Il bonus bollette rappresenta una misura fondamentale di sostegno economico destinata alle famiglie italiane che si trovano in condizioni di disagio economico o fisico, permettendo risparmi significativi sulle utenze domestiche di luce, gas e acqua. Con l’arrivo del 2026, le agevolazioni torneranno ai criteri ordinari dopo le misure straordinarie degli anni precedenti, garantendo comunque sconti sostanziosi che possono raggiungere complessivamente fino a 1.226,95 euro annui per i nuclei familiari più numerosi con componenti che necessitano di apparecchiature elettromedicali salvavita.
Le agevolazioni si caratterizzano per la loro erogazione automatica, che non richiede la presentazione di domande specifiche per il disagio economico, ma solamente l’aggiornamento annuale dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Si tratta di un sistema pensato per semplificare l’accesso ai benefici e garantire che le famiglie aventi diritto possano effettivamente usufruire degli sconti senza complicazioni burocratiche, con l’importo che viene applicato direttamente sulle bollette durante l’anno di competenza.
Requisiti ISEE per accedere al bonus bollette 2026
L’accesso al bonus bollette nel 2026 sarà regolato da soglie ISEE specifiche, differenziate in base alla composizione del nucleo familiare. Per le famiglie con un massimo di tre figli a carico, la soglia ISEE è fissata a 9.530 euro annui. Questa soglia rappresenta il limite ordinario stabilito dalla normativa e permette l’accesso ai bonus sociali per l’energia elettrica, il gas naturale e il servizio idrico integrato, garantendo alle famiglie in situazione di maggiore difficoltà economica un sostegno concreto per affrontare le spese delle utenze domestiche.
Per le famiglie numerose, definite come nuclei familiari con almeno quattro figli a carico, la soglia ISEE viene innalzata a 20.000 euro annui. Questa disposizione riconosce le maggiori necessità economiche delle famiglie più ampie e garantisce loro un accesso più facilitato alle agevolazioni. È importante sottolineare che rispetto agli anni precedenti, quando poteva bastare avere tre figli a carico per beneficiare della soglia più alta, dal 2025 e per il 2026 è necessario avere almeno quattro figli per rientrare nella categoria di famiglia numerosa con ISEE fino a 20.000 euro, comportando un restringimento della platea dei beneficiari di questa soglia più favorevole.
Non sono previste per il 2026 le agevolazioni straordinarie che nel 2024 e nel 2025 avevano esteso i benefici anche ai nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro. Il ritorno ai criteri ordinari implica quindi una maggiore selettività nell’accesso ai bonus, concentrando le risorse disponibili sulle famiglie effettivamente in situazione di maggiore difficoltà economica e rappresentando una scelta di stabilizzazione del sistema di sostegno dopo gli interventi emergenziali legati alle crisi energetiche degli anni precedenti.
Bonus elettrico: importi differenziati per composizione del nucleo familiare
Il bonus sociale per l’energia elettrica previsto per il 2026 garantisce sconti sulle bollette della luce con importi che variano in base al numero di componenti del nucleo familiare. Questa differenziazione permette di adeguare l’agevolazione ai consumi effettivi e alle diverse esigenze delle famiglie, riconoscendo che nuclei più numerosi hanno necessariamente consumi energetici superiori rispetto a quelli più piccoli.
Per i nuclei familiari composti da una o due persone, il bonus elettrico ammonta a 167,90 euro annui, equivalenti a circa 13,80 euro al mese. Le famiglie con tre o quattro componenti possono beneficiare di un importo di 219 euro all’anno, pari a 18 euro mensili. I nuclei familiari più numerosi, con oltre quattro componenti, ricevono l’importo più elevato pari a 240,90 euro annui, corrispondenti a 19,80 euro al mese, garantendo il sostegno maggiore proprio alle famiglie che affrontano le spese energetiche più consistenti.
Il bonus viene applicato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un’unica soluzione ma distribuito nelle diverse fatture corrispondenti ai consumi dei dodici mesi successivi alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. La ripartizione dello sconto nelle varie bollette permette alle famiglie di beneficiare di un alleggerimento costante della spesa energetica durante tutto l’anno, rendendo il sostegno economico più efficace nel contribuire alla gestione del bilancio familiare quotidiano piuttosto che concentrare il beneficio in un’unica erogazione.
