Il ritorno dell’informazione politica su Rete 4 nella fascia preserale si conferma, ancora una volta, un pesante fallimento. 4 di Sera, nella giornata di ieri ha raccolto appena 925.000 spettatori con il 5% di share nella prima parte, crollando a 698.000 spettatori e un misero 3,6% nella seconda. Numeri impietosi, soprattutto se messi a confronto con quelli di Otto e Mezzo su La7, tornato in onda con Lilli Gruber e capace di attirare ben 1.573.000 spettatori pari all’8,2%.
Non è una sorpresa. La storia recente degli access prime time informativi su Rete 4 è costellata di tentativi falliti: da Stasera Italia fino all’attuale 4 di Sera, la fascia delle 20.30 si è trasformata in un vero e proprio cimitero dei format. Lo schema è cambiato ma il risultato è il medesimo. Un salotto stracolmo di ospiti (di solito sempre gli stessi) che dicono tutto e il contrario di tutto, si parlano sopra e, visto l’affollamento, molte volte non riescono nemmeno ad esprime un concetto.
La parentesi più longeva e, paradossalmente, più stabile a livello di ascolti era quella con Barbara Palombelli. Una conduzione spesso criticata per essere poco brillante e troppo soporifera, ma che, numeri alla mano, garantiva una certa fidelizzazione. Da allora, è stato un lento ma costante declino, culminato nel rebranding in 4 di Sera, che non ha portato alcun miglioramento né sul fronte editoriale né su quello dell’audience.
Il problema è strutturale. Mediaset sembra non riuscire ad aggiornare la propria proposta informativa. I format sono sempre gli stessi, le dinamiche ripetitive, i volti raramente nuovi e sempre il solito studio. Tutto ciò mentre il pubblico – specie quello interessato alla politica – chiede ritmo, approfondimento ed una certa credibilità.
Pier Silvio Berlusconi può anche festeggiare il successo popolare de La Ruota della Fortuna, che su Canale 5 sta vivendo una seconda giovinezza, ma non può ignorare lo stato di salute delle altre sue reti. E Rete 4, nel settore dell’informazione, è in crisi profonda. Forse è il momento di chiedersi se serva un vero cambio di paradigma, anziché l’ennesimo restyling superficiale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!