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Maltempo Italia, oltre 100 mila fulmini in 48 ore

Oltre 100 mila fulmini in 48 ore colpiscono il Nord Italia tra il 6-7 luglio, causando una vittima e danni diffusi. Supercelle tropicali generate dal contrasto termico estremo.
Credit © NOAA

L’Italia settentrionale è stata investita da un evento meteorologico di proporzioni eccezionali tra il 6 e il 7 luglio 2025, quando in appena quarantotto ore si sono verificate oltre centomila scariche elettriche accompagnate da fenomeni temporaleschi di intensità tropicale. Il meteorologo Lorenzo Tedici ha definito questo episodio come “l’effetto più importante e meno considerato del riscaldamento globale“, sottolineando come il passaggio repentino dal caldo africano con temperature superiori ai quaranta gradi ai temporali violentissimi rappresenti il nuovo paradigma climatico estivo italiano.

L’analisi dei dati meteorologici rivela che nella sola giornata del 6 luglio, sul Mar Ligure si sono formati oltre trentamila fulmini in sole due ore, generati da supercelle temporalesche di straordinaria potenza che hanno raggiunto un’altezza di oltre dodici chilometri. Il fenomeno ha successivamente interessato l’intera fascia padana, estendendosi dalla Lombardia al Friuli-Venezia Giulia, con particolare intensità nelle province di Bergamo, Brescia, Milano, Verona e nelle zone costiere liguri.

Le supercelle temporalesche che hanno caratterizzato questo evento rappresentano la forma più violenta di temporale esistente in natura, distinguendosi per la presenza di un mesociclone, ovvero una vasta area di rotazione dell’aria alimentata dal wind shear verticale. Questi sistemi convettivi, tipici delle grandi pianure americane ma sempre più frequenti nel bacino mediterraneo a causa dei cambiamenti climatici, sono in grado di generare fenomeni estremi quali grandinate con chicchi superiori ai dieci centimetri di diametro, downburst con raffiche di vento orizzontali che superano i centotrenta chilometri orari e precipitazioni torrenziali concentrate in brevissimi periodi.

La sequenza degli eventi ha avuto inizio nella serata del 5 luglio con le prime manifestazioni di instabilità atmosferica sulle Alpi occidentali, per poi raggiungere il culmine nella mattinata del 6 luglio quando una potente supercella si è formata davanti alle coste genovesi. Il sistema temporalesco ha scaricato oltre quarantacinque millimetri di pioggia sui quartieri di Castelletto e Val Bisagno in poche decine di minuti, causando un crollo termico repentino da ventisei a quindici gradi centigradi e generando downburst con velocità del vento fino a settanta chilometri orari.

L’evento ha prodotto conseguenze drammatiche sul territorio, causando la morte di una donna di sessantatré anni a San Vittore Olona, nel Milanese, rimasta schiacciata dalla caduta di un grosso albero abbattuto dalle raffiche di vento. Nel capoluogo lombardo, due operai sono rimasti feriti durante le operazioni di messa in sicurezza degli alberi pericolanti, mentre un fulmine ha colpito un treno Italo all’altezza di Melegnano, causando il trasbordo dei passeggeri e ritardi fino a duecentosettanta minuti sulla linea dell’alta velocità Milano-Bologna.

In Toscana, i temporali hanno scaricato ventisettimila fulmini in dodici ore, con San Gimignano colpita da oltre sessanta millimetri di pioggia in un’ora. La Liguria ha registrato l’innalzamento dei livelli idrometrici dei rivi Fegino, Cantarena, Ruscarolo e Molinassi, mentre in Alto Adige una frana in Val Senales ha travolto due autovetture senza causare feriti gravi grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco.

L’analisi meteorologica evidenzia come questo episodio sia il risultato diretto del contrasto termico estremo generato dall’arrivo di masse d’aria fredda polare su un territorio surriscaldato dal caldo africano. Le temperature del Mar Mediterraneo, superiori di oltre cinque gradi rispetto alle medie stagionali, hanno fornito l’energia necessaria per alimentare correnti ascensionali particolarmente attive, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali di intensità tropicale su un territorio non strutturalmente preparato a sostenere tali fenomeni.

Il meteorologo Tedici sottolinea come questo evento rappresenti una drammatica manifestazione del nuovo clima estivo italiano, caratterizzato da un’alternanza sempre più frequente tra ondate di calore estremo e fenomeni temporaleschi violentissimi. La comunità scientifica evidenzia l’urgenza di implementare strategie di adattamento, tra cui la riforestazione urbana per mitigare l’effetto isola di calore nelle città e ridurre l’energia disponibile per la formazione di supercelle temporalesche.

Le previsioni meteorologiche indicano un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche a partire dall’8 luglio, con il ritorno dell’anticiclone e temperature più gradevoli, anche se gli esperti avvertono che episodi simili sono destinati a ripetersi con crescente frequenza durante i mesi estivi. La Protezione Civile mantiene attive le allerte meteorologiche su quattordici regioni, con particolare attenzione ai fenomeni temporaleschi che potrebbero interessare il Centro-Sud nelle prossime quarantotto ore, confermando come l’emergenza climatica richieda un approccio sistemico per la gestione del rischio meteorologico sul territorio nazionale. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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