Bonus elettrico per disagio fisico: agevolazioni fino a 543,85 euro senza limiti ISEE
Oltre al bonus sociale per disagio economico, esiste un’agevolazione specifica riservata alle persone che si trovano in gravi condizioni di salute e che necessitano di utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita. Il bonus elettrico per disagio fisico rappresenta un sostegno fondamentale per queste famiglie, che devono affrontare consumi energetici significativamente più elevati a causa del funzionamento continuo dei dispositivi medici necessari per il mantenimento in vita o per garantire un’assistenza vitale adeguata.
La caratteristica distintiva di questa agevolazione è che può essere richiesta senza limiti di ISEE, rendendo il bonus accessibile a tutte le famiglie che si trovano nella necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali, indipendentemente dalla loro situazione economica complessiva. Questa scelta normativa riconosce che la necessità di utilizzare dispositivi salvavita rappresenta una condizione di disagio oggettiva che merita sostegno a prescindere dal reddito familiare. Per ottenere il bonus è necessario presentare una certificazione ASL che attesti la patologia, la necessità dell’apparecchiatura per il supporto vitale, il tipo di dispositivo utilizzato e il numero di ore giornaliere di utilizzo.
L’importo del bonus per disagio fisico varia in base a tre parametri fondamentali: la potenza contrattuale del contatore di energia elettrica, la tipologia delle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e il tempo giornaliero di utilizzo. Sulla base di questi criteri, il bonus è suddiviso in tre fasce di extra consumo rispetto all’utente tipo che consuma 2700 kWh all’anno. Nella fascia minima, per extra consumi fino a 600 kWh annui, il bonus varia da 167,90 euro per contratti fino a 3 kW fino a 237,25 euro per potenze da 4,5 kW in su. La fascia media, per consumi aggiuntivi tra 600 e 1200 kWh annui, prevede importi che vanno da 335,80 euro fino a 390,55 euro. La fascia massima, riservata a chi ha extra consumi superiori a 1200 kWh annui, garantisce bonus da 500,05 euro fino al massimo di 543,85 euro annui per contratti con potenza pari o superiore a 4,5 kW.
Per richiedere il bonus per disagio fisico è necessario presentare domanda presso il Comune di residenza o presso i Centri di Assistenza Fiscale abilitati, compilando l’apposito modulo B e allegando la certificazione ASL e i documenti di identità del richiedente e del malato se diverso dal richiedente. A differenza del bonus per disagio economico, che viene erogato automaticamente, il bonus per disagio fisico richiede quindi una procedura specifica di richiesta, che va rinnovata periodicamente per mantenere attiva l’agevolazione durante tutto il periodo in cui la persona necessita di utilizzare le apparecchiature salvavita.
Bonus gas: agevolazioni modulate per zona climatica e utilizzo
Il bonus sociale per il gas naturale presenta una struttura più articolata rispetto a quello elettrico, poiché tiene conto di diversi fattori che influenzano significativamente i consumi delle famiglie. Gli importi variano infatti in base al numero dei componenti del nucleo familiare, alla tipologia di utilizzo del gas e alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura. Questa differenziazione permette di calibrare l’agevolazione in modo più preciso rispetto alle effettive necessità delle famiglie, riconoscendo che i consumi di gas possono variare enormemente tra una famiglia che vive in Sicilia e una che risiede nelle zone alpine.
Per le famiglie fino a quattro componenti che utilizzano il gas esclusivamente per l’acqua calda sanitaria e la cottura, il bonus ammonta a 37 euro annui, indipendentemente dalla zona climatica. Quando il gas viene utilizzato anche per il riscaldamento, gli importi crescono significativamente in base alla zona climatica di residenza: 85 euro per le zone A e B che caratterizzano le aree più calde del Paese, 106 euro per la zona C, 139 euro per la zona D, 173 euro per la zona E e 217 euro per la zona F che identifica le aree geografiche più fredde dove il fabbisogno di riscaldamento è maggiore e più prolungato durante l’anno.
Le famiglie numerose con oltre quattro componenti beneficiano di importi più elevati: 57 euro annui per l’utilizzo di acqua calda e cottura, cifra che si somma agli importi variabili per il riscaldamento in base alla zona climatica, permettendo risparmi ancora più consistenti per chi vive nelle aree geografiche con inverni più rigidi e necessita quindi di maggiori consumi di gas per mantenere un adeguato comfort abitativo. Il bonus viene erogato in modalità trimestrale, con importi che variano durante l’anno per riflettere i consumi stagionali: più alti nei mesi invernali quando l’utilizzo del riscaldamento è maggiore e più intenso, più contenuti nei mesi estivi quando il gas viene utilizzato prevalentemente per la cottura e l’acqua calda.
