Un nuovo impulso perturbato di origine polare è atteso sulle regioni italiane a partire dalle prime ore di domenica 2 novembre. Il sistema, segnalato da Pretemp, sarà accompagnato da aria fredda in discesa da nord-ovest e determinerà un marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche, inizialmente al Nord, per poi estendersi al Centro e ai bacini occidentali entro la tarda serata.
L’ingresso della saccatura sarà preceduto da intensi venti di Libeccio da sud-ovest che, già dal mattino, favoriranno un significativo trasporto di umidità verso la Liguria di Levante e l’Appennino Tosco-Emiliano. Qui, in particolare, si attiveranno fenomeni convettivi a innesco orografico, capaci di generare temporali persistenti con accumuli pluviometrici localmente superiori a 80 mm in tre ore. Per questo settore, Pretemp ha emesso un’allerta di livello 1 per pericolosità e probabilità, legata al rischio idrogeologico e alla possibilità di flash flood su piccoli bacini.
Situazione analoga ma potenzialmente più critica sulle Prealpi venete e friulane, dove l’arrivo del fronte freddo in serata potrà esacerbare la convezione, dando luogo a precipitazioni molto intense, con picchi superiori ai 100 mm in poche ore. Si segnalano anche episodi di grandine di piccole dimensioni e graupeln, oltre a possibili nevicate in quota. Il contesto atmosferico, caratterizzato da un windshear marcato (>25–30 m/s), potrà favorire temporali frontali accompagnati da raffiche discendenti (gust front), in particolare lungo il confine alpino orientale, tra la Carnia e il Tarvisiano.
Più marginale ma comunque degna di attenzione l’instabilità prevista sulle regioni centrali e sui bacini tirrenici. Qui, dalla sera, il progressivo abbassamento del fronte provocherà lo sviluppo di sistemi multicellulari, in movimento dal Mar di Sardegna verso la Toscana e il Lazio. Le celle più attive dovrebbero restare in mare aperto, ma non si escludono rovesci isolati, grandinate di piccole dimensioni, attività elettrica e locali trombe marine a ridosso delle coste tra Maremma, litorale romano e pontino. Per queste zone è stato indicato un livello 0 di rischio da parte di Pretemp, compatibile con fenomeni a carattere sparso e di intensità contenuta.
A livello sinottico, la dinamica è legata a un nuovo abbassamento latitudinale del getto polare, con una saccatura che, dopo aver raggiunto il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, evolverà verso un cut-off in prossimità dell’Egeo. Tale configurazione, unita all’instabilità già presente nei bassi strati, rende la previsione particolarmente sensibile a rapide variazioni, soprattutto nei settori meridionali del dominio di previsione, dove la complessità orografica e le oscillazioni del flusso zonale introducono ulteriori elementi di incertezza.
Il peggioramento si conferma dunque significativo soprattutto per le regioni settentrionali, con particolare riferimento ai rilievi liguri, appenninici e prealpini, dove le condizioni saranno favorevoli a fenomeni intensi, persistenti e localmente pericolosi. Una nuova ondata di maltempo che, pur nella sua relativa rapidità, conferma la dinamicità atmosferica tipica della stagione autunnale e la necessità di monitoraggio costante, specie in presenza di bacini fluviali già stressati o in aree esposte al rischio idrogeologico.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
