L’immaginario collettivo continua a evocare un Natale imbiancato, avvolto da una soffice nevicata che renda l’atmosfera più suggestiva e memorabile. Tuttavia, analizzando le proiezioni meteo a medio-lungo termine disponibili ad oggi, non emergono segnali favorevoli in tal senso. Gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli previsionali — ECMWF (Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine) e GFS (Global Forecast System) — sembrano concordare su uno scenario piuttosto statico: a dominare il quadro barico sull’Europa centro-occidentale, Italia compresa, sarà con ogni probabilità una vasta struttura anticiclonica di matrice azzorriana o ibrida subtropicale.
Questa configurazione sinottica, ormai divenuta una costante climatica delle festività natalizie almeno dagli anni ’90, tenderà a stabilizzare il tempo sul nostro Paese, soprattutto al Nord e lungo le regioni tirreniche, dove si prevedono cieli spesso sereni o poco nuvolosi in quota ma accompagnati da strati nebbiosi o nubi basse nelle pianure e nelle valli, specie durante le ore più fredde. Le temperature si manterranno leggermente superiori alla media climatologica del periodo, in particolare nei valori massimi diurni in quota e lungo le coste.
Le uniche zone a poter risentire marginalmente di infiltrazioni di aria più fresca nord-orientale sembrano essere, al momento, i versanti adriatici del Centro-Sud e localmente l’estremo Sud peninsulare, ma i fenomeni associati — laddove presenti — risulteranno deboli e poco organizzati. L’Appennino potrà vedere qualche spruzzata di neve sopra i 1.200-1.400 metri, ma si tratterà di episodi sporadici e non sufficienti a configurare un vero evento nevoso natalizio.
Dal punto di vista statistico-climatologico, la neve a bassa quota nel giorno di Natale in Italia è un’eccezione piuttosto che la regola, specie nelle città di pianura. Anche nei decenni passati, quando le irruzioni fredde erano più frequenti, il 25 dicembre raramente coincideva con eventi nevosi rilevanti. La presenza dell’anticiclone in questo periodo dell’anno, peraltro, rappresenta oggi una configurazione tipica, favorita anche da una circolazione atmosferica globale che tende sempre più spesso a blocchi di alta pressione persistenti.
Quindi, per tutti gli amanti della neve, allo stato attuale, la possibilità di vivere un Natale imbiancato appare estremamente remota, almeno per le aree pianeggianti e costiere. Solo un repentino cambio di scenario — non ancora visibile nei modelli numerici — potrebbe rimettere in gioco ipotesi più invernali. Ma il tempo, come sempre, può riservare sorprese, soprattutto oltre la soglia dei sette giorni di attendibilità previsionale.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