Per chi utilizza il gas solamente per cucinare o per l’acqua calda, senza riscaldamento autonomo, gli importi trimestrali sono più contenuti ma comunque rappresentano un sostegno utile per il bilancio familiare: 11,04 euro a trimestre per i nuclei più piccoli e 16,56 euro per quelli con almeno quattro componenti. Anche in questo caso, l’agevolazione viene applicata automaticamente in bolletta per chi ha un ISEE entro le soglie previste dalla normativa, senza necessità di presentare domande specifiche oltre alla Dichiarazione Sostitutiva Unica annuale.
Bonus idrico: fornitura gratuita di acqua per i bisogni essenziali
Il bonus sociale idrico è concepito per garantire a tutte le famiglie in condizione di disagio economico l’accesso gratuito a un quantitativo minimo di acqua ritenuto indispensabile per soddisfare i bisogni fondamentali della persona. La misura consente di non pagare un quantitativo stabilito in 50 litri al giorno per ogni componente del nucleo familiare, equivalenti a 18,25 metri cubi di acqua all’anno per persona. Questo quantitativo è stato individuato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2016 come quello minimo necessario per assicurare il soddisfacimento delle esigenze essenziali legate all’igiene personale, alla preparazione dei cibi e alle altre necessità quotidiane indispensabili.
Il calcolo del bonus idrico viene effettuato da ciascun gestore del servizio idrico integrato, moltiplicando il quantitativo minimo vitale di 18,25 metri cubi per il numero dei componenti della famiglia anagrafica e applicando la somma delle tariffe agevolate di acquedotto, fognatura e depurazione definite secondo i criteri stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Per fare un esempio concreto e comprensibile, una famiglia di quattro persone ha diritto alla fornitura gratuita di 73 metri cubi di acqua all’anno, una famiglia di cinque componenti beneficia di 91,25 metri cubi gratuiti, garantendo così una copertura adeguata dei bisogni idrici essenziali dell’intero nucleo familiare.
A differenza dei bonus elettrico e gas, che hanno importi standardizzati a livello nazionale stabiliti dall’Autorità, il valore effettivo in euro del bonus acqua varia da territorio a territorio perché le tariffe idriche non sono uniformi in tutta Italia ma dipendono dalle caratteristiche locali del servizio e dalle specificità territoriali. Per conoscere l’importo esatto dello sconto applicato in bolletta, le famiglie possono consultare il sito internet del proprio gestore del servizio idrico e verificare quali siano le tariffe agevolate praticate nella propria area geografica, oppure contattare direttamente il servizio clienti per ottenere informazioni precise sul valore del bonus idrico riconosciuto.
I requisiti per accedere al bonus idrico sono perfettamente allineati con quelli previsti per i bonus elettrico e gas: ISEE non superiore a 9.530 euro per le famiglie con massimo tre figli a carico oppure ISEE fino a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. Anche il bonus acqua viene erogato automaticamente, senza necessità di presentare domande specifiche, a condizione che l’utenza idrica sia intestata a un componente del nucleo familiare riportato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica, garantendo la stessa semplicità di accesso prevista per le altre tipologie di bonus sociale.
Cumulabilità dei bonus: come raggiungere il risparmio massimo
Una delle caratteristiche più vantaggiose del sistema dei bonus bollette è la possibilità di cumulare le diverse agevolazioni, permettendo alle famiglie di beneficiare contemporaneamente degli sconti su tutte le utenze domestiche. Ogni nucleo familiare che rispetta i requisiti ISEE previsti dalla normativa ha diritto a un bonus per disagio economico per ciascuna tipologia di fornitura: uno per l’energia elettrica, uno per il gas naturale e uno per il servizio idrico. Questi bonus si sommano automaticamente quando la famiglia ha contratti attivi per tutti e tre i servizi, massimizzando il risparmio complessivo annuale sulle spese per le utenze domestiche.
La cumulabilità si estende anche al bonus per disagio fisico, che può essere sommato ai bonus per disagio economico qualora ricorrano entrambi i rispettivi requisiti di ammissibilità. Questo significa che una famiglia in condizione di difficoltà economica con un componente che necessita di apparecchiature elettromedicali salvavita può beneficiare sia del bonus sociale ordinario che del bonus specifico per il disagio fisico sulla fornitura elettrica, ottenendo così uno sconto ancora più consistente sulla bolletta della luce che tiene conto sia della situazione economica complessiva che delle necessità specifiche legate alla condizione di salute del familiare.
