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Striscia la Notizia conferma il ritorno nonostante le voci di cancellazione: “Suspense calcolata”

Striscia la Notizia respinge le voci di cancellazione con la frase ‘suspense calcolata’, confermando il ritorno nonostante le pressioni interne a Mediaset.
Credit © Striscia la Notizia

Il futuro di Striscia la Notizia ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico televisivo italiano nelle ultime settimane, tra rumors di cancellazione e incertezze sui palinsesti autunnali di Mediaset. Dopo giorni di speculazioni alimentate dal successo straordinario de La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti, dalla redazione del tg satirico di Antonio Ricci arriva finalmente una risposta che dissolve ogni dubbio: il programma tornerà regolarmente in onda, nonostante le pressioni commerciali e gli equilibri interni all’azienda di Cologno Monzese.

La controversia ha preso piede quando diverse testate specializzate hanno riportato indiscrezioni secondo cui Striscia la Notizia sarebbe stata esclusa dai palinsesti di Mediaset per la stagione 2025-2026. Secondo quanto emerso da fonti vicine all’azienda, la decisione sarebbe stata influenzata dall’opposizione di Publitalia, la concessionaria pubblicitaria del gruppo, e dalle società di produzione Fascino ed Endemol, tutte interessate a mantenere in palinsesto La Ruota della Fortuna che garantisce ascolti superiori al 20% di share rispetto al 12-13% registrato dal programma di Ricci nell’ultima stagione.

La reazione ufficiale della produzione non si è fatta attendere. Contattati da Fanpage per chiarire la situazione, dalla redazione di Striscia la Notizia hanno fornito una risposta tanto lapidaria quanto eloquente: “Suspense calcolata”. Una battuta che tradisce la strategia comunicativa adottata dal programma per gestire quello che molti osservatori hanno definito un vero e proprio terremoto interno a Mediaset. La frase, apparentemente criptica, lascia trasparire tuttavia una certezza fondamentale: il tg satirico ideato da Antonio Ricci nel 1988 non è destinato a scomparire dai palinsesti dell’azienda.

Le voci di cancellazione erano state alimentate da una serie di circostanze che sembravano convergere verso uno scenario drammatico per il futuro del programma. L’assenza di Striscia la Notizia da un documento ufficiale di Publitalia sui programmi autunnali, la mancanza di conferme ufficiali da parte di Mediaset dopo le dichiarazioni dell’inviato Jimmy Ghione sul ritorno a novembre, e soprattutto i risultati eccezionali de La Ruota della Fortuna avevano creato un clima di incertezza che sembrava preludere alla fine di un’era televisiva.

Il successo inaspettato del game show condotto da Gerry Scotti ha infatti rivoluzionato gli equilibri dell’access prime time di Canale 5. Il programma, inizialmente pensato come sostituto estivo di Striscia la Notizia, ha superato ogni aspettativa raggiungendo picchi del 25,3% di share e battendo costantemente Affari Tuoi di Stefano De Martino, risultato che nemmeno i vertici di Mediaset avevano previsto durante la presentazione dei palinsesti dello scorso luglio. Questo successo ha reso la Ruota della Fortuna un asset prezioso per la concessionaria pubblicitaria e per le case di produzione, che preferiscono mantenere un traino così forte per i programmi in prima serata.

Le pressioni interne descritte dalle fonti giornalistiche hanno coinvolto diversi attori del panorama televisivo. Publitalia avrebbe manifestato la preferenza per mantenere La Ruota della Fortuna nella sua collocazione attuale, considerando la maggiore attrattività per gli inserzionisti di un programma che garantisce audience superiori. Parallelamente, Fascino, la società di produzione di Maria De Filippi, ed Endemol avrebbero espresso contrarietà al ritorno di Striscia nella fascia tradizionale, preferendo che i rispettivi programmi in prima serata beneficiassero del traino di ascolti generato dal quiz di Scotti.

