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Bonus da 1.500 euro per chi iscrive i figli alle scuole private

Il nuovo bonus da 1.500 euro per le scuole paritarie riaccende il confronto sulla libertà educativa e sul sostegno alle famiglie meno abbienti.

Un bonus fino a 1.500 euro per sostenere le famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie. È quanto propongono due emendamenti presentati alla Legge di Bilancio 2026, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il peso economico dell’istruzione privata per i nuclei con un reddito medio-basso. La misura, firmata dal senatore di Forza Italia Claudio Lotito e dalle senatrici di Noi Moderati Giusy Versace e Mariastella Gelmini, ex ministra dell’Istruzione, si rivolge in particolare alle famiglie con un Isee non superiore ai 30mila euro e prevede un contributo economico per ogni studente iscritto a una scuola secondaria di primo grado o al primo biennio della scuola superiore, purché si tratti di un istituto paritario.

La proposta prevede un plafond complessivo di 20 milioni di euro a carico del bilancio statale, una cifra che ridimensiona sensibilmente l’impegno finanziario rispetto a precedenti tentativi: un emendamento analogo, presentato da Fratelli d’Italia nel 2024, prevedeva infatti una soglia Isee più alta (fino a 40mila euro) e un budget di 65 milioni. All’epoca, la misura fu ritirata, nonostante il sostegno di Noi Moderati, che anzi aveva chiesto di alzare il contributo fino a 2.000 euro.

Gli emendamenti attuali sono stati depositati nella fase finale del lavoro parlamentare sulla manovra, e dovranno ora passare l’esame della Commissione Bilancio del Senato, dove verranno valutati assieme a centinaia di altre proposte. Solo in seguito, se ritenuti ammissibili, potranno essere inseriti nel testo della Legge di Bilancio e approdare alla discussione in aula tra Camera e Senato.

Il dibattito politico sul ruolo delle scuole paritarie e sul sostegno economico alle famiglie che le scelgono resta vivo e divisivo. L’anno scorso, la Legge di Bilancio 2025 ha stanziato 60 milioni di euro extra per le scuole paritarie, destinati principalmente al sostegno per gli studenti con disabilità, ma senza introdurre forme di voucher o bonus diretti alle famiglie. Questa nuova proposta rappresenterebbe, se approvata, un cambio di passo, segnando un ritorno al sostegno individuale per gli utenti del sistema scolastico paritario, e potrebbe riaprire una discussione più ampia sul principio della libertà di scelta educativa e sulla parità effettiva tra scuole statali e non statali. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!