Il risparmio massimo teorico di 1.226,95 euro annui si realizza per una famiglia numerosa con cinque componenti, con ISEE entro i limiti previsti dalla normativa e con un componente affetto da grave patologia che richiede l’utilizzo di apparecchiature salvavita. Questa cifra massima si ottiene sommando il bonus elettrico per famiglie numerose pari a 240,90 euro, il bonus elettrico per disagio fisico nella fascia massima che può raggiungere 543,85 euro per un totale di 784,75 euro per la componente elettrica, il bonus gas per famiglia numerosa che varia in base alla zona climatica e all’utilizzo potendo arrivare fino a oltre 200 euro nelle zone più fredde con utilizzo per riscaldamento, e il bonus idrico il cui valore dipende dalle tariffe locali applicate dal gestore ma che comunque contribuisce significativamente al risparmio complessivo.
Senza il bonus per disagio fisico, il beneficio massimo annuale per una famiglia di cinque persone si attesta comunque a circa 683,10 euro sommando i bonus ordinari per elettricità, gas e acqua, rappresentando ugualmente un sostegno molto significativo per il bilancio familiare. È fondamentale sottolineare che tutti questi bonus vengono applicati direttamente sulle bollette emesse dai fornitori di energia e dai gestori del servizio idrico, senza che le famiglie debbano anticipare alcuna somma o richiedere rimborsi successivi, rendendo il sistema particolarmente efficace nel garantire un sollievo immediato e tangibile sulle spese mensili per le utenze domestiche.
Procedura automatica e aggiornamento ISEE per ottenere i bonus
La procedura per ottenere i bonus bollette per disagio economico nel 2026 si caratterizza per la sua semplicità e automaticità, frutto delle riforme normative introdotte a partire dal primo gennaio 2021 che hanno completamente rivoluzionato il sistema di accesso alle agevolazioni. Le famiglie non devono più presentare domande specifiche presso i Comuni o i Centri di Assistenza Fiscale per accedere ai bonus sociali di luce, gas e acqua legati al disagio economico, eliminando così passaggi burocratici che in passato potevano costituire ostacoli all’effettivo accesso ai benefici da parte delle famiglie più vulnerabili.
L’unico adempimento richiesto ai cittadini consiste nella presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’attestazione ISEE aggiornata con i dati reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. La DSU deve essere rinnovata ogni anno e ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre dello stesso anno, indipendentemente dalla data in cui è stata sottoscritta. Per garantire la continuità del beneficio senza interruzioni nell’erogazione degli sconti in bolletta, è fortemente consigliabile aggiornare l’ISEE entro il mese di gennaio 2026, preferibilmente all’inizio dell’anno, in modo che i dati siano disponibili tempestivamente per il riconoscimento dei bonus durante tutto l’anno di competenza.
La Dichiarazione Sostitutiva Unica può essere presentata attraverso diverse modalità alternative che garantiscono la massima accessibilità del servizio: presso l’ente che eroga della prestazione sociale agevolata, al Comune di residenza, a un Centro di Assistenza Fiscale oppure online direttamente all’INPS attraverso il servizio dedicato accessibile con SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. I Centri di Assistenza Fiscale offrono assistenza gratuita nella compilazione della DSU e nella trasmissione telematica dei dati all’INPS, rappresentando un punto di riferimento importante soprattutto per le persone che hanno difficoltà con le procedure informatiche o che necessitano di supporto nella raccolta e organizzazione della documentazione necessaria.
Una volta che l’INPS riceve la Dichiarazione Sostitutiva Unica e calcola l’ISEE entro i dieci giorni lavorativi previsti dalla normativa, trasmette automaticamente i dati necessari al Sistema Informativo Integrato gestito dalla società Acquirente Unico. Il sistema incrocia i dati ISEE ricevuti dall’INPS con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua presenti negli archivi dei distributori e dei gestori, verificando i requisiti di ammissibilità in modo completamente automatizzato. Se uno dei componenti del nucleo familiare risulta intestatario di un contratto di fornitura attivo e nessun membro della famiglia ha già beneficiato del bonus per lo stesso anno e per la stessa tipologia di servizio, l’agevolazione viene riconosciuta automaticamente senza necessità di ulteriori comunicazioni o richieste da parte della famiglia.
