Si è conclusa con un finale mozzafiato l’edizione 2025 di Pechino Express – Fino al tetto del mondo, andata in onda venerdì 31 ottobre su TV8 e in streaming su NOW. La dodicesima edizione del celebre adventure game, che dal 29 agosto viene trasmessa in replica su TV8, ha visto trionfare i Medagliati, la coppia formata dalle leggende dello sport italiano Jury Chechi e Antonio Rossi, che dopo oltre 6.000 chilometri attraverso Filippine, Thailandia e Nepal hanno raggiunto per primi il traguardo nel suggestivo Tempio di Uma Maheshwor a Katmandu.
Al secondo posto si sono classificati i Complici, formati dalla cantante Dolcenera e dal suo compagno di vita Gigi Campanile, mentre la terza posizione è andata agli Estetici Giulio Berruti e Nicolò Maltese, eliminati nel corso della finale al traguardo intermedio presso il Tempio di Pashupatinath. La proclamazione, orchestrata dal conduttore Costantino della Gherardesca affiancato dall’inviato speciale Fru, ha rappresentato un momento di grande intensità emotiva, con tanto di danze tradizionali nepalesi e rullo di tamburi, sancendo la vittoria di una coppia che sin dalla partenza era tra le favorite per il titolo finale.
L’ultima tappa della competizione ha preso il via dalla spettacolare Skywalk Tower di Katmandu, dalla quale le tre coppie finaliste sono partite per affrontare un percorso ricco di prove ardite e sfide culturali. I Complici, vincitori della semifinale, hanno assegnato un malus agli Estetici, costringendoli a compiere cinquanta giri attorno alla torre prima di poter iniziare ufficialmente la gara. Le coppie hanno dovuto attraversare le tre affascinanti Durbar Square della valle di Katmandu – veri e propri musei a cielo aperto caratterizzati da templi maestosi, pagode e santuari – affrontando prove che spaziavano dal truccare asceti induisti al reclutare cantanti per eseguire brani di Gianni Morandi, fino a distribuire yogurt ai passanti e trovare persone prive di denti nei bazar locali.
Il traguardo intermedio presso il Tempio induista di Pashupatinath, il più antico del Nepal, ha segnato l’eliminazione degli Estetici, che hanno così concluso la loro avventura conquistando la medaglia di bronzo. Berruti e Maltese, pur avendo vissuto momenti difficili nella tappa finale con passaggi faticosi e sfortune continue, hanno lasciato la competizione con commozione e dignità, regalandosi reciproche parole di affetto e stima. In un ultimo colpo da maestri, prima di uscire Berruti si è rivolto ai Medagliati raccomandando loro di non farsi battere dai Complici, rinfocolando così la rivalità che aveva caratterizzato l’intera edizione tra queste due coppie.
La finalissima vera e propria ha visto contrapposti i Medagliati e i Complici in una corsa serrata verso il Tempio di Uma Maheshwor. Il percorso conclusivo ha richiesto alle due coppie di raggiungere un tempio trasportando un cesto con uno zaino legato alla testa, attraversando anche un lungo e impegnativo ponte tibetano. Quest’ultima prova si è rivelata particolarmente ardua per Jury Chechi, che nel corso dell’intera edizione aveva più volte manifestato di soffrire di vertigini, un tallone d’Achille sorprendente per chi, come il ginnasta italiano, ha conquistato medaglie olimpiche con esercizi agli anelli a metri di altezza. Durante la finale, Chechi ha affrontato con determinazione la sua paura del vuoto, scalando anche una parete alta oltre venti metri pur di superare l’ostacolo.
La tappa finale non è stata priva di imprevisti per i Medagliati, che durante la corsa hanno dovuto fare i conti con quella che Rossi e Chechi hanno definito “jella”. L’auto su cui viaggiavano è stata infatti protagonista di due incidenti nel giro di pochi minuti: prima un tamponamento che ha creato danni visibili al veicolo facendo perdere tempo prezioso, poi uno scontro con una moto che fortunatamente non ha causato feriti. Nonostante questi contrattempi e le difficoltà oggettive del percorso, i due ex atleti olimpionici non hanno mai perso la calma né il sorriso, dimostrando quelle qualità di resilienza e determinazione che li hanno resi campioni in campo sportivo.
I Complici dal canto loro hanno combattuto fino all’ultimo metro, beneficiando in diverse occasioni della fortuna che invece aveva abbandonato i loro avversari. Dolcenera e Gigi Campanile, coppia nella vita da trent’anni, si sono dimostrati agguerriti e strategici, vincendo diverse tappe nel corso dell’edizione e arrivando alla finale con grandi aspettative. Tuttavia, nella volata conclusiva i Medagliati hanno avuto la meglio, conquistando quella che per loro rappresenta l’ennesima medaglia d’oro di una carriera sportiva costellata di successi internazionali e vittorie olimpiche.
La proclamazione finale ha avuto luogo in una cornice spettacolare, con Costantino della Gherardesca che ha prospettato alle due coppie il loro possibile destino davanti al Tappeto Rosso del tempio. Dopo aver suonato la campana, una sola coppia avrebbe vinto la gara, e solo se le campane avessero suonato e i danzatori avessero ballato per lei. Così è stato per i Medagliati, che missione dopo missione hanno conquistato ancora una volta una vittoria che rappresenta molto più di un semplice trofeo televisivo. Nel corso dell’edizione, Chechi e Rossi si erano già aggiudicati diverse prove immunità qualificandosi di diritto per le tappe successive, oltre a vincere intere tappe del percorso.
