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Motore in fiamme dopo il decollo, atterraggio d’emergenza a Brindisi: panico tra i passeggeri -VIDEO-

Il volo Condor DE3665 da Corfù a Düsseldorf ha effettuato un atterraggio d’emergenza a Brindisi dopo che il motore destro ha preso fuoco. Panico tra i 273 passeggeri.

Il volo DE3665 della compagnia tedesca Condor Airlines, decollato nella serata di sabato 16 agosto dall’aeroporto di Corfù e diretto a Düsseldorf, ha vissuto momenti di autentico terrore quando, pochi minuti dopo il decollo, il motore destro del Boeing 757-330 ha iniziato a sprigionare violente fiamme, costringendo i piloti a un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Brindisi.

I 273 passeggeri e gli otto membri dell’equipaggio a bordo del velivolo immatricolato D-ABOK hanno vissuto circa trenta minuti di panico, mentre l’aereo, impossibilitato a superare gli 8.000 piedi di altitudine, si dirigeva verso lo scalo pugliese. Il comandante aveva infatti attivato il codice di emergenza 7700 sul transponder, segnalando la situazione critica ai controllori di volo.

Secondo i passeggeri, l’emergenza è iniziata con un forte boato simile a un’esplosione mentre l’aereo sorvolava il porto di Corfù a circa 1.500 piedi di quota. Testimoni sull’isola hanno confermato di aver visto chiaramente le fiamme provenire dal motore destro, immagini immortalate e diffuse sui social.

All’interno della cabina, il panico si è diffuso rapidamente. Molti passeggeri hanno raccontato di aver inviato “messaggi d’addio” ai familiari, convinti che l’aereo fosse destinato a precipitare. Alcuni hanno urlato, altri pregato, mentre bambini piangevano terrorizzati.

Il comandante ha scelto di non rientrare a Corfù, ritenendo rischiosa la manovra, e ha deciso di dirigersi a Brindisi, il cui aeroporto dispone di una pista più lunga e adatta all’atterraggio in emergenza. L’aereo ha proseguito con il solo motore sinistro funzionante, volando a bassa quota sopra il Mar Ionio.

L’atterraggio è avvenuto alle 21:15, circa un’ora dopo il decollo, senza conseguenze fisiche per i passeggeri. L’aereo è stato accolto dai vigili del fuoco già pronti sulla pista e l’arrivo è stato salutato da un applauso liberatorio.

Le prime indagini ipotizzano che la causa possa essere stata un “bird strike”, ovvero l’impatto con volatili in fase di decollo, capace di danneggiare gravemente le turbine. Tuttavia, la compagnia Condor ha minimizzato l’accaduto, parlando di una “perturbazione del flusso d’aria” che avrebbe reso più visibili normali reazioni della camera di combustione.

Dopo l’atterraggio i passeggeri hanno affrontato ulteriori disagi, poiché non erano disponibili voli sostitutivi immediati. Molti hanno trascorso la notte in aeroporto e sono ripartiti solo la mattina successiva con un volo organizzato dalla compagnia.

L’incidente ha sollevato interrogativi sulla gestione delle comunicazioni di emergenza da parte delle compagnie aeree e ha messo in luce l’importanza della preparazione degli equipaggi e della capacità degli aeroporti alternativi di affrontare situazioni critiche. Il Boeing 757-330 coinvolto è attualmente sottoposto a verifiche tecniche a Brindisi per accertare le cause dell’avaria. Le autorità aeronautiche hanno avviato un’indagine formale, i cui risultati serviranno a migliorare ulteriormente i protocolli di sicurezza.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!