Il Nord, e parte del Centro, stanno per vivere una giornata di forte instabilità con un elevato rischio di fenomeni decisamente estremi. L’atmosfera sopra il Nord Italia è carica come una polveriera. Nelle ultime ore, masse d’aria umida hanno saturato la colonna atmosferica sopra Liguria, Pianura Padana e Toscana, portando i valori di acqua precipitabile su livelli prossimi ai massimi storici. L’Indice EFI (Extreme Forecast Index), utilizzato per identificare eventi meteorologici estremi, segnala valori compresi tra 0.8 e 0.9 su scala massima di 1: un segnale chiaro di anomalia severa rispetto alla climatologia del periodo.
La situazione si è ulteriormente complicata con l’ingresso in quota di aria più fresca e instabile, legata al ramo ascendente di una saccatura atlantica che oggi lambisce l’Italia settentrionale. Questo contrasto termico verticale sta fungendo da miccia per l’innesco di celle temporalesche di forte intensità, capaci di evolvere rapidamente in sistemi organizzati.
I modelli confermano un quadro preoccupante: sulla Liguria si stimano valori di CAPE (Convective Available Potential Energy) fino a 3000-3500 J/kg, mentre sulla Pianura Padana centro-orientale si superano agevolmente i 2000 J/kg. Questi numeri indicano un potenziale energetico elevatissimo: in presenza di fattori di innesco, i temporali possono svilupparsi con estrema violenza.

CAPE così alti rappresentano un “carburante” ideale per la formazione di supercelle e sistemi multicellulari, in grado di generare grandinate di grandi dimensioni, downburst (raffiche discendenti violente) e piogge torrenziali concentrate in pochi minuti.
Le aree più a rischio, secondo le ultime elaborazioni, comprendono Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. I temporali più intensi sono attesi soprattutto tra il pomeriggio e la sera di oggi, quando il riscaldamento diurno esalterà ulteriormente i contrasti termici, favorendo l’innesco di celle autorigeneranti capaci di insistere sulle stesse zone per ore.
Gli accumuli pluviometrici potrebbero risultare localmente ingenti, con possibili nubifragi in grado di causare allagamenti improvvisi, in particolare nei centri urbani e nelle zone soggette a scolo inefficiente. Non si escludono grandinate con chicchi di diametro superiore a 3-4 cm, in grado di provocare danni significativi a coltivazioni, autovetture e strutture.

Si invita la popolazione a limitare gli spostamenti nelle ore più critiche, a mettere in sicurezza oggetti sensibili al vento o alla grandine e a tenersi costantemente aggiornati tramite i bollettini ufficiali di Protezione Civile e servizi meteorologici qualificati. La situazione in evoluzione rapida richiede massima attenzione.