Quello che ha contraddistinto i vincitori non è stata soltanto la preparazione fisica e la mentalità competitiva da atleti di altissimo livello, ma soprattutto l’amicizia profonda che lega i due campioni. Durante tutta l’avventura, Jury e Antonio hanno affrontato le sfide sostenendosi reciprocamente nei momenti più complessi, riuscendo a godersi non solo la meta ma anche il viaggio stesso. La loro vittoria è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico e sui social, dove in molti hanno sottolineato come abbiano rappresentato un esempio di correttezza, educazione, lealtà e sportività dall’inizio alla fine del programma.
Le parole di Jury Chechi al termine dell’avventura sintetizzano perfettamente lo spirito con cui i Medagliati hanno affrontato questa esperienza: “È stato un viaggio straordinario e importante che non mi ha cambiato ma mi ha dato delle conferme. Mi ha confermato che nella vita ci possono essere delle criticità che si possono trasformare in opportunità. È difficile ma dipende da noi. La determinazione non rende le cose più facili ma possibili. Per noi è stato un sogno, ma non c’è niente di più bello di averlo realizzato insieme”. Antonio Rossi ha aggiunto che l’atteggiamento da sportivi li ha aiutati in alcuni frangenti, sottolineando l’importanza di non mollare mai e di crederci sempre, pur precisando che le tensioni vissute a Pechino Express non sono paragonabili a quelle affrontate durante le Olimpiadi, trattandosi di due mondi diversi.
La finale dell’8 maggio ha registrato numeri straordinari per quanto riguarda gli ascolti, segnando il miglior risultato di sempre per una finale da quando lo show è approdato su Sky. La puntata ha totalizzato una Total Audience di 568.000 spettatori con il 2,7% di share – in tv 906.000 contatti e il 60% di permanenza – in crescita del 2% rispetto alla finale dell’anno precedente e del 36% rispetto all’episodio precedente. Con questi dati, la stagione di Pechino Express – Fino al tetto del mondo si è chiusa con una media in Total Audience di 488.000 spettatori, confermando il successo dello show Sky Original prodotto da Banijay Italia.
Anche sui social la finale ha dominato la scena, risultando lo show più discusso in assoluto nella giornata dell’8 maggio con 208.000 interazioni Social TV Audience in rilevazione Linear e oltre 245.000 interazioni nella rilevazione Same Day 24/7, rispettivamente in crescita del 29% e dell’11% rispetto alla finalissima della scorsa edizione. Su piattaforme come X, Pechino Express è apparso costantemente in Top 3 nella chart dei Trending Topic, con hashtag e parole collegate al programma che hanno generato centinaia di migliaia di interazioni e commenti da parte degli appassionati del format.
La classifica finale della dodicesima edizione vede dunque al primo posto i Medagliati Jury Chechi e Antonio Rossi, proclamati vincitori; al secondo posto i Complici Dolcenera e Gigi Campanile, secondi classificati che hanno combattuto fino all’ultimo; al terzo posto gli Estetici Giulio Berruti e Nicolò Maltese, eliminati nel corso della finale. Nelle tappe precedenti erano state eliminate le Atlantiche Ivana Mrázová e Sofia Giaele De Donà, arrivate quarte dopo essere state salvate dai Complici in semifinale in una scelta che aveva sorpreso molti; al quinto posto le Sorelle Samanta e Debora Togni; sesta posizione per i Cineasti Nathalie Guetta e Vito Bucci; settimi i Magici Jey e Checco Lillo; ottavi i Primi Ballerini Virna Toppi e Nicola Del Freo; noni e ultimi gli Spettacolari Gianluca Fubelli e Federica Camba, prima coppia eliminata dell’edizione.
Il percorso complessivo dell’edizione ha visto le nove coppie attraversare tre Paesi straordinari dell’Asia in dieci tappe memorabili. Partiti dalle incantevoli Filippine con le loro spiagge paradisiache e foreste tropicali, i viaggiatori hanno poi attraversato la Thailandia con i suoi templi maestosi e la cultura millenaria, per approdare infine in Nepal, sul tetto del mondo, dove altitudini elevate, condizioni climatiche estreme e strade impervie hanno reso la competizione particolarmente impegnativa. Come nelle edizioni precedenti, tutti i premi vinti sono andati in beneficenza ad organizzazioni che operano nei Paesi visitati nel corso del programma, aggiungendo un ulteriore valore solidale all’iniziativa.
La vittoria dei Medagliati rappresenta il coronamento di un percorso esemplare che ha visto due icone dello sport italiano dimostrare come le qualità che li hanno resi campioni olimpici – determinazione, resistenza, spirito di squadra, capacità di collaborare e correttezza nei confronti degli avversari – siano fondamentali anche in un programma di resistenza e strategia come Pechino Express. Jury Chechi, il leggendario “Signore degli Anelli” medaglia d’oro ad Atlanta 1996, e Antonio Rossi, celebre canoista pluricampione olimpico con tre ori e un argento tra Sydney 2000 e Atene 2004, hanno aggiunto al loro palmares un trofeo televisivo che testimonia come il valore dell’amicizia e della lealtà possa fare la differenza anche al di fuori delle arene sportive. La loro vittoria è stata accolta con gioia anche dal popolo del web, dove si sono moltiplicati i commenti entusiasti di chi ha sottolineato come in questa edizione abbia vinto la correttezza, l’educazione e la simpatia, rendendo giustizia a chi meritava davvero di trionfare sul tetto del mondo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
