Il Tokyo National Stadium ha assistito a una delle prestazioni più significative dell’atletica italiana nella prima giornata dei Mondiali di atletica leggera 2025, dove Leonardo Fabbri ha conquistato la medaglia di bronzo nel lancio del peso con una misura di 21,94 metri, confermando il suo status tra i migliori specialisti mondiali della disciplina.
La finale del peso maschile, disputatasi nella serata del 13 settembre, ha visto il pesista fiorentino dell’Aeronautica Militare battersi fino all’ultima rotazione contro avversari di altissimo livello. La gara è iniziata con l’azzurro che ha registrato un primo lancio di 21,26 metri, per poi migliorare al secondo tentativo con 21,83 metri, rimanendo in scia al gruppo di testa dominato dall’americano Ryan Crouser e dal neozelandese Tom Walsh.
Il momento cruciale della competizione si è verificato al terzo lancio, quando Fabbri ha commesso un nullo che, secondo le valutazioni degli esperti presenti, sarebbe stato intorno ai 22 metri, una misura che lo avrebbe probabilmente portato in testa alla classifica in quel momento. La determinazione dell’atleta di Bagno a Ripoli non è venuta meno e al quinto lancio ha raggiunto la misura finale di 21,94 metri, che lo ha momentaneamente posizionato al secondo posto, superando il neozelandese Walsh che aveva registrato la stessa identica misura ma con un secondo miglior lancio inferiore.
La dinamica finale della gara ha riservato un colpo di scena nell’ultimo round, quando il messicano Uziel Munoz ha prodotto il lancio della vita, scagliando il peso a 21,97 metri e conquistando così la medaglia d’argento con un nuovo record nazionale, relegando Fabbri al terzo posto. L’oro è andato all’americano Ryan Crouser, che al suo primo ritorno in gara dopo oltre un anno di stop forzato a causa di un infortunio al gomito, ha dimostrato di essere ancora il dominatore assoluto della specialità lanciando a 22,34 metri al quinto tentativo e conquistando il suo terzo titolo mondiale consecutivo.
La prestazione di Fabbri assume un significato particolare considerando il contesto della stagione 2025, in cui l’atleta aveva stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 22,82 metri durante i campionati italiani assoluti. Il bronzo di Tokyo rappresenta la seconda medaglia mondiale consecutiva per il pesista toscano, che aveva conquistato l’argento ai Mondiali di Budapest 2023, confermando la sua crescita costante nel panorama internazionale della disciplina.
Le dichiarazioni rilasciate dall’atleta ai microfoni della Rai nel post-gara hanno evidenziato un misto di soddisfazione e determinazione: “Vado a casa contento anche se non sono venuto qui per fare 21,90 e non è la medaglia che volevo. Stasera ho faticato ma non volevo lasciare le medaglie agli altri”. Durante l’intervista, Fabbri ha anche voluto dedicare un pensiero alla sua squadra del cuore, la Fiorentina, esclamando “Forza viola” davanti alle telecamere, un gesto che ha sottolineato il suo legame con le origini fiorentine.
Il percorso atletico di Leonardo Fabbri rappresenta una delle storie di successo più significative dell’atletica italiana degli ultimi anni. Nato il 15 aprile 1997 a Bagno a Ripoli, l’atleta ha iniziato la sua carriera specializzandosi nel lancio del peso sotto la guida tecnica di Franco Grossi a Firenze, per poi trasferirsi a Bologna nel 2018 dove è stato allenato da Paolo Dal Soglio. La sua progressione è stata costante e impressionante: dal record italiano indoor di 21,59 metri stabilito nel 2020, fino al primato outdoor di 22,98 metri ottenuto a Bruxelles nel settembre 2024.
Il bronzo conquistato a Tokyo si inserisce in un palmares già ricco di successi internazionali per Fabbri, che annovera anche il titolo di campione europeo conquistato a Roma 2024 e la vittoria nella Diamond League 2024. La medaglia mondiale rappresenta inoltre un contributo fondamentale al medagliere italiano dei Mondiali di Tokyo, dove l’Italia si è presentata con una squadra di 90 atleti e aspettative elevate per quanto riguarda il numero di podi da conquistare.
La competizione del lancio del peso maschile ai Mondiali di Tokyo ha confermato l’altissimo livello tecnico raggiunto dalla specialità a livello globale, con otto atleti che sono riusciti a superare la soglia dei 21 metri, un dato che testimonia la crescita qualitativa della disciplina. Il dominio di Ryan Crouser, detentore del record mondiale con 23,56 metri, rimane incontrastato, ma la presenza costante di atleti come Fabbri, Walsh e il sorprendente Munoz garantisce uno scenario competitivo di altissimo livello per i prossimi appuntamenti internazionali.
Il risultato ottenuto dal pesista italiano assume un valore ancora maggiore considerando le difficoltà affrontate durante la stagione e la pressione di competere in un evento mondiale dopo essere stato inserito tra i favoriti per le medaglie. La capacità di Fabbri di mantenere la concentrazione e di produrre una prestazione di alto livello quando conta di più conferma la maturità raggiunta dall’atleta e la sua affidabilità nelle competizioni più importanti, qualità che rappresentano un patrimonio prezioso per l’atletica italiana in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, inclusi i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!