Le alternative valutate per salvaguardare il futuro di Striscia la Notizia si sono rivelate tutte problematiche. L’ipotesi di uno spostamento su Italia 1 nella fascia delle 20:00 si sarebbe scontrata con l’opposizione di altri programmi già consolidati sulla rete, mentre la possibilità di collocare il tg satirico in prima serata la domenica sera è stata respinta da Publitalia per i rischi legati alla raccolta pubblicitaria. Anche il tentativo di trovare uno spazio alternativo su Rete 4 non avrebbe trovato accoglienza favorevole.

La conferma di Jimmy Ghione, storico inviato del programma, aveva già fornito indicazioni rassicuranti durante un intervento pubblico a La Spezia il 5 settembre, quando aveva annunciato il ritorno di Striscia la Notizia per la seconda settimana di novembre. Le sue dichiarazioni, riprese dall’agenzia Adnkronos, avevano specificato che la scelta di novembre non era casuale, coincidendo con l’anniversario della prima puntata nella storia del programma e rispettando le ricorrenze religiose della prima settimana del mese.

Il braccio di ferro tra Antonio Ricci e i vertici di Mediaset affonda le radici in tensioni già emerse nel dicembre 2024, quando Pier Silvio Berlusconi aveva definito quello di Striscia un “momento faticoso” e aveva aperto alla possibilità di alternanze nella programmazione dell’access prime time. La replica di Ricci era stata polemica, sottolineando come il suo programma rimanesse “la trasmissione più vista della serata di Canale 5” e suggerendo di concentrare gli sforzi sul miglioramento della qualità dei programmi in prima serata.

La dimensione economica della questione non può essere sottovalutata. Le produzioni di Antonio Ricci, che includono anche Paperissima e Paperissima Sprint, rappresentano un giro d’affari stimato in circa quaranta milioni di euro annui per Mediaset. La decisione di marginalizzare definitivamente Striscia la Notizia non avrebbe riguardato solo gli ascolti ma anche rapporti commerciali consolidati nel tempo e il futuro professionale di circa 150 collaboratori che ruotano attorno alle produzioni di Ricci.

La strategia comunicativa adottata dalla redazione del programma con la frase “suspense calcolata” rivela una gestione sapiente della crisi mediatica. Invece di alimentare ulteriori polemiche o fornire dettagli su trattative riservate, la produzione ha scelto di rispondere con una battuta che mantiene l’attenzione del pubblico senza compromettere eventuali negoziazioni in corso. Questa modalità rispecchia lo stile ironico e dissacrante che ha sempre caratterizzato il programma, trasformando una potenziale debolezza in un elemento di forza comunicativa.

L’evoluzione del palinsesto di Canale 5 negli ultimi mesi ha dimostrato come il successo inaspettato di alcuni programmi possa rivoluzionare strategie consolidate nel tempo. L’esempio de La Ruota della Fortuna insegna che il pubblico televisivo può ancora sorprendere e che format apparentemente semplici possono ottenere risultati straordinari se collocati nel momento giusto e condotti con professionalità. Questo successo, però, non deve necessariamente tradursi nella cancellazione di programmi storici che mantengono un proprio pubblico fedele e un valore identitario per la rete.

La questione Striscia la Notizia rappresenta un caso di studio significativo per comprendere le dinamiche contemporanee del mercato televisivo, dove la competizione per gli ascolti si intreccia con interessi commerciali, rapporti di forza interni alle aziende e strategie di lungo termine. La capacità di Antonio Ricci di mantenere vivo l’interesse intorno al suo programma anche attraverso le polemiche dimostra una volta di più la sua abilità nel gestire la comunicazione e nel trasformare ogni situazione in un’opportunità di visibilità.

Il futuro del programma rimane legato alla capacità di trovare una collocazione che possa soddisfare sia le esigenze commerciali di Mediaset sia la necessità di mantenere vivo un formato che ha segnato la storia della televisione italiana. Le opzioni al vaglio, dalla prima serata domenicale al possibile spostamento su Italia 1, dovranno essere valutate considerando non solo i potenziali ascolti ma anche la coerenza con l’identità del programma e le aspettative del pubblico che da trentasette anni segue le avventure del Gabibbo e dei conduttori che si sono alternati dietro al bancone più famoso della televisione italiana.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!