Una decisa svolta meteorologica si profila all’orizzonte per la Penisola italiana, con l’ingresso di correnti artiche che sanciranno il definitivo passaggio a un regime termico pienamente invernale. Dopo settimane caratterizzate da un’anomalia termica positiva, con temperature superiori alla media del periodo anche di 5–7°C su vaste aree del territorio, l’evoluzione sinottica prevista per i prossimi giorni comporterà un sensibile cambiamento dello scenario atmosferico.
L’attuale fase di maltempo che sta interessando in queste ore le regioni nord-occidentali e parte del Centro, con precipitazioni diffuse e ventilazione sostenuta dai quadranti meridionali, rappresenta solo il preludio di un cambiamento ben più radicale. La discesa di un nucleo di aria fredda in quota, in seno a un’ondulazione del getto polare, è attesa tra la tarda serata del 29 dicembre e le prime ore del 30 dicembre. Tale irruzione favorirà un primo calo termico generalizzato, riportando le temperature prossime o lievemente inferiori alle medie climatologiche di fine dicembre, soprattutto al Nord e sulle aree interne del Centro.
Tuttavia, sarà solo a partire dal 29 dicembre che si assisterà a un ulteriore e più marcato raffreddamento, dovuto alla formazione di un promontorio anticiclonico dinamico in estensione dalla Penisola Iberica verso le Isole Britanniche e la Scandinavia. Questo assetto favorirà un moto retrogrado dell’alta pressione, spingendo masse d’aria di origine artico-continentale a penetrare nel cuore dell’Europa centro-orientale e successivamente sull’area balcanica e l’Adriatico.
Le regioni maggiormente interessate dalla discesa del gelo saranno quelle del Nordest, il versante adriatico e l’entroterra appenninico centrale, dove le isoterme in quota (a 850 hPa) potranno raggiungere valori prossimi ai -6/-8°C, specie tra il 29 e l’1 gennaio. In pianura, ciò si tradurrà in minime ampiamente sottozero, localmente fino a -4/-6°C sulle pianure del Nord, con estese gelate notturne e mattutine anche a bassa quota. I cieli sereni notturni, garantiti dall’azione stabilizzante dell’anticiclone, amplificheranno l’inversione termica, con escursioni notevoli tra giorno e notte, sebbene anche le massime resteranno contenute, spesso inferiori a 6–8°C al Centro-Nord.
Sul fronte dei venti, l’irruzione fredda sarà accompagnata da una ventilazione sostenuta nordorientale, con raffiche fino a 50–60 km/h lungo le coste adriatiche e nei valichi appenninici. Questa componente eolica contribuirà ad abbassare ulteriormente la temperatura percepita (wind chill), accentuando la sensazione di freddo soprattutto nelle ore più fredde.
Nel complesso, si prevede dunque un periodo di tempo stabile ma decisamente rigido, con condizioni pienamente invernali che potrebbero proseguire anche nei primi giorni di gennaio, in base alla persistenza dell’impianto barico favorevole alla discesa di ulteriori nuclei freddi dal Nord Europa. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
