La città di Fuji, situata nella prefettura di Shizuoka, è stata investita da una violenta ondata di maltempo che ha portato 150 millimetri di pioggia in sole 24 ore. Le precipitazioni torrenziali sono l’effetto diretto del passaggio del tifone Nari, che dopo aver raggiunto la terraferma a Hokkaido si è rapidamente trasformato in una depressione, ma non prima di scaricare una quantità eccezionale di pioggia su ampie aree del Giappone centrale.
L’evento ha provocato l’ingrossamento dei fiumi locali, smottamenti in zone collinari e l’interruzione di diversi collegamenti ferroviari, mentre le autorità hanno invitato i cittadini a rimanere in casa e a prestare attenzione alle allerte meteo. Il passaggio di Nari segna un evento raro: era infatti dal 2016 che un ciclone tropicale non colpiva direttamente l’isola di Hokkaido, tradizionalmente meno esposta rispetto al sud del paese.
L’aumento della frequenza di fenomeni estremi nelle aree settentrionali dell’arcipelago giapponese riaccende il dibattito sull’impatto del cambiamento climatico in un paese storicamente vulnerabile ai disastri naturali.
