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Il mistero delle Isole Faroe: tre turisti scomparsi nel nulla in 48 ore vicino a una cascata

Tre turisti stranieri scompaiono misteriosamente nelle Fær Øer in 48 ore: due sorelle sudcoreane e un uomo messicano, tutti spariti nei pressi della pericolosa cascata di Bøsdalafossur.

Un inquietante mistero ha colpito le remote isole Fær Øer, dove tre turisti stranieri sono scomparsi nel nulla in sole quarantotto ore, tutti nei pressi della pericolosa cascata di Bøsdalafossur e delle scogliere di Trælanípan, sull’isola di Vágar. Le autorità locali hanno ormai sospeso le ricerche dopo giorni di operazioni intensive su terra, mare e cielo, non riuscendo a trovare alcuna traccia dei dispersi ancora in vita.

I primi a scomparire sono state Soo Jung Park e Soo Yeon Park, due sorelle sudcoreane di età compresa tra i 20 e i 30 anni, avvistate per l’ultima volta il pomeriggio del 2 settembre intorno alle 17:30 nel villaggio di Miðvágur. I dati del telefono cellulare hanno localizzato la loro ultima posizione nelle vicinanze di Trælanípan e della cascata di Bøsdalafossur alle ore 20:46 dello stesso giorno. Le due donne, descritte come di corporatura robusta, altezza compresa tra 160 e 170 centimetri, capelli neri di media lunghezza, indossavano abiti identici: una camicetta bianca lunga, leggings neri, calzini bianchi con strisce nere e scarpe da trekking nere all’altezza della caviglia.

Il giorno seguente, il 3 settembre, è scomparso anche Pedro Enrique Moreno Hentz, un turista messicano di 68 anni che era stato visto per l’ultima volta al mattino nell’hotel di Tórshavn. I dati del suo telefono cellulare lo hanno localizzato nei pressi della cascata di Bøsdalafossur intorno a mezzogiorno dello stesso giorno. Il giorno dopo, il 4 settembre, il suo zaino è stato ritrovato nel mare tra le isole di Vágar e Mykines, nel fiordo di Mykinesfjørður, ma senza alcuna spiegazione su come sia arrivato in quella posizione.

Le operazioni di ricerca sono state immediatamente attivate dalle autorità faroesi, coinvolgendo squadre specializzate che hanno perlustrato l’intera area per diversi giorni consecutivi. L’elicottero di soccorso della Atlantic Airways, sempre disponibile ventiquattro ore al giorno per operazioni di emergenza, ha sorvolato la zona insieme a unità navali e squadre di terra. Tuttavia, il capo della polizia Michael Boolsen ha confermato che tutte le opzioni di ricerca sono state esaurite e le operazioni sono state sospese venerdì sera. “Se dovessimo ottenere nuove informazioni rilevanti, gli sforzi riprenderanno se appropriato”, ha dichiarato un ufficiale di polizia.

Le circostanze delle scomparse hanno sollevato interrogativi inquietanti. Secondo quanto riferito dal proprietario del terreno che comprende la scogliera di Trælanípan, Gunnar R. Nattestad, le due sorelle sudcoreane erano state notate dal suo staff per i loro insoliti vestiti bianchi sottili, decisamente inadeguati per un’escursione nella zona. Inoltre, le donne avevano evitato qualsiasi compagnia una volta arrivate sul posto, erano arrivate in taxi anziché con un’auto a noleggio, modalità più comune per i turisti stranieri che raggiungono l’ingresso ufficiale di Trælanípan nei dintorni di Miðvágur. Un dettaglio ancora più preoccupante è emerso dalle autorità sudcoreane: le due sorelle avevano acquistato biglietti di sola andata per le isole Fær Øer, senza prenotare il volo di ritorno.

Il luogo delle scomparse è particolarmente significativo e pericoloso. La scogliera di Trælanípan, conosciuta come “Slave Cliff” (Scogliera degli Schiavi), si eleva verticalmente per 142 metri direttamente sul mare. Il nome deriva da antiche leggende secondo cui, durante l’epoca vichinga, gli schiavi disobbedienti venivano spinti dalla cima della montagna verso una morte certa. La cascata di Bøsdalafossur, alta 30 metri, è un luogo dove le acque del lago Leitisvatn si riversano direttamente nell’Oceano Atlantico. Nonostante la bellezza mozzafiato del paesaggio, l’area è nota per la sua pericolosità: non ci sono recinzioni, il terreno può essere scivoloso e instabile, e le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente.

