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Garlasco, Massimo Lovati al Grande Fratello Vip? Rivelazione di Selvaggia Lucarelli

Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio nel caso Garlasco, avrebbe ricevuto un invito a partecipare al Grande Fratello Vip secondo quanto rivelato da Selvaggia Lucarelli.
Credit © Rai

Nelle ultime ore il nome di Massimo Lovati si è imposto con forza nel dibattito mediatico italiano non più soltanto per le sue rocambolesche vicende professionali legate al caso Garlasco, ma per una voce che sarebbe emersa grazie a Selvaggia Lucarelli: l’ex avvocato di Andrea Sempio avrebbe ricevuto un invito a partecipare alla prossima edizione del Grande Fratello Vip. Una notizia che, seppur ancora nella fase di rumor, testimonia in modo eloquente la trasformazione di una delle figure più coinvolte nella lunga epopea giudiziaria legata all’omicidio Poggi in protagonista del circo mediatico e, potenzialmente, dell’intrattenimento televisivo più popolare del Paese.

L’accelerazione verso questa nuova dimensione pubblica arriva in un momento di profonda rottura per Lovati sul fronte professionale. Solo pochi giorni prima, infatti, era stata confermata la revoca del suo mandato da parte di Andrea Sempio, l’unico indagato nel nuovo filone delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. La separazione tra Lovati e Sempio rappresenta l’epilogo di una collaborazione avviata nel 2017, ma degenerata negli ultimi tempi a causa di divergenze sempre più marcate sia nella visione strategica della difesa che nella gestione della sovraesposizione mediatica. Decisiva, secondo le dichiarazioni della storica legale e amica di Sempio, Angela Taccia, sarebbe stata proprio la presenza costante di Lovati nei talk show e nei salotti televisivi, al punto da compromettere anche il lavoro del pool difensivo, finendo per ridurre l’efficacia e la coesione della squadra legale .

La mancanza di allineamento tra Lovati e Sempio è stata resa ancora più evidente dalla polemica sull’utilizzo dello scontrino come alibi: mentre Lovati si è espresso pubblicamente per negare il valore probante del documento, arrivando a definirlo carta straccia, lo stesso Sempio ha motivato la decisione di allontanare il proprio avvocato con la totale impossibilità di trovare un terreno di dialogo condiviso, pur continuando a riconoscere la statura professionale dello storico difensore .

Il salto nel mondo dell’intrattenimento non sorprende coloro che in questi mesi hanno seguito la parabola di Lovati. Già divenuto protagonista di numerose apparizioni televisive, talk show e persino di un podcast con Fabrizio Corona, l’ex avvocato ha alimentato la narrazione pubblica del caso Garlasco anche con toni polemici e dichiarazioni forti, spesso fuori dalle aule dei tribunali e oltre i confini dell’abituale prudenza forense. La sua inclinazione a restare sotto i riflettori ha dunque generato quel “personaggio tv” di cui scrive Selvaggia Lucarelli, capace di attrarre l’interesse dei programmi di punta: secondo la giornalista, Lovati avrebbe ricevuto la proposta dagli autori del Grande Fratello Vip per l’edizione 2026, diventando così la prima figura proveniente dal sistema giudiziario e balzata agli onori delle cronache per una vicenda di cronaca nera ad essere candidate alla casa più spiata d’Italia .

Nel suo commento pubblicato sul Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli non manca di sottolineare come il caso Garlasco sia diventato oggetto di una narrazione televisiva costante, quasi serializzata, dove magistrati, avvocati e giornalisti si susseguono nel grande palcoscenico del talk show. In questo contesto, l’offerta a Lovati appare l’ennesimo tassello di uno spettacolo mediatico che continua a macinare personaggi e storie, accendendo riflettori indiscreti anche sull’intimità del lavoro legale e sul diritto. La frase ironica della Lucarelli, “Cosa manca, oltre a un cambio di sesso?”, fotografa l’assurdità raggiunta dal fenomeno, dove i confini tra presenza professionale e vetrina spettacolare vengono cancellati con disinvoltura. Al momento, però, non risultano conferme ufficiali né da parte della produzione del reality né tanto meno del diretto interessato, mentre la notizia ha già suscitato numerose reazioni a livello di opinione pubblica

La probabile discesa di Lovati nei territori dell’intrattenimento puro potrebbe aprire non pochi interrogativi sul ruolo sociale dei protagonisti dei più grandi casi giudiziari del nostro Paese e sulla capacità della televisione commerciale di inglobare, metabolizzare e restituire come spettacolo ogni vicenda che richiami l’attenzione collettiva, anche quando il perimetro originario era quello della tragedia e del dolore. Allo stesso modo, emergono perplessità circa l’opportunità di trasferire in chiave d’intrattenimento le figure che hanno incarnato, a vario titolo, un vissuto così controverso e segnato dall’ambivalenza del successo mediatico e della rovina professionale.

Resta il fatto che il nome di Lovati resta al centro di un autentico corto circuito mediatico-giudiziario. Da una parte la difesa mediatica delle “teorie” dell’ex avvocato, ormai ridotto a figura divisiva e spesso contestata; dall’altra, le nuove strategie legali di Andrea Sempio, ora affidate a Liborio Cataliotti e ad Angela Taccia, che hanno annunciato di voler tenere ben distante la loro attività dalle regole dello spettacolo, preferendo riservatezza e sobrietà.

Se la notizia dell’invito ricevuto da Lovati dovesse trovare riscontro, l’edizione 2026 del Grande Fratello Vip sarebbe destinata ad assumere un ulteriore elemento di tensione e curiosità nella narrazione pubblica del caso Garlasco, gettando una nuova luce sulla relazione problematica tra giustizia, comunicazione di massa e consumo spettacolare dei grandi drammi italiani. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!