Con la fine di settembre ormai alle porte, l’autunno 2025 mostra il suo volto più severo, pronto a scuotere l’Italia con un’ondata di freddo fuori stagione che ci traghetterà bruscamente in un contesto climatico più tipico del mese di dicembre. Le analisi modellistiche degli ultimi giorni sono state confermate: una corposa irruzione di aria artica in arrivo dall’Est Europa farà il suo ingresso sulla Penisola nel corso delle prossime 48 ore, innescando una fase meteorologica estremamente dinamica e decisamente anomala per il periodo.
Il fronte freddo associato alla saccatura artica raggiungerà l’Italia centro-meridionale tra mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre, determinando un deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche, in particolare lungo il medio e basso versante Adriatico e sulle regioni meridionali. Sono attesi rovesci temporaleschi di forte intensità, con accumuli pluviometrici localmente superiori ai 40-50 mm tra Abruzzo, Molise, Puglia e zone interne della Campania. Al contempo, il raffreddamento sarà marcato e repentino: le temperature massime caleranno di oltre 10 °C rispetto ai valori attuali, scendendo diffusamente sotto i 20 °C, mentre nelle aree interne e montane le minime potranno portarsi anche al di sotto dei 10 °C.

Sul fronte nivologico, l’irruzione fredda sarà sufficientemente intensa da determinare le prime nevicate autunnali lungo l’Appennino centrale, con fiocchi che potrebbero spingersi fino ai 1500-1700 metri di quota. Si tratta di un evento decisamente precoce, che rappresenta un chiaro segnale dell’ingresso in una fase atmosferica votata a scenari tardo-autunnali, in netto contrasto con le condizioni insolitamente miti che hanno caratterizzato la prima metà di settembre.
Le regioni settentrionali, sebbene meno interessate dalla fenomenologia più attiva, non resteranno immuni al raffreddamento: la colata fredda riuscirà a penetrare anche in Val Padana e lungo l’arco alpino, determinando un netto calo termico soprattutto nei valori minimi notturni, che in pianura potranno avvicinarsi ai 7-8 °C.
Nel prosieguo della settimana, e in particolare attorno al 5 ottobre, i principali modelli numerici ipotizzano l’ingresso di un secondo impulso perturbato, questa volta di matrice atlantica, che potrebbe colpire nuovamente il centro-sud con ulteriori precipitazioni, mentre il nord resterebbe più ai margini. Un’evoluzione che, se confermata, andrebbe a colmare in parte il deficit idrico accumulato nei mesi estivi, specie nelle regioni meridionali.
Ci apprestiamo dunque a vivere una fase meteorologica particolarmente interessante e degna di nota per il calendario, con temperature ben al di sotto delle medie stagionali e scenari da pieno inverno che, almeno temporaneamente, ci faranno dimenticare il tepore settembrino appena concluso.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!