Un’imponente perturbazione atmosferica sta per investire l’Italia centro-settentrionale con fenomeni meteorologici di eccezionale intensità nelle prossime ventiquattro ore. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su ampie porzioni di Liguria e Lombardia, mentre otto regioni si trovano sotto allerta gialla per la giornata di mercoledì 20 agosto, con criticità che si protrarranno fino alla giornata di giovedì 21.
La formazione di un ciclone mediterraneo rappresenta il cuore di questa fase di maltempo eccezionale, originato dalla discesa di aria fredda dal Nord Europa che si scontrerà violentemente con le masse d’aria calda e umida provenienti dal bacino mediterraneo. Nel suo movimento verso levante, il sistema depressionario richiamerà intensi venti di Scirocco che, attraversando tutto il bacino del Mediterraneo, si caricheranno di enormi quantitativi di umidità, fornendo il carburante necessario per la genesi di imponenti strutture temporalesche.
Le regioni settentrionali rappresentano l’epicentro di questa emergenza meteorologica. Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia si preparano ad affrontare precipitazioni a carattere di nubifragio, fenomeni capaci di scaricare al suolo ingenti quantitativi d’acqua in tempi estremamente ridotti. Le previsioni meteorologiche indicano accumuli pluviometrici straordinari, con particolare criticità sulle province di Belluno, Treviso, Pordenone e La Spezia dove sono previsti accumuli superiori a 200 millimetri di precipitazione, corrispondenti a 200 litri per metro quadrato.

Questi valori assumono una dimensione drammatica se contestualizzati temporalmente: si tratta di quantitativi pluviometrici che solitamente si registrano nell’arco di oltre due mesi, concentrati invece in poche ore. La concentrazione temporale di tali precipitazioni configura un quadro di allerta massima per alluvioni lampo, fenomeni meteorologici particolarmente insidiosi che si sviluppano con tempi di preavviso estremamente ridotti e caratterizzati da una violenza straordinaria.
I territori maggiormente esposti al rischio di alluvioni lampo e allagamenti sono identificati nelle aste fluviali e torrentizie minori, dove la rapidità degli eventi non consente adeguati tempi di deflusso delle acque meteoriche. Le zone collinari e montane delle regioni settentrionali dovranno inoltre confrontarsi con il serio pericolo di attivazione di movimenti franosi, fenomeni che potrebbero interessare versanti già saturati dalle recenti precipitazioni e resi particolarmente instabili dalla prolungata fase di caldo estremo che ha caratterizzato le ultime settimane.
La Toscana rappresenta un ulteriore teatro di criticità meteorologica, dove sono previsti temporali di eccezionale violenza accompagnati dal serio rischio di fenomeni di downburst, raffiche di vento discendenti capaci di raggiungere velocità superiori ai 100 chilometri orari. Le province di Massa Carrara, Pisa, Livorno e Grosseto sono identificate come aree di massima criticità per questi fenomeni estremi, mentre lungo le coste tirreniche non si esclude la possibilità di mareggiate generate dalle intense correnti di vento.

Il sistema di allerta della Protezione Civile ha classificato con codice arancione specifici settori di Liguria e Lombardia, indicando una criticità moderata per rischio temporali e idrogeologico. Le restanti porzioni di queste regioni, unitamente a Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e alcuni settori di Friuli Venezia Giulia e Marche, sono soggette ad allerta gialla per criticità ordinaria.
La particolare configurazione meteorologica che caratterizza questo evento presenta analogie con la classica “burrasca di fine estate”, fenomeno che si manifesta quando masse d’aria di natura opposta si scontrano violentemente: da una parte l’aria fredda in discesa dal Nord Europa, dall’altra quella calda e umida in risalita dal Nord Africa. Questo contrasto termico incrementa notevolmente il potenziale energetico dell’atmosfera, determinando la formazione di supercelle temporalesche, strutture meteorologiche particolarmente evolute e pericolose.
Le autorità regionali hanno già attivato i propri sistemi di emergenza, con particolare attenzione alle zone montane e pedemontane dove l’orografia complessa può amplificare gli effetti delle precipitazioni. I sindaci dei comuni interessati hanno disposto la chiusura preventiva di parchi e giardini pubblici, misura precauzionale adottata in particolare nelle città di Milano e Bergamo per la giornata di mercoledì 20 agosto.

L’evento meteorologico in corso si inserisce in un quadro climatico più ampio, caratterizzato dal fenomeno del riscaldamento globale che tende ad amplificare l’intensità dei fenomeni estremi. Dopo settimane di caldo africano eccezionale, l’atmosfera ha accumulato enormi quantitativi di energia sotto forma di calore latente e vapor d’acqua, elementi che ora si liberano sotto forma di precipitazioni violente e improvvise.
I meteorologi evidenziano come la fase più critica sia attesa tra il pomeriggio di mercoledì 20 e la mattinata di giovedì 21 agosto, con fenomeni che si sposteranno progressivamente da ovest verso est. Le regioni del Nord-Est dovranno prestare particolare attenzione nella seconda parte dell’evento, quando i sistemi temporaleschi, dopo aver attraversato le regioni occidentali, si concentreranno su Veneto e Friuli Venezia Giulia mantenendo inalterata la loro intensità.
La Protezione Civile raccomanda alla popolazione di evitare spostamenti non necessari nelle aree soggette ad allerta, di prestare massima attenzione in prossimità di corsi d’acqua dove potrebbero verificarsi rapidi innalzamenti dei livelli idrici, e di seguire costantemente gli aggiornamenti ufficiali attraverso i canali istituzionali. Particolare prudenza è richiesta alla circolazione stradale, dove potrebbero verificarsi allagamenti improvvisi di sottopassi e zone depresse.
La fase di maltempo estremo dovrebbe gradualmente attenuarsi nella giornata di venerdì 22 agosto, quando il sistema perturbato si sposterà verso i Balcani lasciando spazio a condizioni meteorologiche più stabili. Tuttavia, gli effetti al suolo di questa eccezionale ondata di maltempo potrebbero protrarsi per diversi giorni, richiedendo un monitoraggio costante delle situazioni di criticità idrogeologica e degli eventuali danni alle infrastrutture.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!