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Meteo Natale, Rischio Super Anticiclone con un Natale SENZA NEVE e dal clima autunnale

Un anticiclone anomalo potrebbe dominare il meteo natalizio: tanto sole, poca neve e clima mite in quota, mentre in pianura insidie da nebbia e freddo umido.

Il Natale 2025 rischia di essere ricordato più per il sole che per la neve. Le più recenti elaborazioni modellistiche, aggiornate al 3 dicembre, indicano con crescente probabilità la rimonta di un vasto campo anticiclonico sull’Europa centro-meridionale proprio a ridosso delle festività natalizie. Dopo un primo segnale di rinforzo barico già intorno all’Immacolata, si delinea un nuovo impulso anticiclonico tra il 18 e il 25 dicembre, in grado di stabilizzare l’atmosfera su gran parte del bacino del Mediterraneo, Italia compresa.

Quello che va profilandosi non è però un anticiclone completamente statico o bloccato, come accaduto in altri inverni recenti. La struttura del vortice polare appare infatti meno compatta, con una maggiore propensione alla frammentazione e quindi alla generazione di ondulazioni della corrente a getto. Questo elemento introduce una variabilità potenziale che, pur non garantendo vere irruzioni fredde organizzate nel breve periodo, lascia aperto uno spiraglio a fasi dinamiche, con la possibilità di infiltrazioni umide atlantiche capaci di riportare precipitazioni, in particolare su Alpi e settori esposti alle correnti da ovest.

Nel complesso, lo scenario meteorologico previsto per l’Italia durante il periodo natalizio tende a configurarsi come più autunnale che invernale: giornate stabili, clima mite in quota e lungo le coste, alternato da passaggi perturbati rapidi e localizzati. Sulle pianure del Nord, l’alta pressione determinerà condizioni di inversione termica marcata: mentre in quota le temperature risulteranno miti, al suolo prevarranno freddo umido, nebbie estese e un’aria stagnante, con ricadute negative sulla qualità atmosferica e sul benessere fisico, specie nei centri urbani. Le brinate notturne, pur in un contesto termico sopra la media, resteranno possibili nelle aree soggette a forte irraggiamento notturno e scarso rimescolamento verticale.

Sui litorali e nei fondovalle collinari, l’irraggiamento solare, unito all’assenza di inversioni termiche, restituirà invece giornate di stampo quasi primaverile, con massime localmente oltre i 14-15°C. In montagna, le fasi di alta pressione comporteranno un progressivo riscaldamento in quota, con valori termici positivi anche oltre i 2000 metri. Ciò metterà in seria difficoltà la tenuta del manto nevoso già esistente e limiterà le nevicate alle sole finestre perturbate, qualora queste riuscissero a inserirsi fra una rimonta e l’altra del campo alto-pressorio.

Le Alpi di confine, grazie alla loro esposizione favorevole alle correnti da nord-ovest, potrebbero beneficiare di qualche episodio nevoso transitorio, mentre per l’Appennino il rischio è quello di un Natale “in verde”, con innevamento quasi nullo a quote medie, salvo eventuali irruzioni più incisive che, ad oggi, appaiono improbabili nel breve termine.

Il rischio di un anticiclone di Natale rimane elevato, ma il contesto sinottico suggerisce un inverno ancora aperto a possibili sorprese. La minore compattezza del vortice polare e l’eventuale ripresa dell’attività d’onda a scala emisferica (wave activity) potrebbero, in prospettiva, favorire un ritorno a configurazioni più dinamiche e fredde nella seconda parte della stagione. Fino ad allora, tuttavia, gli amanti della neve dovranno armarsi di pazienza: il bianco Natale, almeno quest’anno, sembra destinato a rimanere un’eccezione più che una regola.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!