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Malpensa, extracomunitario appicca incendio: terminal 1 chiuso -VIDEO-

Un cittadino extracomunitario ha appiccato un incendio e danneggiato con un martello i monitor self service di check-in a Malpensa.

Un grave episodio di violenza e vandalismo si è verificato ieri mattina presso l’aeroporto di Malpensa, dove un cittadino extracomunitario ha appiccato un incendio e successivamente ha infierito con un martello sui monitor destinati al check-in dei passeggeri. L’uomo, identificato dalle forze di polizia ha 28 anni ed è originario del Mali con precedenti per danneggiamenti e risulta essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno soggetto a protezione sussidiaria.

L’intervento tempestivo del personale di sicurezza aeroportuale e della polizia di Stato ha impedito un bilancio ancora più grave. Secondo quanto ricostruito attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, l’uomo ha prima versato del liquido infiammabile su alcuni contenitori di rifiuti collocati nei pressi dei desk e, dopo aver innescato il focolaio con un accendino, ha afferrato uno zaino da cui ha estratto un piccolo martello, utilizzandolo per distruggere i monitor touchscreen utilizzati dai passeggeri per il check-in self service.

Le fiamme sono state subito domate dal personale dei Vigili del Fuoco, prontamente allertato dal servizio antincendio interno all’aeroporto, mentre gli agenti hanno bloccato l’individuo, che ha opposto resistenza gettandosi a terra e cercando di colpire chiunque gli si avvicinasse. Solo grazie all’utilizzo di tecniche di contenimento non letali, comprensive dell’impiego di spray al peperoncino in dotazione agli operatori, è stato possibile immobilizzare il soggetto senza ricorrere a pistole o altre armi da fuoco.

L’uomo è stato quindi portato negli uffici di polizia interna all’aeroporto e sottoposto a interrogatorio. Le indagini preliminari hanno evidenziato come il responsabile non risultasse conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti analoghi e non fosse inserito in alcun programma di accoglienza o rimpatrio. È attualmente in stato di fermo con l’accusa di danneggiamento aggravato, incendio doloso e resistenza a pubblico ufficiale.

I danni provocati alla struttura sono ingenti: cinque monitor sono stati completamente distrutti e altri tre gravemente compromessi, rendendo inutilizzabili le postazioni self service e costringendo il gestore aeroportuale a sospendere temporaneamente le operazioni di check-in automatico. Il personale di terra ha immediatamente allestito delle postazioni di emergenza manuali per consentire ai passeggeri in partenza di registrarsi e imbarcarsi, causando tuttavia lunghe code e ritardi sino a due ore sui voli in programma nella fascia oraria mattutina.

Il gestore SEA ha emesso una nota ufficiale nella quale si scusa con i viaggiatori per i disagi subiti e annuncia l’apertura di una procedura di ripristino urgente delle postazioni danneggiate. Un team di tecnici specializzati è già a lavoro per sostituire i monitor distrutti e riallineare i server di gestione dei voli, con l’obiettivo di ripristinare la piena operatività entro le prossime 48 ore. Nel frattempo, il personale addetto all’assistenza ai passeggeri si è organizzato per instradare i flussi in arrivo e in partenza attraverso box dedicati, in collaborazione con le compagnie aeree.

L’episodio ha generato reazioni di preoccupazione sia tra i viaggiatori sia all’interno della comunità aeroportuale. Rappresentanti sindacali e associazioni di categoria hanno richiesto un rafforzamento delle misure di sicurezza e una revisione dei protocolli di gestione dei soggetti potenzialmente pericolosi, con l’introduzione di screening più approfonditi e di formazione aggiuntiva per il personale che opera nelle aree a contatto col pubblico.

Nel corso delle prossime ore, gli inquirenti verificheranno i movimenti dell’indagato all’interno dei percorsi di sicurezza e nelle zone di attesa, al fine di accertare eventuali complicità o supporti logistici nella preparazione dell’azione. L’ipotesi di un gesto compiuto in solitaria, scatenato da ragioni personali o da uno stato di disagio psichico, sembra al momento la pista privilegiata, ma ogni altra eventualità non viene esclusa affinché venga ricostruito con precisione il quadro completo dei fatti.

L’autorità giudiziaria ha disposto il trasferimento dell’autore del gesto presso il carcere milanese di San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Nell’appello al buon senso e alla calma rivolto ai passeggeri, la direzione dell’aeroporto ha invitato a presentarsi ai gate con largo anticipo e a seguire le indicazioni del personale per evitare ulteriori disagi.

Le autorità locali e nazionali seguono con attenzione l’evolversi della vicenda, considerato il precedente di eventi simili verificatisi in altri scali europei, che hanno portato a discussioni in sede parlamentare sul rafforzamento delle normative di sicurezza in aeroporto. Seppure Malpensa non avesse sinora registrato episodi di tale gravità, la dinamica dei fatti rende urgente un confronto tra istituzioni, operatori del settore e forza pubblica per aggiornare i protocolli di prevenzione e gestione delle emergenze.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!