Questo non è il primo incidente in queste aree remote delle Fær Øer. Nel corso degli anni, diversi turisti hanno subito incidenti in zone simili. Nel 2018, un turista è caduto nella gola di Ravnagjógv sull’isola di Vágar e ha dovuto essere soccorso dall’elicottero di emergenza. Nell’aprile dello stesso anno, una donna danese si è ferita il piede durante una passeggiata lungo il lago verso la cascata di Bøsdalafossur, richiedendo l’intervento dell’elicottero di soccorso per un probabile osso rotto. Le autorità faroesi sottolineano regolarmente che, sebbene le isole siano tra i luoghi più sicuri al mondo dal punto di vista criminale, la natura stessa può essere estremamente pericolosa.

Il capo della polizia Boolsen ha spiegato che “Bøsdalafossur non è particolarmente pericolosa di per sé, ma è importante sapere che il terreno nelle isole Fær Øer è difficile, con scogliere alte e cadute vertiginosi direttamente nell’Atlantico”. Le condizioni meteorologiche nei giorni delle scomparse erano relativamente calme e serene, il che rende ancora più misteriosa la sparizione simultanea di tre persone in luoghi così vicini.

Le autorità locali e gli osservatori hanno avanzato diverse ipotesi su quanto accaduto. Gunnar R. Nattestad, proprietario del terreno, ha dichiarato pubblicamente: “Penso che si siano buttate dalla scogliera. Questo è tragico e triste. Siamo molto dispiaciuti per la situazione”. Tuttavia, altri osservatori rimangono scettici, chiedendosi perché persone provenienti da paesi così lontani dovrebbero venire in un posto così magnifico sulla Terra solo per compiere gesti estremi. La polizia delle Fær Øer, citando le autorità sudcoreane, ha confermato che le due donne erano sorelle, ma non ha fornito ulteriori dettagli sui possibili motivi delle loro azioni.

Le condizioni di sicurezza per i turisti nelle Fær Øer sono generalmente eccellenti, con un tasso di criminalità praticamente inesistente. Tuttavia, la natura selvaggia e incontaminata dell’arcipelago richiede rispetto e preparazione adeguata. Gli esperti locali raccomandano sempre di indossare abbigliamento appropriato, di controllare le previsioni meteorologiche prima di intraprendere escursioni e, quando possibile, di utilizzare guide locali esperte. Il terreno può essere ingannevole: l’erba che sembra solida può essere scivolosa, e le rocce che appaiono stabili possono rompersi.

Per i visitatori che desiderano esplorare queste aree spettacolari ma pericolose, è richiesto il pagamento di una tassa di accesso di 200 corone danesi per gli adulti (dai 16 anni in su) per la manutenzione dei sentieri e per limitare l’impatto ambientale. Il percorso verso Trælanípan inizia dal villaggio di Miðvágur, dove è disponibile un parcheggio presso l’area designata, e si snoda per circa 3 chilometri lungo sentieri ben segnalati. Tuttavia, la sicurezza rimane di fondamentale importanza: è essenziale mantenere una distanza di sicurezza dal bordo delle scogliere, specialmente durante condizioni ventose, e indossare calzature appropriate per superfici potenzialmente scivolose e irregolari.

Il sistema di emergenza delle isole Fær Øer è ben organizzato, con il numero di emergenza 112 che collega a servizi di polizia, vigili del fuoco e medici in tutto l’arcipelago. La Atlantic Airways mantiene elicotteri di ricerca e soccorso completamente attrezzati, pronti ventiquattro ore al giorno, trecentosessantacinque giorni l’anno. L’equipaggio partecipa ad esercitazioni di addestramento settimanali per il soccorso su terra e in mare, formando una squadra di salvataggio efficace e qualificata con anni di esperienza in questo servizio specializzato.

Questo caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del turismo nelle Fær Øer, un arcipelago che ha visto un aumento significativo del numero di visitatori negli ultimi anni grazie alla sua bellezza naturale incontaminata e ai paesaggi mozzafiato. Mentre le autorità continuano a monitorare la situazione e rimangono aperte alla possibilità di riprendere le ricerche in caso di nuove informazioni, la tragica scomparsa di questi tre turisti serve come un ammonimento sulla potenza e l’imprevedibilità della natura nordatlantica. Le famiglie dei dispersi continuano ad aspettare notizie, mentre la comunità faroese si stringe attorno a questa tragedia che ha scosso la tranquilla vita dell’arcipelago.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!