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Striscia La Notizia sparisce dai palinsesti di Mediaset, lo rivela un documento di Publitalia

Il documento di Publitalia per l’autunno 2025 non include Striscia La Notizia, sollevando dubbi sul futuro del tg satirico dopo 37 anni di programmazione continua su Canale 5.

Un documento di cruciale importanza strategica per l’industria televisiva italiana ha acceso un dibattito di proporzioni inedite nell’ambito dell’intrattenimento nazionale. Publitalia, la concessionaria pubblicitaria che gestisce gli investimenti commerciali del gruppo Mediaset, ha pubblicato la propria politica commerciale per il periodo autunnale che comprende i mesi da settembre a novembre 2025, rivelando un’assenza clamorosa: Striscia La Notizia, il tg satirico ideato da Antonio Ricci e trasmesso ininterrottamente da oltre trentasette anni su Canale 5, non figura in alcun modo nel documento ufficiale destinato agli operatori del settore pubblicitario.

La scoperta ha suscitato immediate reazioni di sorpresa tra gli addetti ai lavori e gli osservatori dell’industria televisiva, considerando che il documento di Publitalia rappresenta tradizionalmente una fonte di informazione estremamente accurata e affidabile per quanto riguarda la programmazione delle reti del gruppo di Cologno Monzese. L’assenza del programma da questa documentazione assume particolare rilevanza se si considera che Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, aveva dichiarato durante la presentazione ufficiale dei palinsesti dello scorso 8 luglio che Striscia La Notizia sarebbe tornata regolarmente in onda nel mese di novembre, dopo il periodo di sperimentazione estiva che ha visto La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti occupare la fascia dell’access prime time.

La situazione presenta aspetti particolarmente intriganti se analizzata nel contesto della strategia di rinnovamento che Mediaset ha avviato già dalla scorsa stagione televisiva, con l’obiettivo dichiarato di “evolvere” l’offerta editoriale della rete ammiraglia. Questo processo di trasformazione ha già prodotto cambiamenti significativi nella griglia di programmazione, come il trasferimento di Paperissima Sprint da Canale 5 a Italia 1, dove il programma estivo di Antonio Ricci ha trovato una nuova collocazione nello slot precedentemente occupato dai Simpson alle ore 13:50.

L’esperimento de La Ruota della Fortuna nell’access prime time si sta rivelando particolarmente significativo dal punto di vista degli ascolti televisivi, con il game show condotto da Gerry Scotti che ha ottenuto risultati superiori alle aspettative sin dal suo debutto il 14 luglio scorso. La prima puntata ha registrato 3.643.000 spettatori con uno share del 21.9%, un dato che ha mostrato una tendenza crescente nelle settimane successive, raggiungendo picchi del 25.4% con quasi quattro milioni di telespettatori. Questi numeri rappresentano un incremento sostanziale rispetto alle performance che Striscia La Notizia aveva realizzato nella medesima fascia oraria durante l’ultima parte della stagione televisiva 2024-2025, quando il tg satirico aveva registrato una media stagionale del 13.9% di share.

Il successo de La Ruota della Fortuna ha contribuito a modificare gli equilibri competitivi della fascia access prime time, storicamente dominata negli ultimi mesi da Affari Tuoi di Stefano De Martino su Rai1, che ha mantenuto costantemente performance superiori al 25% di share. La rinnovata versione del quiz condotto da Gerry Scotti ha introdotto elementi di novità rispetto al format tradizionale, includendo una band musicale dal vivo, un nuovo studio appositamente allestito per l’occasione e modifiche sostanziali al meccanismo di gioco che hanno contribuito a rivitalizzare l’interesse del pubblico.

La questione dell’assenza di Striscia La Notizia dal documento Publitalia assume connotazioni ancora più significative se si considera il ruolo centrale che questo tipo di documentazione riveste nel processo di pianificazione degli investimenti pubblicitari. Le agenzie media e gli investitori utilizzano infatti questi documenti come riferimento fondamentale per orientare le proprie strategie di acquisto degli spazi commerciali, rendendo estremamente improbabile che un programma storico come Striscia possa essere omesso per semplice errore o dimenticanza.

La situazione presenta inoltre elementi di complessità legati alle recenti dichiarazioni dello stesso Antonio Ricci, che in diverse interviste aveva manifestato fiducia riguardo al futuro del programma e alla conferma della coppia di conduttori formata da Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti per la prossima stagione. L’autore e regista del tg satirico aveva inoltre sottolineato come Striscia La Notizia rappresentasse ancora il programma più seguito di Mediaset, escludendo i sabati sera di Maria De Filippi, una dichiarazione che appare tuttavia in contrasto con i dati auditel della stagione appena conclusa.

L’analisi delle performance di ascolto della stagione 2024-2025 rivela infatti una situazione di crescente difficoltà per il programma di Antonio Ricci, che ha registrato una media stagionale di 2.813.000 spettatori con il 13.9% di share, in calo di 1.9 punti percentuali rispetto alla stagione precedente. Particolarmente critico è risultato il confronto diretto con Affari Tuoi, che ha mantenuto costantemente un vantaggio superiore ai dieci punti di share, creando una situazione di svantaggio competitivo senza precedenti nella storia recente del programma.

Il processo di trasformazione dei palinsesti Mediaset, guidato da Pier Silvio Berlusconi con l’obiettivo di ringiovanire l’offerta editoriale e recuperare competitività nelle fasce orarie più strategiche, ha già prodotto modifiche significative in altre aree della programmazione. Il ritorno di Sarabanda nella fascia preserale, condotto da Enrico Papi in una versione completamente rinnovata rispetto al format originale, rappresenta un ulteriore elemento di questa strategia di innovazione che punta su format collaudati ma riproposti con modalità aggiornate alle esigenze del pubblico contemporaneo.

La decisione di non includere Striscia La Notizia nel documento commerciale per l’autunno potrebbe rappresentare un segnale di una revisione più profonda del ruolo del programma all’interno della strategia editoriale di Canale 5, con possibili implicazioni che vanno oltre il semplice rinvio temporale precedentemente annunciato. L’industria televisiva italiana osserva con particolare attenzione gli sviluppi di questa vicenda, considerando l’importanza storica e simbolica che Striscia La Notizia riveste nel panorama dell’intrattenimento nazionale e il peso economico che il programma ha tradizionalmente rappresentato per Mediaset in termini di ricavi pubblicitari e posizionamento competitivo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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