazione atmosferica responsabile di questo drastico cambiamento è legata all’interazione tra l’anticiclone africano, che da settimane domina il bacino del Mediterraneo mantenendo temperature eccezionalmente elevate, e l’avvicinamento di una saccatura atlantica carica di aria fresca e umida. Questo scontro tra masse d’aria di caratteristiche opposte genererà una zona di convergenza particolarmente attiva sul territorio norditaliano.
Nella giornata di domenica 6 luglio, il fronte temporalesco proseguirà la sua progressione verso sud, interessando le regioni del Centro Italia, particolarmente il versante tirrenico. Le zone appenniniche e le aree interne di Toscana, Lazio e Umbria potrebbero essere interessate da rovesci e temporali di forte intensità, sebbene con minore probabilità di fenomeni estremi rispetto alle regioni settentrionali.

Il principale effetto benefico di questa intensa perturbazione sarà rappresentato dal crollo termico verticale che interesserà le aree colpite dalle precipitazioni. Le temperature, che negli ultimi giorni hanno raggiunto picchi di 35-40 gradi centigradi su gran parte del territorio nazionale, subiranno una drastica riduzione di 8-10 gradi nelle zone interessate dal maltempo, riportandosi su valori più consoni al periodo stagionale.
La Pianura Padana, tradizionalmente esposta durante i mesi estivi ai fenomeni temporaleschi più violenti a causa dell’interazione tra l’aria calda e umida dei bassi strati e gli impulsi freschi provenienti dalle Alpi, si conferma ancora una volta l’area maggiormente a rischio. Le autorità meteorologiche raccomandano particolare attenzione per le ore pomeridiane e serali di sabato, quando i fenomeni convettivi raggiungeranno la massima intensità.
Tuttavia, questa parentesi di maltempo rappresenterà soltanto una temporanea interruzione del dominio anticiclonico. Le proiezioni a medio termine indicano un probabile ritorno dell’alta pressione africana già dalla settimana successiva, con il ripristino di condizioni di stabilità atmosferica e temperature nuovamente superiori alla media stagionale. Il Centro-Sud, che sarà solo marginalmente interessato da questa fase instabile, continuerà a registrare valori termici elevati anche durante il weekend.