Il bonus viene applicato alla prima fattura utile dopo la verifica dei requisiti e l’incrocio dei dati da parte del Sistema Informativo Integrato, con tempistiche che variano in base alla frequenza di fatturazione del fornitore, che può essere mensile, bimestrale o trimestrale a seconda del contratto e delle abitudini commerciali del singolo operatore. È importante che il contratto di fornitura sia intestato a uno dei componenti del nucleo familiare indicato nella DSU, altrimenti il bonus non viene erogato automaticamente. In caso di contratto intestato a un soggetto esterno al nucleo ISEE, come ad esempio il proprietario dell’immobile in caso di affitto, è necessario procedere alla voltura del contratto intestandolo a uno dei membri della famiglia beneficiaria per poter accedere alle agevolazioni previste dalla normativa.
I beneficiari del bonus bollette: elenco completo delle categorie
I beneficiari delle agevolazioni sulle bollette nel 2026 comprendono diverse categorie di nuclei familiari che si trovano in condizioni di vulnerabilità economica o sociale riconosciute dalla normativa. La categoria principale e più ampia è costituita dalle famiglie in condizione di disagio economico, identificate attraverso la soglia ISEE non superiore a 9.530 euro per i nuclei con un massimo di tre figli a carico. Queste famiglie, che rappresentano la fascia di popolazione in maggiore difficoltà economica, possono accedere ai bonus sociali per l’energia elettrica, il gas naturale e il servizio idrico integrato, beneficiando di uno sconto significativo su tutte le principali utenze domestiche che incidono sul bilancio familiare.
Le famiglie numerose rappresentano una categoria specifica con requisiti ISEE più favorevoli che riconoscono le particolari esigenze economiche di nuclei più ampi. Si considerano numerosi i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico, per i quali la soglia ISEE ammessa viene innalzata a 20.000 euro. Questa disposizione normativa riconosce che le maggiori necessità economiche legate al sostentamento di famiglie con più figli richiedono una soglia di accesso più elevata per garantire un’effettiva tutela anche di nuclei che,pur superando la soglia ordinaria, si trovano comunque in condizioni di difficoltà a causa del numero di persone a carico e delle relative spese per l’educazione, l’alimentazione e le necessità quotidiane.
Una categoria distinta e particolarmente tutelata è rappresentata dalle persone in situazione di disagio fisico, che possono accedere al bonus elettrico specifico indipendentemente dal loro ISEE e quindi dalla situazione economica complessiva del nucleo familiare. Rientrano in questa categoria i nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in gravi condizioni di salute e che necessita di utilizzare apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita o per garantire funzioni vitali essenziali. Le apparecchiature che danno diritto al bonus sono quelle individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011 e comprendono dispositivi come ventilatori polmonari per l’assistenza respiratoria, aspiratori per le secrezioni, sollevatori per la movimentazione del paziente, materassi antidecubito elettrici e altre attrezzature salvavita che richiedono un funzionamento continuo o prolungato durante la giornata.
È importante sottolineare che le diverse tipologie di bonus sono cumulabili tra loro quando ricorrono i rispettivi requisiti previsti dalla normativa. Una famiglia può quindi beneficiare contemporaneamente del bonus sociale per disagio economico su tutte le utenze e del bonus per disagio fisico sulla componente elettrica, massimizzando così il risparmio complessivo sulle bollette energetiche e ottenendo un sostegno ancora più significativo che tiene conto sia della situazione economica generale che delle necessità specifiche legate alla condizione di salute del familiare malato. Inoltre, i bonus sociali sono riconosciuti anche alle famiglie che abitano in condominio, garantendo che la forma abitativa e il tipo di immobile non costituiscano un ostacolo all’accesso alle agevolazioni previste dalla legge.
Per tutte le categorie di beneficiari vale il principio che ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per disagio economico per ogni tipologia di fornitura nell’arco dell’anno di competenza: uno per l’energia elettrica, uno per il gas naturale e uno per il servizio idrico. Questo sistema evita duplicazioni nell’erogazione dei benefici e garantisce un’equa distribuzione delle risorse tra tutte le famiglie aventi diritto sul territorio nazionale, assicurando che le agevolazioni raggiungano effettivamente chi ne ha maggiore necessità e permettendo una gestione sostenibile del sistema di sostegno nel lungo periodo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
